PR & Influencer

GRAVE ATTO DI BRACCONAGGIO A S. LUCIA DI PIAVE

È stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, al parco pubblico di Sarano (frazione di S. Lucia di Piave), un esemplare di Colombaccio (Columba palumbus) che si dibatteva a terra e incapace di alzarsi involo, evidentemente in difficoltà e certamente ferito. È stata subito attivata l’Enpa, che ha riposto l’animale ferito al sicuro in una scatola dopodiché, per mezzo del Prof. Giuliano Della Bella, che collabora da qualche tempo con l’associazione, è stato conferito al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) della provincia per le cure necessarie. L’animale non presentava ferite evidenti né tracce di sangue per cui, vista l’ora tarda è stato lasciato a riposare tranquillo per la notte.

Purtroppo il mattino seguente il povero animale è stato trovato cadavere. Dagli esami autoptici risulta che è stato colpito, da dietro e dal basso, da un pallino sparato da una carabina ad aria compressa. Il proiettile è stato ritrovato all’interno del polmone e tale ferita è stata fatale.

Siamo di fronte all’ennesimo gravissimo atto di bracconaggio, piaga purtroppo diffusissima nel nostro Paese che miete centinaia di migliaia di vite all’anno, già sanzionato dalla legge 157/90 sulla caccia, alla quale potrebbe aggiungersi anche il reato di maltrattamento e uccisione d’animale sanzionato dall’art, 544/ter* del C.P. Un atto di violenza gratuito di per sé al quale si aggiunge la crudeltà dovuta al fatto che, essendo in pieno periodo di nidificazione, non va escluso che con questo sconsiderato gesto siano stati conseguentemente uccisi anche i pulli nel nido che non saranno più alimentati.

Siccome il parco è circondato unicamente da abitazioni di privati e, giacché lo stesso è frequentatissimo da famiglie con una miriade bimbi che giocano, e poiché è molto verosimile che lo sparo possa essere partito da una finestra prospiciente l’area verde, resta lo sconcertante dubbio di come poter stare tranquilli e sereni in un luogo in cui qualcuno si diverte a sparare dalla finestra. Non resta che sperare che le indagini giungano alla giusta conclusione.

*Art. 544-ter. – (Maltrattamento di animali). – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro.

La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.

La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.

Avatar
Amo l'Arte in tutte le sue declinazioni e follie. Cuore bassanese e castellana d'adozione, rincorro mostre, musei e gallerie sparsi nel mondo che poi recensisco su Storie di Eccellenza. Come artista visiva mi firmo Ketra da quando ho preso in mano la china per poi traghettarmi verso altri media più sperimentali. Agatha Christie, Bauhaus e Siouxsie&The Banshees i miei compagni di viaggio.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *