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GRAN RAID DELLE PREALPI ANNULLATO, QUELLA LUNGA NOTTE AL GELO DEGLI EROI

Si potrebbero scrivere pagine sul rispetto che si deve alla montagna. Sul fatto che sfidarla nel mezzo di una tempesta di neve, per quanto attrezzati si possa essere, è comunque un rischio. I fulmini, le folate di vento, l’ipotermia, il gelo, l’oscurità, la paura, il disorientamento dato dalla nebbia possono uccidere. E non solo moralmente.

La comunità dei trail runner conosce la montagna e la rispetta. Chi organizza gare di corsa in montagna è la punta di diamante di questa comunità: conosce i sentieri, li ha vissuti per anni nel gelo e nell’afa, col sole e con la neve. E dunque, quando gli organizzatori dopo un anno di lacrime e lavoro decidono di annullare un evento, la comunità dei runner del cielo non può far altro che applaudire alla decisione.

Si corre per gioire, per sfidarsi, per amare.

Ma in sicurezza.

Qui sotto il comunicato degli organizzatori del Gran Raid delle Prealpi che annullano la gara. Un applauso a loro, e un applauso a chi tornerà nel 2020.

Vi confermiamo quanto indicato questa notte, ovvero che a causa delle avverse condizioni meteorologiche tutte le gare sono state annullate. In particolare la GR98 partita alle 23.00 di sabato 18 maggio è stata interrotta per pioggia ghiacciata, nebbia e raffiche di vento, mentre la GR49 e la GR26 sono state bloccate prima della partenza per evitare rischi. Abbiamo lavorato fino alle 11:30 di questa mattina per espletare le fasi del recupero degli atleti. La priorità alla sicurezza era il nostro obbiettivo principale e ci scusiamo se non abbiamo dato seguito ai molteplici messaggi inviati sul canale Facebook. Comunicheremo nei prossimi giorni le modalità di distribuzione dei pacchi gara residui. Nonostante tutto abbiamo riscontrato parole di apprezzamento sulle modalità di attivazione del piano di emergenza da parte di tutti gli atleti che hanno compreso l’eccezionalità degli eventi e ve ne ringraziamo. Ci auguriamo di rivedervi nel 2020 con diverse condizioni del meteo!

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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