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“Effetto” The Wallà: quando l’arte crea nuove opportunità. Gli studenti della Raffles di Milano iniziano collaborazioni a Riese Pio X

Al via a maggio le collaborazioni degli studenti dell’Istituto di Moda e Design milanese presso
quattro aziende riesine: si occuperanno di design del prodotto ispirandosi ai murales di Vallà
Prendono il via a inizio maggio le collaborazioni degli studenti della Raffles di Milano presso
quattro realtà aziendali riesine. La sinergia tra l’Istituto di Moda e Design milanese, il Comune di
Riese Pio X e il mondo delle imprese di Riese Pio X nasce in seno al progetto di rigenerazione
urbana del Collettivo BocaVerta “The Wallà” che attraverso la street art sta trasformando il volto
di Vallà di Riese Pio X.

Laserstyle, Giessegi, Caneva dei Biasio, Pasta Zara e Otium Studio accolgono quattro studenti
dell’Istituto di design milanese che qui si concentreranno sullo sviluppo di nuovi prodotti e sul
concetto di brand identity. Presso le aziende i giovani vivranno un’esperienza lavorativa che non
solo arricchirà il loro curriculum professionale, ma che avrà anche ricadute dirette sul territorio
secondo la filosofia di The Wallà. Il progetto è ben noto ai ragazzi che l’hanno affrontato
come case study nei corsi tenuti dal professor Giulio Vinaccia.
Il noto docente ed esperto di design sociale è stato uno dei protagonisti dell’incontro tenutosi a
Riese Pio X a ottobre dello scorso anno dal titolo “L’arte come strumento di sviluppo sociale ed
economico del territorio”. Lo scopo del doppio incontro (uno a porte chiuse presso la Steelco
Academy e uno aperto al pubblico a Casa Riese) era proprio quello di avviare un dialogo fra il
mondo accademico, quello aziendale e quello delle istituzioni per riaffermare il ruolo
dell’arte come strumento di sviluppo sociale ed economico.
Ispirati dai murales comparsi sulle pareti di Vallà, in particolare l’opera di riferimento sarà quella di
Kraser che ha realizzato Le tre Grazie, gli studenti della Raffles si cimenteranno nello sviluppo di
nuovi prodotti in settori molto diversi fra loro occupandosi di design industriale e di sviluppo di
un’immagine coerente con i valori dell’azienda e di The Wallà. Laserstyle (marcatura laser),
Giessegi (abbigliamento sportivo), l’azienda vinicola Caneva dei Biasio, Pasta Zara e Otium Studio
sono le aziende che fin da subito hanno accolto di buon grado l’opportunità di collaborare con
l’Istituto di Moda e Design milanese.
“Da subito la partecipazione della comunità al progetto, compreso il suo tessuto produttivo, è
stato uno dei nostri obiettivi: che la cultura possa essere un motore di sviluppo di un territorio
anche dal punto di vista economico è quello che sosteniamo da sempre” dichiara Mauro Berti,
presidente del Collettivo BocaVerta.
Anche il sindaco di Riese Pio X, comune partner del progetto, esprime soddisfazione: “Un piccolo
paese che diventa un caso studio per un istituto prestigioso, delle aziende del territorio che si
aprono a nuove idee e nuovi stimoli, degli studenti che vengono a fare esperienza e ad apportare
la loro freschezza: spero sia solo l’inizio di una collaborazione duratura e stabile.”


IL PROGETTO
The Wallà è un progetto di rigenerazione urbana partecipata partito a maggio 2021 su iniziativa
del collettivo BocaVerta formato da un gruppo di persone attive nel panorama culturale della
Castellana, in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto
e della Provincia di Treviso.
The Wallà mira a restituire nuova linfa al tessuto culturale, sociale ed economico di Vallà
attraverso il linguaggio schietto e moderno della street art. Ecco che nell’ultimo Vallà si è colorata
delle opere di artisti di fama internazionale come Ericailcane, Kraser, Zed1, Zentequerente, Tony
Gallo, Vera Bugatti e Alessandra Carloni (quest’ultima ha completato la sua opera in via Ca’
Amata 5 a Vallà nei giorni scorsi), solo per citare quelli coinvolti fino ad ora. Il piccolo centro della
Marca diventa così un laboratorio artistico e culturale a cielo aperto che coinvolge l’intera
cittadinanza che quotidianamente “fruisce” delle opere, avvicinando il mondo delle scuole, delle
imprese e delle istituzioni.

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