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Milano al Centro, nasce il primo Manifesto del Salone del Mobile a Milano

Il Salone del Mobile analizza i suoi valori, il suo profondo legame con Milano e con le
aziende, i brand e i designer che lo hanno reso grande nel mondo. Per progettare un
futuro di qualità, innovazione, creatività.
Dal 17 al 22 aprile, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà la 57a edizione del Salone del
Mobile.Milano, appuntamento imprescindibile del settore a livello internazionale. Quella
di quest’anno si preannuncia come un nuovo punto di partenza. E se ogni inizio richiede
riflessione e impegno, quest’anno il Salone del Mobile.Milano ha stilato il suo primo
Manifesto: non solo un atto di affetto nei confronti della città e di tutti gli attori che ne
hanno decretato il successo, ma soprattutto una dichiarazione di intenti che getta le basi
di un nuovo modo di pensare, fare sistema e progetto.
“Il successo del Salone del Mobile risiede nell’instancabile rete industriale alla sua base:
un sistema produttivo nato dall’incontro tra imprenditori di piccole e grandi aziende da
un lato, designer e architetti dall’altro, che insieme lavorano per creare e mostrare
l’eccellenza. Oggi, però, per vincere la sfida globale, dobbiamo fare ancora di più:
dobbiamo puntare sull’innovazione e sulla qualità sostenibile, sulla capacità di fare
sistema e cultura, sulla volontà di condividere informazioni e valorizzare le nuove
generazioni” afferma Claudio Luti, Presidente del Salone del Mobile. “Per questo, anche il
Salone continua a rinnovarsi e a consolidare il suo legame con Milano. Il primo Manifesto
è un impegno a fare sempre meglio e un invito a Milano, la città al centro di tutto, da
dove è partito tutto, a fare rete, a crescere insieme; per moltiplicare la forza centripeta e
attrattiva del Salone e consolidare la città in quel place to be irrinunciabile per i grandi
brand, i loro progetti, le loro risorse umane ed economiche”.
“Il Salone del Mobile” spiega il sindaco di Milano Giuseppe Sala “è un marchio distintivo
di Milano. Molto più di una semplice esposizione di arredamento, il Salone è un evento
internazionale, laboratorio di sperimentazione e ricerca, luogo di incontro e vetrina di
nuovi business: un appuntamento imperdibile per designer e architetti che qui, ogni
anno, presentano, studiano e anticipano tendenze, con occhio sempre più attento alla
sostenibilità. In altre parole, il Salone racconta al meglio l’anima intraprendente, giovane,
concreta e visionaria della nostra Milano. E sono certo che l’edizione 2018 contribuirà a
rafforzare questa sua immagine”.
Proprio con l’immagine di una Milano al centro del processo di rinnovamento si apre il
Manifesto del Salone del Mobile, che intende fungere da volano verso un nuovo modo di
pensare alla manifestazione e alla città, per consolidarne il processo di
internazionalizzazione e il ruolo di leadership conquistato negli anni. L’invito a innovare è,
infatti, un’esortazione a non cedere all’autocelebrazione, ma a guardare al di là di quanto
già fatto, per porsi come obiettivi qualità sostenibile, collaborazione, inclusione e
condivisione, valorizzazione del talento dei giovani e del patrimonio culturale. In questo
modo, si darà davvero forma a un design e un’architettura più attenti alle esigenze di una
società in continua evoluzione, che gode di progetti avveniristici ma ha bisogno anche di
tante piccole emozioni da vivere nel quotidiano.
“Lo spirito che vuole guidare questa edizione del Salone del Mobile è una rinnovata idea
di sistema, in perfetta armonia con la migliore tradizione milanese che unisce impresa e
ricerca stilistica, industria ed estetica, e che ogni anno ad aprile la consacra capitale
internazionale del design. Una storia che inizia nel 1961, quando una piccola schiera di
mobilieri sotto l’egida di FederlegnoArredo decide di dare vita a una fiera senza equivoci
né confusioni. Da allora Milano e il suo Salone hanno finito in fretta per somigliarsi, e
insieme rappresentare il più recente fenomeno continuativo della storia italiana”
commenta Emanuele Orsini, Presidente di Federlegno Arredo Eventi. “La forza della
manifestazione, la solidità della Federazione, la vitalità e la creatività delle imprese sono
gli ingredienti di un evento ineguagliabile che, oltre a far crescere le nostre aziende,
rappresenta uno dei momenti più importanti dello sviluppo del Sistema Italia nel suo
complesso. L’Italia è il Paese che più contribuisce all’export di arredo dell’Europa verso il
resto del mondo. Il nostro orizzonte è l’internazionalizzazione su una forte base
nazionale. E, nella sua arte di progettare mondi, l’arredo-design italiano ha in mano
carte importanti per disegnare gli scenari del futuro”.
“L’innovazione e la creatività dei prodotti italiani, sostenuta dall’azione coordinata di
imprese, associazioni e istituzioni, ha consentito di accrescere le esportazioni di 1.7%
nel 2017 e permesso di raggiungere traguardi importanti sia sui mercati europei sia su
quelli lontani, come la Cina, dove l’Italia è diventata il primo fornitore di mobili” afferma
Michele Scannavini, Presidente dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane. “Il Salone del Mobile è un’efficace
espressione della capacità di fare sistema e l’Agenzia ICE, sin dal suo avvio, ha
collaborato fattivamente con FederlegnoArredo al fine di ideare un insieme di attività
strategiche per stimolare l’interesse e aumentare la partecipazione degli operatori
internazionali, in particolare buyer, architetti, interiori designer e giornalisti”.
Per sottolineare e valorizzare questo legame con Milano, la 57a edizione della
manifestazione varcherà i confini della Fiera e indagherà il rapporto tra la natura e
l’abitare con una grande mostra-installazione. Dal 17 al 29 aprile, in piazza del Duomo,
davanti a Palazzo Reale, sorgerà un padiglione progettato e sviluppato insieme allo studio
internazionale di design e innovazione Carlo Ratti Associati che offrirà spunti alla
progettualità green negli spazi interni delle case.

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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