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La transizione digitale e tecnologica è guidata dalle donne

Digitale, tecnologica ma soprattutto green e sostenibile. La rivoluzione degli ultimi anni è quella che guarda a questi settori ed è un cambiamento per la gran parte trainato da donne. Il ruolo delle imprenditrici nella ripartenza economica del post pandemia è al centro dei dibattiti, dei report e delle ricerche e quello che emerge è un ruolo di primo piano, di assolute protagoniste.

Lo dice il V Rapporto sull’imprenditoria femminile firmato da UnionCamere e realizzato in collaborazione con Si Camera e Centro Studi Tagliacarne, che spiega come il 14% di imprese femminili (contro l’11% di quelle maschili) abbia iniziato a investire nel digitale mentre il 12% (contro il 9% maschile) abbia iniziato a scommettere sul green. “Di fronte alle grandi sfide poste dal Pnrr al sistema produttivo nazionale, le donne italiane a capo di una impresa stanno rispondendo positivamente, accelerando sul fronte degli investimenti digitali e in tecnologie più rispettose dell’ambiente“, ha commentato il Presidente di UnionCamere, Andrea Prete, che mette l’accento anche sulla necessità di incrementare e sostenere questa inclinazione, organizzando percorsi di formazione a livello scolastico e universitario sulle nuove tecnologie e permettendo un accesso più facile alle risorse finanziarie. A fine giugno 2022 le imprese femminile erano 1 milione e 345 mila, vale a dire il 22% del totale italiano. Un numero che è destinato a crescere sempre di più.

E tra i settori dove il traino femminile si fa sentire sempre più forte c’è quello del gambling, ovvero la filiera del gioco d’azzardo terrestre e online. A questo proposito possiamo citare l’ultimo caso, quello di 888 Casino, nome storico nel settore del gioco online, che ha di recente nominato Anna Barsby a nuovo Chief Product and Technology Officer. “Siamo lieti di dare il benvenuto ad Anna nel nostro nuovo team dirigenziale ed esecutivo – ha spiegato il CEO di 888 Holdings, Itai Pazner – dove ricoprire il ruolo fondamentale di portare avanti l’area chiave dell’integrazione tecnologica”. Un passato da managing partner della società di consulenza gestionale Tessiant, direttrice non esecutiva presso la Cumberland Building Society e un lavoro da consulente esterno per la Bain & co, Anna Barsby vanta un curriculum internazionale e prestigioso e adesso mira a rivoluzionare uno dei brand più importanti del mercato internazionale.

Una rivoluzione che passa soprattutto per i binari della sostenibilità e della tecnologia, i due fari che devono guidare le manovre e le strategie delle aziende italiane, e non solo, per il prossimo futuro.

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