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UNA CRISI DI CRESCENZA FOTOGRAFICA (di Boris Brollo)

Quando la vita si svolge normalmente tutto sembra andare al meglio, un turbamento, una contraddizione, una difficoltà economica, o fisica fanno entrare la nostra vita in crisi. E ciò comporta un mutamento che può essere per sottrazione, nei casi supposti, mentre invece può essere una crisi di crescita sia fisica che strutturale parlando di aziende, di fabbriche o attività del genere. In senso figurato, come questo, si dice: di solito dopo un rapido sviluppo “l’azienda attraversa una crisi di crescenza”. Ho voluto usare questa metafora della crisi di crescita per marcare le tante attività di mostre fotografiche in Portogruaro. Ultima quella del VeGal di Portogruaro con la mostra nella galleria Ai Molini di Francesco Finotto con la sua Notte a Nordest,Le fabbriche in scena. Sempre a Portogruaro Ai Molini ha appena chiuso la Biennale di Fotografia con le sue mostre e diretta da Roberta Semeraro. Mentre prima si erano viste le mostre di Kunsterle, Euro Rotelli, Mimmo Iodice all’Androne 51 diretto da Marcantonio Bolzicco. Mentre il sottoscritto ha esposto nella sede della The Art Agency le mostre fotografiche di Giorgio Ciam, di Julian Beck di Piero Brombin su Joseph Beuys nella Biennale del 1976. In più il Distretto Turistico aveva tenuto una collettiva con i fotografi della Agenzia Magnum con dentro Robert Capa e Matt Irwin. Tutto ciò nel giro di due anni! Non una cosa da poco per Portogruaro. Ma come spesso succede queste mostre lasciano il tempo che trovano nel senso che la gente guarda e passa, ma attorno non cresce nulla, anzi. E proprio qui scatta il nostro ragionare, cioè: è d’uopo (?) che tanta attività vada sprecata senza una direzione? Riconosciute alcune esperienze perché non si interrogano queste e non si affidano agli stessi “promotori” la copertura, se non la gestione di tale attività? Si deve , o può, andare sempre a ruota libera anarchicamente dove ognuno si fa i “cazzi suoi” (Vasco Rossi) senza un comitato culturale collettivo? Era stato, l’amico professore, ABO (Achille Bonito Oliva ad indicare per primo nel 1993 la possibilità degli slittamenti da una disciplina all’altra dimostrando così che l’arte vede sempre avanti. E così ognuno si è sdoganato la patente per stabilire se è in grado di curare una mostra , o un artista, buttandolo nella mischia tanto per dimostrare il suo saper fare pure questo. Ricorda molto da vicino la vecchia storia popolare che l‘asino con più padroni muore di fame, cosi come la fotografia con più padroni si perde nel marasma delle immagini da cui siamo bombardati, perdendo il suo significato e la sua fascinosa forza.

Boris Brollo

Mostra:  NOTTE A NORDEST. Le Fabbriche in Scena.

Dal 20 Gennaio al $ Febbraio 2024

Galleria Ai Molini, via Molini. Portogruaro (VE)

Inaugurazione 20 gennaio 2024 ore 11.30, presso sede FAI – Portogruaro

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