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Chiave Classica 2022. Tornano i concerti dal vivo al Teatro Accademico

Musica cameristica, repertorio antico, sinfonica e un grande omaggio ad Olivier Messiaen: torna Chiave Classica, la stagione musicale ideata dal Conservatorio di musica Agostino Steffani. Dopo la sospensione dovuta alla pandemia, che ha visto saltare le edizioni del 2020 dopo solo due concerti e interamente quella del 2021, la musica torna ad abitare il Teatro Accademico con una stagione che ha l’ambizione di portare sul territorio alcune date di livello per consentire al pubblico di esplorare sentieri meno conosciuti del repertorio ma anche di ascoltare i migliori studenti e docenti del Conservatorio.

L’apertura, giovedì 3 marzo, sarà nel segno del rilancio internazionale del Concorso di Violino Città di Vittorio Veneto: in scena Vikram Francesco Sedona, giovane talento vincitore della 32^ edizione accompagnato da Monica Cattarossi, nome di riferimento nel panorama italiano per la musica da camera.

Già vincitore del Postacchini e del Valsesia Musica, Sedona, 21 anni ha vinto a Vittorio Veneto anche il premio Bach e il premio per la sonata di Brahms: a Castelfranco presenta un programma con musiche di Debussy, Brahms e Wieniawski. Venerdì 18 marzo torna il progetto dell’orchestra sinfonica del Conservatorio Agostino Steffani. La compagine formata dagli studenti incontrerà Christian Schulz, maestro concertatore austriaco direttore del Mozart Collegium Vienna e dei concerti nella Sala d’oro del Wiener Musikverein. Il concerto vedrà la partecipazione di Giacomo Menegaldi, vincitore della selezione “solista con orchestra” 2022. La grande tradizione degli archi romantici è in scena il 23 marzo con due capolavori del repertorio, il Sestetto per archi n°2 in Sol maggiore op.36 di Johannes Brahms e il sestetto in re minore op.70 Souvenir de Florence di Peter Ilic Caijkovskij. In scena alcuni dei più importanti musicisti veneti, ambasciatori della grande scuola d’archi dei Conservatori di Castelfranco e Venezia: Andrea Vio e Roberto Baraldi (violini), Mario Paladin e Peter Pavlov (viole), Walter Vestidello e Angelo Zanin (violoncelli). Giovedì 31 marzo Sime Erre, e l’Accademia il Giardino delle Muse presentano con Enrico Euron (arpa gotica e salterio) e Mauro Occhionero (percussioni storiche) “Sotto il cielo di Venere” un racconto in musica ispirato alla vita di Cunizza da Romano. Attraverso la musica e le parole dei trovatori (interpretate da Angelica Leo) si ripercorrerà il rapimento di Cunizza da Romano da parte di Sordello da Goito nel 1226. Dalle atmosfere medievali raccontate anche nella Divina Commedia alla musica di Olivier Messiaen, Chiave Classica indaga il 7 aprile la produzione di uno dei più importanti compositori del Novecento. Compositore, professore e ornitologo, Messiaen è il padre del Quartetto per la fine dei Tempi composto nel campo di lavoro a Gorlitz dove è stato internato durante l’invasione della Francia da parte della Germania. Ed è proprio quest’opera al centro del concerto che vedrà protagonisti Stefano Pagliari (violino), Riccardo Pes (violoncello) Catherine Hudgins (clarientto) e Simone Miotto (pianoforte). Chiave Classica chiude giovedì 21 aprile con un concerto speciale: quattro pianoforti in scena per un evento che porta in scena un programma affascinante e di raro ascolto. L’ensemble è composto da Irene Russo, Jeroen Van Veen, Sandra Mol e Fred Oldenburg. Tra le opere eseguite Multiple Piano’s Works di Simeon Ten Holt, disco d’oro in Olanda.

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