Tutto esaurito sabato a Skyway Monte Bianco per l’evento organizzato dall’azienda SCARPA insieme al famoso alpinista valdostano
Asolo, ottobre 2023 – “Correndo dei rischi ho compreso il reale valore della vita. Vivo la favola di essere un alpinista, mi sento un privilegiato sotto questo aspetto. Da ragazzino la mia passione era lo sci alpino, ero considerato un talento della disciplina ed il mio sogno era diventare un grande campione. Poi a 16 anni mi sono infortunato gravemente a seguito di un incidente che ha interrotto la mia carriera, ed ho scoperto che la vita ha anche un lato oscuro oltre a quello luminoso”.
Questo il racconto emozionante che l’alpinista Hervè Barmasse ha regalato sabato a Courmayeur (AO), nel corso di un evento organizzato dall’azienda SCARPA per raccontare la bellezza della montagna e l’amore per le sfide in alta quota.
“In quel momento così difficile per me – ha proseguito – mio padre mi promise che mi avrebbe portato a scalare la montagna più bella del mondo, il Cervino. Due anni dopo quella promessa divenne realtà: lassù ritrovai la felicità e capii che il mio futuro sarebbe stato scalare le montagne. Quando si è felici non c’è obiettivo che non si possa raggiungere, non c’è ostacolo che non si possa superare, non c’è sogno che non si possa realizzare”.
Nello spettacolare scenario di Skyway Monte Bianco e davanti ad una numerosissima platea, Barmasse ha parlato di alpinismo ma anche di tutela dell’ambiente, toccando temi legati alla sua esperienza personale e sensibilizzando i presenti rispetto alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. “Oggi l’Everest, la montagna più alta del mondo, è anche una montagna di spazzatura, per via del fenomeno dell’alpinismo di massa. Lassù si trovano km e km di corde in nylon abbandonate, con conseguente accumulo di microplastiche in una misura paragonabile a quella presente negli oceani. Io credo che un altro modo di scalare le montagne sia possibile”.
L’incontro, moderato dal giornalista Luca Castaldini, ha visto gli interventi del Presidente di SCARPA Sandro Parisotto e dell’AD Diego Bolzonello, che hanno sottolineato la comunanza di valori tra l’azienda e Barmasse, divenuto di recente Sustainability Ambassador del brand di Asolo, e l’impegno di SCARPA verso un modello di business il più possibile rispettoso dell’ambiente e della società. All’evento ha preso parte anche Federica Bieller, Presidente di Skyway Funivie Monte Bianco.
L’appuntamento ha inaugurato ufficialmente la collaborazione tra SCARPA, azienda italiana leader nella produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor, e Skyway Monte Bianco, una partnership che porterà a Courmayeur, nei prossimi tre anni, alcuni eventi istituzionali e sportivi del brand di Asolo.
La nuova cordata nata ai piedi del Monte Bianco unisce la tradizione delle calzature Made in Italy di SCARPA con l’eccellenza dell’ingegneria e della montagna più alta d’Italia di Skyway Monte Bianco. Due realtà che condividono il valore della montagna e il rispetto dell’ambiente alpino e del suo fragile ecosistema.
SCARPA
SCARPA è un’azienda specializzata nella produzione di calzature outdoor per alpinismo, arrampicata, trail running, trekking, hiking, urban outdoor, sci alpinismo, telemark. Fondata nel 1938 ad Asolo, nel trevigiano, come Società Calzaturieri Asolani Riuniti Pedemontana Anonima (da cui l’acronimo S.C.A.R.P.A.). Oggi SCARPA ha sedi in Germania, negli Usa e in Cina e stabilimenti in Romania e Serbia, pur mantenendo il 60% della produzione in Italia, nel cuore del distretto calzaturiero veneto.
Skyway Monte Bianco non è solo una funivia, è un’idea: avvicinare l’uomo alla montagna e al cielo, allargare gli orizzonti e superare i confini. Una meraviglia tecnologica di ingegneristica italiana che regala un’esperienza di viaggio indimenticabile, in grado di coinvolgere tutti i sensi, accompagnandoli verso il punto più vicino al Monte Bianco, per arrivare là dove lo sguardo si perde. Situate a Courmayeur, nel cuore delle Alpi della Valle d’Aosta, le quattro cabine sono strutture panoramiche che ruotano delicatamente a 360° durante tutta la salita, offrendo una vista unica sul Monte Bianco e sulle vette circostanti come il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso e il Grand Combin, accompagnando i visitatori fino all’ultima stazione a 3.466 metri in soli 15 minuti. www.montebianco.com