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FORTNITE PUO’ CREARE DIPENDENZA E ATTENTARE ALLA SALUTE DEI RAGAZZI.

A LANCIARE L’ALLARME E’ LA FONDAZIONE NOVELLA FRONDA, CHE, PER PREVENIRE, INVITA A MONITORARE E AD EDUCARE AL SONNO I PIU’ PICCOLI

Dormire meno del necessario espone i bambini a molti disturbi, tra cui le dipendenze tecnologiche e da sostanze.

 

 

200 miliardi di dollari fatturati da industrie dei videogiochi e social network nel 2022, con una prospettiva di crescita continua nei prossimi anni.

Con conseguenze nella maggior parte dei casi di deprivazione di sonno da parte soprattutto dei più piccoli e degli adolescenti, che si concretizza in uno stato di salute precaria di un’intera generazione.

E’ di questi giorni la notizia che, per la prima volta nella storia, un giudice in Canada ha accolto la class action promossa da decine di genitori contro Fortnite https://www.corriere.it/tecnologia/22_dicembre_11/fortnite-crea-dipendenza-come-la-cocaina-i-nostri-figli-non-si-lavano-e-non-mangiano-piu-class-action-dei-genitori-canadesi-contro-il-videogame-c2d71e11-ae66-49f3-af8e-1832f9c50xlk.shtml. L’accusa è che il videogame renda dipendenti esattamente come la cocaina. I  genitori hanno portato come documentazione le migliaia di ore trascorse davanti ai videogame (in alcuni casi più di 7.500 in un anno), stati di trascuratezza fisica e squilibri psicologici importanti.

In prima linea su questi temi è la Fondazione padovana e milanese Novella Fronda, che da anni si studia e promuove progetti per favorire la crescita sana di bambini e adolescenti e si impegna anche nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni provocati da un uso improprio della tecnologia informatica.

Questo lavoro si è concretizzato nel mese di ottobre in una conferenza online molto partecipata “Sonno e Qualità della Vita” organizzata da Novella Fronda dedicata a questi temi, in cui sono intervenuti esperti del settore.

 Il progetto intende far comprendere quanto sia stretto il rapporto tra sonno e salute partendo dallo stato delle cose, dalle abitudini di genitori e piccini.

Anche per questo  è stato creato un questionario che va ad analizzare come si approcciano al sonno i bambini da 1 a 5 anni.

Proprio per continuare ad indagare il problema ed aiutare genitori e bambini, la Fondazione invita più persone possibili con bambini di questa età, 1-5 anni, a compilare il questionario disponibile a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeMaqAw2O8UfvD63Nx0ZW_Bn9VFcSsRcX63wXRq3e6P7Tfy4w/viewform?usp=sf_link

Oggi ancora di più, forti anche della sentenza canadese che andrà ad alimentare il messaggio di speranza che accompagnerà il lavoro della Fondazione per il 2023.

Se i genitori riusciranno, nel non semplice compito, di far dormire i loro bambini le ore necessarie, – spiega il professore Luigi Gallimberti Presidente della Fondazione Novella Fronda- molti dei problemi a quali stanno andando incontro saranno certamente ridimensionati”.

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