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«Il Conservatorio del futuro»: al via i lavori nella Primavera 2024

E’ la tradizionale cerimonia di avvio dell’anno accademico. E un’occasione preziosa per dare conto dello stato dell’arte della musica e dell’educazione musicale.

Il Conservatorio di musica Agostino Steffani apre l’anno accademico con un +11% nelle iscrizioni e un +40% di fondi destinati all’internazionalizzazione. Ma i riflettori sono accesi sulla nuova sede.

«A fine mese l’avvio dei bandi di gara con l’inizio previsto dei lavori nella primavera del 2024. Il completamento dell’opera richiederà circa due anni». Così il Direttore Paolo Troncon illustra il progetto architettonico del Conservatorio del futuro. Un progetto che vedrà interamente rinnovata una parte del centro storico di Castelfranco con la costruzione della cittadella della musica.

«Grazie al contributo del nostro referente Ministero dell’Università e della Ricerca – e del Comune di Castelfranco che ha reso possibile la sua acquisizione – nelle prossime settimane partiranno le gare per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione che porterà il Conservatorio ad avere un’unica sede modernamente attrezzata. La sua collocazione all’interno di edifici di pregio storico, architettonico e artistico è una caratteristica comune degli istituti di alta formazione musicale italiani: importante che anche a Castelfranco sia mantenuta. Poter studiare e lavorare in un ambiente ricco di storia e di bellezza come il San Giacomo, così come poter suonare in questo stupendo teatro, è una componente fondamentale per il successo dell’azione formativa artistica. Questo investimento darà sicuramente lustro e nuovo impulso alla missione del Conservatorio, con ricadute positive anche sulla vita culturale del territorio in cui agisce».

Oggi il Conservatorio è costituito una popolazione di 500 persone tra studenti, docenti, collaboratori esterni e personale non docente. E un’istituzione che ha imparato a dialogare con le forze vive e attive del territorio. Due province, un unico territorio, e un’eredità musicale che affonda le radici nel Barocco.

Come ogni anno,il 22 novembre, giorno di Santa Cecilia, al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto si tiene la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Conservatorio Agostino Steffani. Un’occasione importante per raccontare i numeri e i traguardi dell’istituto, oltre alla sua politica di produzione musicale sul territorio, con 150 eventi musicali tra le province di TrevisoBelluno e Vicenza.

L’occasione dell’Inaugurazione è felice per poter presentare alla città e al Conservatorio il nuovo Presidente Annalisa Bisson, la cui nomina ministeriale è arrivata proprio ieri.

Annalisa Bisson, 58 anni, è direttore dell’Ufficio relazioni internazionali della Regione Veneto e coordina le attività con le autorità nazionali e le istituzioni europee attraverso il supporto dell’ufficio di collegamento di Bruxelles. Già dirigente responsabile promozione internazionale per Confindustria Roma, una formazione come pianista, per la Regione ha coordinato l’organizzazione e il fundraising per progetti speciali dedicati all’oepra di Giuseppe Tartini, Festival di musica barocca di Rovigno, il Lessinia Film Festival e la tutela del patrimonio liturgico del canto patriarchino in Cadore.

A partire da quest’anno, il Conservatorio Agostino Steffani istituisce lo Steffani d’oro, un albo di merito per le persone che nella vita fanno propri I valori del merito e della solidarietà.

Prima figura premiata è Anna Mancini Rizzotti. “Per l’alto valore della sua azione sociale e per il riconoscimento della funzione spiriturale dell’arte musicale”. Mancini Mazzotti ha saputo trasformare il dolore in energia positiva: dopo la morte prematura del marito, il professor Rizzotti, Anna ha dato vita al progetto Casa dei Gelsi con l’Hospice per il supporto dei malati terminali. La musica riveste un ruolo terapeutico importante: il Conservatorio organizza concerti mensili per gli ospiti dell Hospice e per I loro famigliari.

All’inaugurazione dell’anno accademico prenderà parte anche il violoncellista Mario Brunello, ex studente, per presentare il polittico che il pittore castellano Bruno Bressan ha donato al Conservatorio di musica Agostino Steffani. L’opera, dal titolo “Le quattro stagioni” è ispirata a Vivaldi e all’ascolto delle esecuzioni di Mario Brunello e Giuliano Carmignola.

Infine sul palco del Teatro Accademico si ascolterà la storia di Olena Aheionok, studentessa Erasmus di canto lirico. « 10 giorni dopo l’inizio dei bombardamenti su Kharkiv siamo scappati all’Ovest. Mio padre ha dovuto arruolarsi ed è stato ferito due volte. Io dopo pochi mesi sono sucita dal Paese, prima in Finlandia, poi in Francia. Oggi finalmente sono Italia e cerco di dare forma al mio futuro. Studiare qui è sempre stato il mio sogno, anche se le mia famiglia resta in Ucraina e il mio cuore sanguina»

IL CONSERVATORIO AGOSTINO STEFFANI

Nato a Castelfranco Veneto nel 1969 è oggi l’Università della musica della provincia di Treviso e di Belluno, grazie alla gestione della scuola Antonio Miari, il più antico istituto delle Dolomiti.

Attualmente il Conservatorio Agostino Steffani annovera una popolazione di 400 studenti, 80 professori in organico e a contratto e 26 posizioni tra personale tecnico e amministrativo. Il bilancio economico complessivo ammonta a circa 5.000,000 euro l’anno.

Il Conservatorio crea carriere e professionisti della musica da 50 anni. Oggi con un grande progetto in più: essere lo strumento della politica culturale per la città di Castefranco. Oggi il Conservatorio è una rete di produzione di cultura e di bellezza. 150 eventi sul territorio scandiscono l’anno a Castelfranco, Treviso, Belluno, Bassano del Grappa e nei diversi centri delle due province con concerti, seminari, masterclass, serate culturali.

Castelfranco è la città di Giorgione, del Preti e di Agostino Steffani. Le mura antiche custodiscono gioielli architettonici e antichi palazzi. Qui il Conservatorio sta progettando la cittadella della musica: la posa della prima pietra avverrà entro l’estate del 2023.

La bellezza va inoltre custodita: tra gli ultimi progetti anche la sistemazione della collezione di strumenti antichi di proprietà del Comune di Castelfranco. Una collezione intercontinentale, democratica, aperta alla suggestione di culture musicali “altre”, frutto della curiosità di un viaggiatore cosmopolita, Alberto Cosulich, posta in mostra in anteprima a villa Barbarella e Casa Costanzo

A Treviso il Conservatorio ha scelto di affiancare il Comune nella sfida di una nuova gestione dell’Istituto musicale Francesco Manzato. Un’ operazione di attenzione alla città capoluogo e alla sua storia. Oggi si lavora ad una nuova sede per lo storico istituto trevigiano.

Musica e cinema, immagini e talento: il conservatorio Agostino Steffani è il partner del premio Luciano Vincenzoni per la miglior sceneggiatura. Il cinema oggi è una delle destinazioni possibili dei futuri muscisti.

Un nuovo palcoscenico di qualità è Belluno. La città ha accolto con grande interesse l’arrivo del Conservatorio. Grande emozione ha suscitato il concerto di Natale 2018, a due mesi dal disastro di tempesta Vaia con la raccolta fondi per il castello di Feltre. Ma in città il Conservatorio ha portato concerti jazz, produzioni sacre, masterclass e seminari.

Il Conservatorio ha scelto di portare la musica dal vivo nel territorio. Feltre, Asolo, S.Biagio di Callalta, Castelfranco, Montebelluna, Belluno, Treviso Giavera del Montello, Susegana,Castelfranco, Dosson di Casier. Questi i palcoscenici degli eventi nati grazie al sostegno della Camera di Commercio di Treviso e Belluno. Un accordo unico in Italia che porta le associazioni di categoria vicine al mondo dell’arte, sponsor concreti della diffusione della musica dal vivo nel territorio.

Ma il Conservatorio di Castelfranco è anche partner degli istituti culturali più importanti della Regione: dalla collaborazione con l’Istituto regionale ville venete e con Confindustria è nata la partecipazione al Premio Campiello Giovani 2019, ma anche il carnet di concerti a villa Chiminelli e Villa Farsetti.

Da oltre cinquant’anni il Conservatorio forma talenti che oggi operano nelle più importanti istituzioni del mondo: dal Teatro La Scala alla Fenice, dall’opera di Roma alla Carnegie Hall, dal Conservatorio Reale di Copenaghen al Mozarteum di Salisburgo.

Internazionalizzazione e attività Erasmus

Il Conservatorio di musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto ha meritato un finanziamento di 241 340 euro per progetti extraeuropei nel 2023. Il trend della mobilità Erasmus dal 2020 al 2023 ha visto quadruplicare i numeri: nel 2020 (anno del Covid) il Conservatorio ha registrato 21 mobilità, tra studenti e docenti in entrata e in uscita. Nell’anno accademico 2021-2022 le mobilità salgono a 72, mentre il 2022-2023 si chiude con 82 mobilità, di cui il 60% relative a studenti.

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