Il progetto, partito nel 2014, terminerà con la sperimentazione negli alloggi Ater di Oderzo e si pone l’obiettivo di erogare servizi innovativi e attualmente difficilmente proponibili visti i costi elevati. Una sperimentazione quella approvata dal MIUR, Università e Ricerca, che mira a portare l’alta tecnologia a servizio dei cittadini, in questo caso anziani, migliorandone la qualità di vita.
Il progetto, denominato Health@Home, si sostanzia in una raccolta dati finalizzata all’avvio di servizi sanitari, servizi territoriali e servizi sociali che sfruttino le prerogative delle nuove tecnologie a vantaggio di persone o famiglie con specifiche o riconosciute difficoltà e per garantire maggiore autonomia all’interno dell’ambiente domestico.
Una parte fondamentale del progetto sarà incentrata sulla verifica della funzionalità della rete di sensori integrata, realizzata per un contesto residenziale e caratterizzata da dispositivi di controllo domotici e biomedicali che verranno installati negli alloggi Ater e che permetteranno di analizzare i dati e i segnali legati alla quotidianità di persone anziane, al fine di definire una serie di servizi adatti alle differenti necessità dei singoli utenti.
E’ chiaro quindi che durante la sperimentazione non verranno erogati servizi, ma verranno ipotizzati e analizzati le possibili prestazioni che si possono implementare sulla base delle informazioni raccolte. Alla fine della sperimentazione, la lista dei servizi realizzabili, utilizzando i dati e segnali raccolti, diventerà uno dei risultati più importanti dell’intero progetto.
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Il progetto Health@Home è stato primo classificato nell’area Salute nella graduatoria del bando “Smart Cities and Communities” e vede la collaborazione di importanti aziende a livello nazionale quali Bticino Elica, Whirlpool e MR&D e vanta la partecipazione di prestigiosi atenei quali la Sapienza di Roma, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Genova e il CNR. Attraverso i dati rilevati verranno valutati dei servizi grazie alla collaborazione e al sostegno della Fondazione Opera Immacolata Concezione onlus (OIC).
Commenta il sindaco di Oderzo, Maria Scardellato: <>