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Come calcolare il proprio BMI

Il Body Mass Index o BMI è uno dei sistemi più comunemente utilizzati per determinare il peso corporeo ideale nell’adulto o in che posizione un singolo individuo si trovi rispetto alla condizione di normopeso. In italiano si usano spesso anche l’espressione Indice di Massa Corporea e l’acronimo IMC. Per il calcolo BMI si usa un’apposita formula che tiene conto di peso e altezza. 

La formula per calcolare il BMI (Indice di Massa Corporea) 

Tale formula, conosciuta come formula di Quelet, è utilizzata almeno da metà Ottocento e per fini che erano almeno inizialmente prettamente statistici come conoscere qual era la distribuzione media rispetto al peso della popolazione adulta in Occidente. Per calcolare l’indice di massa corporea, infatti, si divide il peso espresso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza espressa in metri. La formula del BMI che utilizzano anche i più comuni calcolatori di Body Mass Index gratuiti disponibili in Rete, cioè, è:

BMI=peso kgaltezza m x altezza (m)

Il valore che si ottiene rappresenta il proprio Indice di Massa Corporea ed è sulla base di questo che ci si colloca nella cosiddetta tabella IMC, una tabella standard e comunemente accettata dalla comunità scientifica nonostante i suoi limiti che permette di classificare gli individui in base al peso in almeno quattro classi: sottopeso, normopeso, sovrappeso e obeso (in caso di individui sottopeso e individui obesi sono previsti livelli differenti). Più nel dettaglio

  • per valori di BMI compresi tra 16.5 e 18.4 fino si parla di sottopeso (nel caso in cui siano inferiori a 16.5 di sottopeso severo); 
  • se l’indice di BMI è tra i 18.5 e i 24.9 lo stato è di normopeso
  • tra i 25 e i 30 l’indice di massa corporea indica uno stato di sovrappeso 
  • e con BMI superiore a 30 si parla di obesità (di primo grado tra i 30.1 e i 34.9, di secondo grado tra i 35 e i 40 e di terzo grado se l’indice IMC è superiore a 40). 

Perché è importante conoscere il proprio Body Mass Index 

Una condizione di normopeso è quella che non solo garantisce all’individuo uno stato di benessere psico-fisico generalizzato, ma anche stando ai risultati di molti studi una maggiore protezione da patologie peso-relate come diabete, ipertensione, aterosclerosi, stati cachettici, eccetera. Calcolare il proprio BMI può essere, insomma, un buon modo per accertarsi anche da soli che ci si trovi in quella fascia verde in cui il proprio peso non è un limite al normale svolgimento delle attività quotidiane e non è rischioso soprattutto per il futuro e l’eventuale sviluppo di malattie.  È importante, però, tenere conto del fatto che l’indice di massa corporea ha come si accennava un significato primariamente statistico: non dovrebbe essere usato per questo – non da solo almeno e non da chi non sia un professionista del campo – per prendere decisioni che riguardano regime alimentare, dieta o attività fisica. Il BMI di uno sportivo, infatti, potrebbe essere più alto della media senza che questo necessariamente indichi una condizione di sovrappeso od obesità e, al contrario, l’IMC degli anziani tende a essere più basso per via della progressiva perdita di massa magra con l’avanzare dell’età. Per semplificare, cioè, il Body Mass Index non tiene conto di costituzione, tipo morfologico e numerosi altri aspetti legati per esempio all’età e allo stile di vita dell’individuo: per questo spesso si preferiscono indicatori più accurati o formule corrette, come quella che consente di calcolare il BMI fisiologico desiderabile.

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