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“KINNAUR HIMALAYA” di Emanuele Confortin al Teatro Sanson di Vedelago (TV)

Mercoledì 27 ottobre alle ore 20,45 presso il Teatro Sanson in piazza Martiri della Libertà a Vedelago, verrà proiettato il documentario Kinnaur Himalaya, di Emanuele Confortin. La serata è organizzata dal CAI di Castelfranco Veneto con il patrocinio del Comune di Vedelago. Prima della proiezione l’autore presenterà il progetto che lo ha portato a lavorare a lungo nel distretto himalayano del Kinnaur, al confine tra India e Tibet.

L’ingresso al teatro è gratuito e regolato dalle vigenti normative anti-Covid (Green Pass necessario). 

LA NOVITA’: per l’occasione, verrà illustrato anche il portato di Kinnaur Himalaya in Tour, che tra giugno e luglio 2021 ha visto l’autore e Monica Guidolin (compagna di vita e coproduttrice del documentario) impegnati in una serie di proiezioni del lavoro in alcune delle più importanti località delle Dolomiti e delle Prealpi. La tournée di Kinnaur Himalaya è durata 50 giorni e si è svolta in sei province (TV, BL, TN, BZ, VR, VI) per 1.000 chilometri di distanza su 37.000 metri di dislivello positivo, coperti da Confortin a piedi e in bicicletta (e con il supporto logistico di Monica Guidolin). La serata sarà quindi aperta dalla proiezione di immagini e video inediti, realizzati durante il tour.

SUL DOCUMENTARIO: Kinnaur Himalaya è il portato di un intenso lavoro condotto tra il 2003 e il 2020 nella più alta catena montuosa del Pianeta. La prima mondiale del documentario si è tenuta al Trento Film Festival 2020, cui è seguita la partecipazione ad altri festival internazionali, tra i quali il Torelló Mountain Film Festival 2020, in Spagna, dove ha ottenuto il premio Mountain Wilderness.

SINOSSI: Il Kinnaur è un distretto tribale dell’Himalaya indiano situato sul delicato confine che separa India e Cina, a lungo punto di passaggio tra la piana gangetica e l’altopiano tibetano. Siamo nella terra dei Kinnauri, abitanti originari del distretto la cui cultura attinge dal buddhismo tibetano, dall’induismo e si mescola ad antiche credenze animiste. Dopo secoli d’isolamento, negli ultimi decenni il Kinnaur ha dovuto fronteggiare le sfide di una modernità incalzante. La monocoltura delle mele è la più evidente. In trent’anni la melocrazia ha imposto nuove logiche economiche, stravolto gli equilibri sociali e sostituito le antiche attività agro-pastorali di sussistenza. Le mele hanno portato una ricchezza prima impensabile, trasformando il Kinnaur da terra di diaspora a destinazione per migliaia di migranti, in arrivo dall’India rurale e dal Nepal. La parabola della melocrazia potrebbe però avere vita breve. Colpa della crisi idrica e del riscaldamento globale, evidenti a tal punto da rendere il Kinnaur un modello utile per comprendere gli effetti del cambiamento climatico in Himalaya.

Il progetto Kinnaur Himalaya è il risultato di un lungo lavoro sul campo condotto nel 2003, 2005, 2018 e 2019 nel corso del quale l’autore è riuscito ad addentrarsi nelle dinamiche di villaggio e ad osservare da vicino una civiltà poco nota, inquadrata in un complesso processo di transizione economica e sociale.

NOTE SULL’AUTORE: classe 1978, Emanuele Confortin è giornalista e documentarista indipendente. Ha realizzato diversi progetti a medio-lungo termine in Asia, Medio Oriente ed Europa. Scrive per quotidiani e periodici, online e cartacei, interviene periodicamente in radio, anche se come mezzo di narrazione predilige il documentario. È cofondatore e direttore responsabile della rivista Alpinismi e Indika

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