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L’Italia di Roberto Mancini conquista il titolo europeo

L’Italia neo campione d’Europa completa il quadro dei PIGS, ovvero quei Paesi dell’Europa meridionale che dal 2004, in seguito alla vittoria della Grecia, detiene questo trofeo senza cederlo. Che cosa sono però i PIGS? Si tratta di nazioni che come sostiene l’analista Eduardo Bayon, rispondono a una specifica area appartenente al Mediterraneo. Ne fanno parte quindi nazioni e nazionali come appunto la Grecia, vincitrice a sorpresa durante l’edizione svolta in Portogallo, la Spagna, che si era aggiudicata due edizioni consecutive, tra il 2008 e il 2012, il Portogallo che dopo la finale persa in casa nel 2004, aveva conquistato la sua vittoria nel 2016 e infine l’Italia. L’acronimo PIGS è stato coniato dalla stampa economistica durante gli anni novanta, al fine di indicare il valore delle economie dei Paesi dell’area mediterranea, dove naturalmente la Francia per ragioni geo-politiche ed economiche non è contemplata. Ebbe invece enfasi e rilevanza a cavallo tra il 2007 e il 2013, dove assunse i connotati della crisi economica e in rapporto debito pubblico/PIL. In effetti il binomio calcio-economia torna utile per stimare quanto possa giovare in termini di crescita e di PIL la vittoria di una competizione come un Europeo di calcio e un Mondiale. È stata stimata una crescita di 12 miliardi di euro, proprio in virtù del risultato finale di Wembley dello scorso 11 luglio 2021.

Un risultato che come ben sappiamo non era certo stato pronosticato a inizio di questa importante competizione. Proprio sotto il fronte delle statistiche e delle quote scommessa, ricordiamo come la Nazionale guidata da Roberto Mancini, nonostante gli ottimi risultati delle sue ultime uscite, non godesse certo dei favori di quotisti, esperti e addetti ai lavori nel campo dei bookmaker come si può facilmente constatare visitando i principali siti scommesse euro 2020. L’Italia era stata infatti messa subito dopo le cosiddette prime della classe. Davanti agli Azzurri i pronostici davano infatti favorite squadre come Portogallo, Belgio, Inghilterra, Germania e Spagna, mentre la squadra più considerata come possibile vincitrice del torneo era proprio la Francia di Didier Deschamps, formazione in alto sulla classifica del ranking, ma soprattutto già vincitrice del Mondiale di Russia 2018. Proprio la mancata qualificazione al mondiale precedente aveva messo in cattiva luce la nostra formazione azzurra, che aveva mancato clamorosamente l’obiettivo, prima durante la fase a gironi e in seguito durante il doppio confronto contro la Svezia. Una macchia nel curriculum fino a quel momento impeccabile per l’Italia, specialmente in campo mondiale. In termini di campionato europeo invece, gli Azzurri erano reduci da edizioni che li avevano visti protagonisti, come nel 2000 e nel 2012, ma non vincitori.

Durante la scorsa edizione del 2016 l’Italia guidata dal tecnico Antonio Conte si era dovuta arrendere ai calci di rigore contro la Germania, ai quarti di finale. Eppure con l’arrivo di Roberto Mancini, come CT azzurro, lentamente inizia a trasparire ottimismo oltre a risultati apprezzabili per le qualificazioni dei prossimi mondiali in Qatar del 2022 e soprattutto per la UEFA Nations League. Anche il ranking inizia a sorridere agli Azzurri di Mancini, i quali lentamente risalgono la china, ottenendo un 21esimo posto, che ora passa invece al quarto assoluto. Naturalmente si tratta di numeri e di statistiche che poco hanno da condividere con i reali risultati di Europei e Mondiali. Ora, se è vero che Belgio, Croazia, Portogallo, Francia e Germania, hanno avuto dei risultati apprezzabili durante le ultime competizioni mondiali e internazionali, bisogna aggiornare e aggiungere anche l’Italia tra le formazioni più forti di questo preciso momento. Tutto questo in attesa delle prossime uscite della Nazionale, previste per il prossimo ottobre con la UEFA Nations League.

 

 

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