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‘EL SORAMANEGO’ OGGI SI CHIAMA CULTURA D’IMPRESA:

A ‘COMPRENDERE X CAMBIARE’, IL BILANCIO DI UN ANNO

DI PADOVA TREVISO VENEZIA ROVIGO

“CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA D’IMPRESA”

(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – 10.03.2023) – Un anno da Capitale italiana della Cultura d’Impresa, per la prima volta diffusa all’area vasta Padova Treviso Venezia Rovigo. A Comprendere x Cambiare, ciclo di alta formazione di Confindustria Veneto Est, il bilancio di un’esperienza che ha visto 170 eventi a calendario, 5 ambiti industriali di riferimento e altrettante aree tematiche, per oltre 20mila partecipanti e 44 partner e luoghi della cultura d’impresa censiti nelle quattro province. L’occasione per un confronto e riflessione sul passato e sul futuro dei nostri ‘territori imprenditivi’ partendo dal concetto, intraducibile ma efficace, del ‘soramanego’, quel quid che fa la differenza nel lavoro e nell’impresa.

L’appuntamento, aperto al pubblico, è lunedì 13 marzo 2023, alle ore 17.00 a Palazzo Giacomelli a Treviso (Piazza Garibaldi, 13). “Oggi come ieri, per costruire il futuro ‘ghe vol el soramanego’” è il titolo dell’incontro, che sarà aperto dal ‘Elogio del soramanego’ del Drammaturgo, Direttore del Teatro Olimpico di Vicenza, Giancarlo Marinelli.

Seguirà la presentazione del volume TerritorImprenditivi ‘Lab-oratorio’ sulla cultura d’impresa (Marsilio Editori) con il curatore Daniele Marini, Docente di Sociologia dei processi economici all’Università di Padova e Responsabile scientifico del progetto Capitale della Cultura d’Impresa 2022, Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est e Dario Di Vico, giornalista del Corriere della Sera, e la partecipazione anche di Jader Giraldi, Ceo Zeranta Edutainment esperto di Edutainment e Human Experience Design. Animerà il confronto Alessandro Garofalo, Esperto di innovazione.  

Il percorso parte da lontano, da quell’Arsenale veneziano del Cinquecento che non fu solo una enorme e ineguagliata struttura produttiva, ma anche il luogo in cui si discusse del “maneggio”, ovvero di come rendere funzionale un’organizzazione complessa. E fu di nuovo a Venezia, con la prima scuola italiana di economia e management di Ca’ Foscari, che nell’Italia unita si affrontarono, con criteri allora d’avanguardia, i problemi resi urgenti da un Paese nato da poco. Nel dopoguerra, l’evoluzione della cultura imprenditoriale e manageriale veneta ha sostenuto il miracolo economico e l’affermazione delle piccole e medie imprese disperse sul territorio. Dietro a tutto ciò ci sono state storie di persone vere, “imprenditori, artigiani, visionari e manager”, che hanno saputo creare un originale tessuto produttivo collocato oggi ai vertici mondiali. Nel 2022 il territorio compreso tra le province di Padova, Rovigo, Treviso e Venezia è stato Capitale italiana della Cultura di Impresa. Un riconoscimento prestigioso che ha rappresentato l’ultima tappa di un cammino, lungo oltre dieci secoli, percorso da un’originale e mai statica cultura dell’intraprendenza, del lavoro e della responsabilità.

Tra la primavera e l’autunno del 2022, nell’ambito delle numerose iniziative della Capitale, studiosi, intellettuali, imprenditori e attori sociali hanno dato vita, presso l’Abbazia di Santa Maria di Pero a Monastier, a partecipati momenti di confronto dedicati al futuro di un territorio che eccelle nella cultura, nell’industria, nell’agricoltura, nel turismo e nella qualità della vita. L’esito stimolante e propositivo di queste riflessioni, ora raccolte nel volume TerritorImprenditivi, compone un affresco nel quale passato e futuro si intrecciano con la dimensione locale e globale dando vita a un pensiero aperto e cosmopolita che non rinuncia alla propria storia e alla propria identità nella consapevolezza che, oggi come ieri, per costruire il futuro è indispensabile quel “soramanego” che si chiama Cultura d’Impresa.

TerritorImprenditivi

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