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Riprese in 4k con un drone: la guida completa per realizzare video mozzafiato

Le riprese in 4k con un drone fanno compiere il salto di qualità ai propri video. Infatti, coniugano una delle risoluzioni più elevate possibili ai movimenti di inquadratura che il “velivolo” da sempre garantisce.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica dei vantaggi delle riprese in 4k con drone (alcuni dei quali niente affatto scontati), offrendo consigli per realizzare riprese mozzafiato e spiegando come individuare i migliori droni professionali con telecamera in 4K

Che cos’è il 4k e perché è importante per le riprese aeree?

Il 4K è un formato video e indica una delle più risoluzioni possibili. Nello specifico, garantisce un eccellente 3840 x 2160 pixel.

Il 4K si è diffuso relativamente da poco, ma sta diventando lo standard per i televisori e i monitor. Allo stesso tempo, sta per essere integrato non solo nelle telecamere professionali stand alone, ma anche in quelle dei droni.

In particolare, i droni con telecamera in 4K garantiscono i seguenti vantaggi.

  • Maggiore dettaglio e chiarezza. Va da sé che una risoluzione elevata permette di rappresentare adeguatamente i dettagli. Si tratta di un dettaglio importante per le riprese con drone, che in genere abbracciano un orizzonte molto ampio e riprendono elementi a grande distanza.
  • Possibilità di ritaglio senza compromissione della qualità. Le riprese in 4K, proprio in virtù della loro risoluzione superlativa, consentono tagli dell’inquadratura in post produzione tali da non compromettere la qualità. Basti pensare che un taglio dell’inquadratura del 30% garantisce comunque una risoluzione Full HD.
  • Compatibilità con i supporti di grandi dimensioni. Ancora una volta, la risoluzione elevata si rivela un fattore determinante. Nel caso specifico, per le proiezioni su schermi molto grandi. Il dettaglio non si perde, gli effetti di sgranatura sono sostanzialmente assenti. 
  • Compatibilità con le forme più avanzate di post-produzione. La maggior quantità di dettagli disponibile nei video 4K facilita la correzione dei colori, la stabilizzazione dell’immagine e altre tecniche di post-produzione. Questo porta a risultati finali di più alta qualità, con maggior controllo sul risultato finale.

Qualche consiglio per le riprese in 4K con un drone e la post produzione

Disporre di un drone compatibile con le riprese in 4K è anche una responsabilità. Stiamo parlando di uno strumento molto potente, che merita di essere sfruttati al massimo. Il consiglio, quindi, è di mettere in campo strategie e tecniche complesse. Qualche esempio? La regola dei terzi, i filtri ND, l’Hyperlapse, il panning. 

  • La regola dei terzi migliora la composizione delle immagini, posizionando i soggetti principali lungo le linee guida divise in nove parti uguali, rendendo le riprese più interessanti sul piano visivo.
  • L’uso di filtri ND consente di controllare la quantità di luce che entra nell’obiettivo, mantenendo un’apertura adeguata e una bassa velocità dell’otturatore per evitare video sovraesposti e garantire un effetto mosso naturale nei movimenti.
  • Le riprese in hyperlapse offrono invece una visione dinamica e accelerata del paesaggio, utilizzando il movimento del drone su lunghe distanze combinate con intervalli regolari di scatto per creare un effetto di time-lapse fluido e coinvolgente.
  • La tecnica di panning, infine, si traduce in un movimento orizzontale della camera, tale da coprire quasi un angolo di 180 gradi. Questa tecnica aggiunge un senso di dinamicità e profondità alle riprese che si rivela particolarmente utile per rappresentare degnamente panorami di grande impatto, come quelli delle Dolomiti, delle Alpi etc. 

Come scegliere il drone

Giunti a questo punto, vale la pena fornire qualche consiglio per scegliere il drone per le proprie riprese in 4K. D’altronde il grado di specializzazione è alto e i modelli si differenziano grandemente l’uno dall’altro. 

  • Verificare il frame-rate. Occorre assicurarsi che il drone non sia dotato di una camera semplicemente in grado di registrare in 4K ma anche capace di mantenere una frequenza di almeno 30 fps. Sarebbe proprio un peccato che, a fronte di un’abbondanza di dettagli, il video peccasse di fluidità. 
  • Verificare la stabilità e il gimbal. Un gimbal di qualità è fondamentale per garantire che le riprese siano stabili e prive di vibrazioni. E’ bene puntare ai droni con gimbal a 3 assi che offrono la migliore stabilizzazione dell’immagine. Stesso discorso per le capacità di volo, che devono garantire una certa resistenza al vento e agli agenti atmosferici.
  • Analizzare l’autonomia e la portata. Stiamo parlando di parametri importanti, soprattutto se lo scopo è la produzione di video professionali. Una buona autonomia, per un drone a uso “tecnico”, è sempre superiore ai 20 minuti.
  • Valutare le funzionalità aggiuntive. Sarebbe bene considerare droni che offrono funzioni avanzate come il tracking, l’aggiramento automatico degli ostacoli, il Followe Me e modalità di volo programmabili. Sono tutte funzioni che aiutano a catturare inquadrature dinamiche e complesse con uno sforzo limitato. 

In tutto ciò, va considerato il budget a disposizione. I costi dei droni sono variabili e possono raggiungere cifre ragguardevoli. Le riprese in 4K con un drone, tuttavia, vanno considerate come un investimento, come una risorsa per la propria crescita professionale. 

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