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EARTHz, nuovi stili alimentari tra cura per la terra e transumanesimo

ISIA Faenza partecipa al SaloneSatellite 2019, che per questa edizione ha scelto il tema del food design nella sua accezione più ampia di sistema nutrizionale, che copre sia la coltivazione e la produzione del cibo che il suo consumo.

Come ha scritto la curatrice del SaloneSatellite Marva Griffin Wilshire: “La curiosità per nuove e diverse abitudini alimentari porta a considerare la produzione o utilizzo di materie prime alternative e la ricerca sulla forma che possono prendere.La stampa 3D, la nanotecnologia, la biologia sintetica e la biotecnologia sono impiegate – accostando a volte i processi artigianali e dell’autoproduzione – per la sperimentazione di materiali inediti destinati ai prodotti, per i nuovi alimenti, per immaginare una diversa natura di oggetti di uso domestico e le possibilità di design derivanti.”

In questa prospettiva s’inseriscono i progetti elaborati dagli studenti di ISIA Faenza e il display della mostra EARTHz presentata al SaloneSatellite, dove si potranno ammirare nuovi strumenti per produrre il cibo, per trasportarlo e per assumerlo in via transumana.

Attrezzi per coltivare la terra, protesi-contenitori da indossare e portare sul corpo (sotto forma di “tasche” organiche) per il contenimento e la riserva del cibo, utensili in ceramica 3D di nuova generazione per la raccolta, la depurazione e la conservazione degli alimenti: questi sono alcuni dei progetti elaborati dagli studenti nei corsi di Progettazione, Modellistica, Design dei prodotti ceramici del Biennio specialistico in Design del Prodotto, che uniscono insieme i saperi scientifici con il fare progettuale e laboratoriale, la cultura antropologica e umanistica con l’invenzione artistica.

Un progetto innovativo che vede l’uomo protagonista di nuovi stili di vita, in cui le tecnologie (cnc, stampa 3D, algoritmi, scienze dei materiali) sono sotto pelle e non enfatizzate, ideate per il benessere dell’uomo e del pianeta.

Nell’esposizione EARTHz un’installazione video multischermo, progettata e realizzata dagli studenti del Biennio specialistico in Design della Comunicazione, racconterà la visione di una terra che è attraversata da energie nuove, luogo di evoluzione di un sistema alimentare nuovo e di una cultura del cibo tra saperi antichi, patrimoni biologici, flussi migratori e transumanesimo.

Durante i giorni del SaloneSatellite il progetto EARTHz ospiterà delle azioni di experience design con un approccio inedito della stampa 3D, grazie anche alla collaborazione tecnica di WASP, azienda leader nella stampa 3D.

Seguirà l’evento espositivo la pubblicazione di un catalogo bilingue che racconterà e illustrerà il progetto.

 “L’invito al SaloneSatellite è l’occasione per mostrare agli addetti ai lavori e al pubblico come sta cambiando l’ISIA di Faenza, che presenta una visione originale del design interrogato sulle sfide planetarie future in tema di nutrizione, cura delle risorse alimentari e aumento demografico” afferma il direttore di ISIA Faenza Marinella Paderni. “I nostri studenti sono molto sensibili ai temi sociali e hanno risposto all’invito del SaloneSatellite immaginando e progettando soluzioni che mettono al centro l’uomo, il suo benessere e la funzione del design come attivatore di buone pratiche individuali e collettive”.

 Il Presidente Giovanna Cassese aggiunge “Aver ricevuto l’invito come istituzione formativa a partecipare tra le poche eccellenti scuole internazionali di design ammesse all’edizione del 2019 del SaloneSatellite ci ha riempito di orgoglio e di gioia e al contempo ha rappresentato una sfida importante per esaltare e far conoscere la peculiarità del modello didattico dell’ISIA di Faenza. Gli ISIA sono istituzioni archetipo per la formazione universitaria pubblica nell’ambito del design in Italia, fanno parte dell’Alta Formazione Artistica del MIUR, e sono spesso misconosciuti, ma rappresentano una via tutta “italiana” alla formazione dei designer del futuro. Numero programmato, docenti di altro profilo dal punto di vista scientifico e professionale, centralità della didattica laboratoriale e dialogo serrato tra discipline storico-artistiche,  teoriche, antropologiche e tecniche e scientifiche nonché  fiducia nelle capacità creative e critiche dei giovani costituiscono gli ingredienti base per mettere al centro le questioni centrali della progettazione a tutto tondo per  sperare in un mondo migliore ed ecosostenibile. Qui didattica, ricerca e produzione, i tre segmenti della nostra mission istituzionale, sono inscindibilmente connesse e l’ambizioso e corale progetto EARTHz lo dimostra in pieno”.

 

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Amo l'Arte in tutte le sue declinazioni e follie. Cuore bassanese e castellana d'adozione, rincorro mostre, musei e gallerie sparsi nel mondo che poi recensisco su Storie di Eccellenza. Come artista visiva mi firmo Ketra da quando ho preso in mano la china per poi traghettarmi verso altri media più sperimentali. Agatha Christie, Bauhaus e Siouxsie&The Banshees i miei compagni di viaggio.

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