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La prima birra brûlé d’Italia l’ha inventata Osiride Luce Chiaradia.

La prima birra brûlé d’Italia è stata ideata da Osiride Luce Chiaradia e lo proporrà per la prima volta in lungadige San Giorgio a Verona durante i mercatini di Natale dal 30 novembre al 26 dicembre 2017, in una casetta di legno.

Dimenticate quindi il classico vin brûlé, e abbandonatevi a questa novità corroborante.

A chi si domanda perché una birra brûlé sia presentata proprio durante un mercatino di Natale, Osiride Luce risponde che ha deciso di proporre nella sua casetta una bevanda che rappresentasse il Natale e i suoi simboli, fatti di calore e di momenti di convivialità con i propri cari. Ma è anche un omaggio a Verona, creando una bevanda che rappresenti un’attrattiva per la nuova zona natalizia sul Lungadige San Giorgio.

“Volevo proporre una novità per gli amanti della birra, ricreando un’oasi invernale festosa”.

Una volta avuta l’intuizione, ancora mesi fa, ha iniziato a ricercare vecchie ricette di origine scandinava di fine 1400 ed altre polacche, per poi iniziare le sperimentazioni, fino a giungere al risultato finale. Osiride Luce non parte da preparati di birre aromatizzate già pronte per essere semplicemente riscaldate, ma da una birra artigianale, a cui aggiungere le altre materie prime (ad esempio cannella e noce moscata): et voilà, la birrosa bevanda calda è pronta per essere bevuta. Riuscire ad ottenere la birra artigianale di qualità, che desideravo come partenza, non è stato difficile commenta la Chiaradia, “giacché mio fratello Enrico e mio padre Mario hanno in Friuli un birrificio (ZAGO) raro in Italia: seguono tutta la filiera di produzione della birra, dalla coltivazione dell’orzo, alla produzione del luppolo (pochissimi birrifici hanno il proprio luppoleto, in Italia – si contano sulle dita di una mano). La ricetta poi l’ho creata io.”

La sua postazione in lungadige San Giorgio non è una semplice casetta di somministrazione ma una raccolta di alcuni dei suoi progetti (food & beverage): potrete trovare il primo panettone alla birra al Mondo, inventato da Osiride Luce nel 2007 per ZAGO; ci saranno le marmellate di birra, ottime per accompagnare formaggi, lievitati o come ingrediente per dolci sfiziosi. Il pubblico in questa collocazione (stand di legno di fronte alla torretta) può conoscere a fondo in cosa consiste il suo lavoro e testarlo anche al palato.

È una “stilista” della Buona Tavola, che realizza prodotti “Taylor made”: partendo da un’idea, attraverso la stesura di business plan, compiendo tester e ricerche di mercato, segue tutte le sue fasi di creazione di un prodotto – lo studio della ricetta e del packaging, la creazione del logo, le registrazioni, la normativa per l’immissione nel mercato, il controllo dei costi e la ricerca delle materie prime. Fino a rendere i prodotti pronti per essere commercializzati e serviti sul piatto o versati nel bicchiere.

Un lavoro certamente raro il suo da trovare in un’unica figura. Osiride Luce Chiaradia si è laureata in economia aziendale in Bocconi ed ora svolge attività di consulenza presso aziende d’eccellenza alimentare italiana.  Prima di mettersi in proprio ha assunto il ruolo di responsabile marketing, ricerca e sviluppo nuovi prodotti, quality manager. Tra i servizi che offre, oltre a quelli appena descritti, c’è anche l’organizzazione di eventi aziendali e privati (tra cui matrimoni), per un pubblico che ama cibi con materie prime d’altissima qualità e ad un tasso d’innovazione altissimo. Ed alcuni eventi ama organizzarli direttamente lei, come la gestione di spazi per far assaggiare prodotti originali al pubblico offrendo  regali natalizi innovativi e gustosi.

Insomma, peccato le piccole dimensioni della casetta di Natale, che non hanno permesso di esporre tutte le creazioni di questa consulente aziendale, notevolmente creativa: non ha ancora un sito, ma la trovate su Linkedin e sulla pagina Facebook – Osiride Luce Chiaradia.

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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