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ASOLO-MONTEBELLUNA: UNO STUDIO DI CONFARTIGIANATO SU DEMOGRAFIA, IMPRESE DEL TERRITORIO E REDDITI

Dall’analisi dei dati riferiti agli ultimi dieci anni, in ottica previsionale, Confartigianato estrapola scenari e sviluppi futuri per le comunità territoriali. Visioni che hanno scelto di condividere con le Amministrazioni locali, per delineare insieme nuove strategie di crescita e di cambiamento.

Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna, in collaborazione con l’Associazione consorella di Oderzo Motta, che ha curato la parte tecnica dello studio, ha realizzato la ricerca “Interpretare i dati per progettare il futuro. Il cambiamento nelle imprese e dei residenti, sta ridefinendo le priorità e ridisegnando il nostro territorio”. Studio che l’Associazione ha presentato ufficialmente venerdì sera 19 gennaio in sala Hangar de La Fornace di Asolo (in via Strada Muson, 2b), alla presenza degli associati al Mandamento e degli amministratori locali; in particolare, è seguita una tavola rotonda sul tema con il presidente del Mandamento Fausto Bosa, i sindaci delle Città di Asolo (Mauro Migliorini), di Montebelluna (Adalberto Bordin) e di Valdobbiadene (Luciano Fregonese), confronto moderato dal giornalista Alessandro Zuin. Ha partecipato all’incontro anche il presidente regionale di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto, mentre il direttore di Confartigianato Imprese Oderzo Motta, Andrea Faloppa, che ha curato la ricerca, ha tenuto la presentazione introduttiva.

“Conoscere, incrociare e interpretare i dati provenienti da molteplici e autorevoli banche dati – commenta il presidente di Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna, Fausto Bosa – ci consente una fotografia reale dello stato di salute dei nostri territori, analizzando i processi fin qui attuati, consentendoci di immaginare gli sviluppi futuri, in ottica predittiva. Molti aspetti li sapevamo già, vivendo e lavorando in questo territorio, ma il report ha svelato parecchie sfumature inedite, talora fenomeni embrionali, che non possiamo e non vogliamo sottovalutare. Per questo abbiamo deciso di condividere tale focus con le Amministrazioni locali, poiché da sempre reputiamo essenziale fare rete. Con questo incontro vogliamo quindi inaugurare una nuova era di rapporti collaborativi con tutti i portatori di interesse, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ognuno, favorendo il dialogo e lo scambio delle informazioni che sono la vera ricchezza”.

IN BASE ALLE RISULTANZE RACCOLTE, COSA FARÀ IL MANDAMENTO PER IL TERRITORIO?

– Nei prossimi anni, nel distretto di Asolo-Montebelluna-Valdobbiadene, la ricerca statistica prevede la chiusura di un numero significativo di imprese, quasi 1.500 aziende individuali. Per ovviare a questa tendenza, il Mandamento intende sostenere la nascita di nuove imprese, soprattutto da parte dei giovani. A tal proposito, Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna sta investendo in diversi progetti, come quello dell’Apprendistato Duale. Inoltre, si impegna a parlare di impresa all’interno delle scuole: medie, con il progetto “La Galleria dei Mestieri”; superiori, fornendo informazioni di base per un corretto approccio al mondo del lavoro, dipendente e autonomo, agli studenti dell’ultimo anno con il format “E adesso?”; superiori, con il ciclo di incontri “Focus economia & territorio” (quest’anno sul tema del turismo sportivo).

– Secondo il “fenomeno della polarizzazione”, le aziende con 2-10 dipendenti si evolveranno seguendo 2 strade opposte: alcune ridurranno il loro numero di dipendenti, diventando quindi un’azienda individuale; altre si rafforzeranno e supereranno i 10 dipendenti. Il Mandamento ha quindi deciso di rendere accessibili alle aziende di minori dimensioni servizi tipici delle aziende più grandi, quali: sostenibilità, controllo di gestione, parità di genere, Welfare, passaggio generazionale, tutela del know how. Con una visione triennale della strategia associativa, infatti, c’è la volontà di migliorare la gamma di servizi rivolti alle piccole aziende e, contemporaneamente, seguire al meglio anche quelle più strutturate, anche attraverso l’inserimento di nuove competenze. In questi ultimi anni, sono parecchie le imprese che hanno scelto Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna quale partner per il proprio sviluppo.

– Un altro progetto importante che coinvolge il Mandamento è quello che pone la persona al centro, per creare occasioni di networking e di scambio reciproco fra imprenditori.

“L’isolamento è la cosa peggiore per chi fa impresa” – dichiara Matteo Berno, direttore di Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna. “Per questo, stiamo attuando diverse progettualità su più livelli. Ad esempio, abbiamo sviluppato un servizio che promuove le reti d’impresa – in particolar modo del settore edile -, utili alle piccole aziende che vogliono essere competitive nel mercato di oggi; un’opportunità molto apprezzata dalle realtà che ne hanno usufruito finora. Un altro obiettivo è quello di incrementare nuovi modelli di coinvolgimento dei soci, a partire dai nostri dirigenti. Inoltre, l’Associazione intende sviluppare modelli virtuosi di progettazione partecipata in cui ognuno, in base ai propri interessi e possibilità, possa dare il proprio contributo di idee e sentirsi parte attiva nella gestione dei progetti”.

– Sempre sul piano strategico, trova spazio la proposta di attuare una nuova governance nel territorio. In tale ottica, l’incontro del 19 gennaio con le Amministrazioni locali si pone come un punto di partenza, non un punto d’arrivo, per l’ideazione condivisa e strategica delle progettualità del territorio. Confartigianato di fatto è una rete capillare i cui soci sono le imprese, costituite da persone dietro le quali ci sono famiglie, sia dei titolari che dei loro collaboratori, migliaia di persone che condividono le medesime dinamiche e gli stessi bisogni: dalla tutela del territorio alla sua valorizzazione, dalla viabilità alle infrastrutture, dall’offerta scolastica ai servizi per la terza età, dalla sanità alla sicurezza, dalla cultura ai mutamenti sociali.

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Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna: descrizione in breve dell’Associazione di rappresentanza

Con oltre 2.300 imprese associate, Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna eroga servizi in 24 comuni del territorio di competenza: Altivole, Arcade, Asolo, Borso del Grappa, Caerano di San Marco, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Cornuda, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Monfumo, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Pieve del Grappa, Possagno, San Zenone degli Ezzelini, Segusino, Trevignano, Valdobbiadene, Vidor, Volpago del Montello. Un’area che conta 484 Kmq, più di 162.000 abitanti e oltre 20.000 imprese.

La mission dell’Associazione è favorire la crescita economica, culturale e sociale degli associati e dell’intero territorio, aiutando ogni socio a realizzare appieno il proprio potenziale e creando le condizioni e i contesti per il benessere della società.

Il Mandamento di AsoloMontebelluna ha 2 sedi principali – Asolo e Montebelluna – e 5 filiali, site a Cornuda, Giavera del Montello, Pieve del Grappa, Trevignano e San Zenone degli Ezzelini.

Il presidente mandamentale è Fausto Bosa; vicepresidente vicario Sergio Zanella. Il direttore è Matteo Berno.




RICERCA STATISTICA DI CONFARTIGIANATO IMPRESE ASOLOMONTEBELLUNA – gennaio 2024

“Interpretare i dati per progettare il futuro”

LE PRINCIPALI RISULTANZE:

ANALISI DEMOGRAFICA DEI RESIDENTI

– In Italia la popolazione residente è calata negli ultimi 10 anni dello 0,61%. Tale dato sarebbe ben peggiore se non fosse sostenuto dalla crescita dei residenti stranieri. La crescita repentina di residenti stranieri (+ 1 milione di persone) si è verificata in Italia tra il 2012 e il 2015, che ha rappresentato un picco assoluto. Arrivati a quota 5 milioni, gli stranieri residenti in Italia si sono stabilizzati su quel dato.

– In Veneto i residenti stranieri si sono insediati in misura inferiore rispetto al resto del Paese. Il picco massimo è stato nel 2014 (512mila soggetti), poi c’è stata una decrescita repentina fino al 2017; nel 2022 i residenti stranieri in Veneto erano circa 490mila. Nella provincia di Treviso i residenti stranieri nel 2022 sono circa 90mila. In Veneto, le province di Treviso e Vicenza sono quelle con una minore presenza percentuale di residenti stranieri.

– La popolazione straniera si concentra nelle aree in cui è presente il più alto numero di imprese e servizi, generalmente i centri di maggiori dimensioni, oppure dove i costi della vita sono inferiori; nel distretto di AsoloMontebelluna si nota una concentrazione importante di residenti stranieri nel comune di Monfumo. In linea di massima, si registra invece una riduzione di residenti stranieri in tutta la Pedemontana.

– La popolazione residente nel distretto di Asolo Montebelluna Valdobbiadene è nel complesso stabile. Il Comune con maggiore tasso di insediamento è Montebelluna, seguito dai centri che si sviluppano lungo l’asse viario della SP248 verso Bassano del Grappa; una seconda area densamente abitata è quella di Valdobbiadene e Pederobba.

– Con riferimento alla popolazione straniera, nel distretto si registra un calo molto più marcato di residenti (-10,27%) contro il -4,74% della provincia di Treviso. Cali importanti di residenti stranieri si concentrano a Cavaso del Tomba (-43%), Borso del Grappa, Castelcucco, Segusino, San Zenone e Pieve del Grappa, a causa di denatalità e fenomeni di migrazione territoriale. Con le uniche eccezioni in controtendenza di Cornuda (+24,24%), Arcade e Montebelluna, dove si registra un numero crescente di stranieri.

– Analizzando il periodo 2021-22, le direttrici della migrazione sono soprattutto verso le province di Venezia e Verona, i due maggiori poli turistici regionali.

– Come nel resto d’Italia e nel Veneto, anche il distretto di Asolo Montebelluna Valdobbiadene è afflitto dalla riduzione della classe di età 25-50 anni, che rappresenta lo scalino d’ingresso al mondo del lavoro e consolida invece tutte le classi successive fino agli ultra novantenni, che negli ultimi 10 anni sono aumentati del +47%.

ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLE IMPRESE

– In Italia le imprese in totale sono 6 milioni. Il Veneto risulta al quinto posto dopo Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia. Le province venete con maggior numero di imprese sono Padova e Verona; seguono Venezia e Treviso. Dal 2007, il tasso di crescita delle imprese è quasi sempre negativo.

– Nel distretto di Asolo Montebelluna Valdobbiadene la vocazione agricola (pensiamo a tutto il vasto fenomeno del sistema Prosecco) prevale su tutti i settori, seguita dal commercio.

– Le imprese del distretto (situazione praticamente sovrapponibile con quella della provincia di Treviso) oltre il 70% non impiega personale dipendente; le imprese fino a 5 dipendenti sono fra il 18-19%; quelle fra 5 e 10 dipendenti al 4%; solo il 4% delle imprese, sia a livello provinciale che nel distretto, occupa oltre 10 dipendenti.

– Il 57% delle aziende del distretto (in provincia di Treviso è il 54%) è registrato come ditta individuale (in totale in provincia ci sono 14.695 imprese individuali, 2.850 nel solo distretto). Seguono le società a responsabilità limitata Srl (17%), le società in nome collettivo Snc (8%), le società in accomandita semplice sas (8%), le società semplici (3%).

– L’imprenditoria giovanile è presente grazie al passaggio generazionale, processo che continua ad essere difficile, mai scontato. Nell’ambito delle ditte individuali del distretto, condizione condivisa con la situazione provinciale, rileviamo una classe imprenditoriale matura: oltre il 30% degli imprenditori sono over 60, oltre il 15% over 67. Nell’arco di vent’anni, il 31% degli attuali imprenditori individuali avrà oltre 70 anni di età. L’inesorabile crescita di età dell’imprenditore, porta con sé scelte inevitabili sulla destinazione della propria azienda.

– Analizzando i dati raccolti, nei prossimi 5 anni potrebbero verosimilmente chiudere l’attività gli imprenditori over 60. In provincia di Treviso potrebbero cessare il 19,29% delle ditte individuali; nel distretto di Asolo Montebelluna Valdobbiadene si stima che nei prossimi 5 anni le aziende individuali (in totale 9.472) potrebbero diminuire del -15,39%, con la perdita potenziale di -1.458 ditte. Nonostante la previsione pessimistica, il distretto di Asolo Montebelluna Valdobbiadene è in una posizione migliore rispetto al resto della provincia, quindi subirà il fenomeno in un tempo più lungo rispetto alle altre aree della Marca.

– Piccolo non è più bello, come si sosteneva un tempo. Nel mondo delle imprese si assiste al cosiddetto “effetto polarizzazione”, vale a dire che diminuisce il numero di imprese fino a 10 dipendenti, che costituisce una fascia media d’impresa (le aziende tipicamente artigiane), mentre cresce il numero delle imprese con oltre 10 dipendenti.

ANALISI DEI FENOMENI FINANZIARI E BANCARI

La ricerca di Confartigianato ha analizzato anche l’andamento dei depositi, dei prestiti e del numero degli sportelli bancari presenti nei comuni del Mandamento di Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna. L’attendibilità dei dati varia, in base al numero di sportelli bancari presenti in un determinato comune; per ragioni di riservatezza, infatti, i dati riferiti ai depositi e ai prestiti sono riferiti in modo dettagliato solo quando gli sportelli bancari in quel comune sono più di due.

Nel periodo analizzato (dal 2002 al 2022) i tre i fenomeni economici (depositi, prestiti, sportelli bancari) assumono un andamento simile in quasi tutta Italia. La maggior parte dei depositi è concentrata a Nord-Ovest del Paese, che in valore complessivo rappresenta quasi il doppio del Nord-Est. Nei valori economici di prestiti e depositi, la Lombardia è al primo posto, seguita da Lazio e Veneto.

Negli ultimi vent’anni, il Trentino Alto Adige è la regione che ha avuto il maggior incremento di depositi (+257%), seguito da Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto (+193%).
In Veneto, Verona è la città con il maggior incremento di prestiti, ma anche con il maggior incremento di depositi (+243%). A seguire ci sono Venezia e Treviso (+203%).

La situazione del distretto Asolo Montebelluna Valdobbiadene è decisamente in contro tendenza rispetto alle altre aree della provincia. Mentre lì il dato è positivo, anche molto elevato, nel distretto negli ultimi 10 anni i depositi sono calati del -29,86%. Montebelluna risulta il comune dove a partire dal 2017 si è registrato un crollo sia nei depositi sia nei prestiti (cfr. il fallimento dell’istituto Veneto Banca), crollo dal quale l’area non si è ancora totalmente risollevata.

ANALISI REDDITI IRPEF (periodo 2008-20)

L’Irpef è uno degli elementi di misurazione della ricchezza, anche se può presentare carenze legate all’assenza del reddito reale di alcune categorie di soggetti, come ad esempio gli imprenditori agricoli, il cui reddito dichiarato è un reddito minimale figurativo.

In provincia, i redditi medi maggiori sono registrati nella città capoluogo Treviso (nel 2020 il reddito medio era di 27.037 euro, reddito d’impresa medio 27.505 euro).

Per quanto riguarda il distretto, c’è innanzitutto Asolo (al 9° posto in provincia, con reddito medio di 23.371 euro e reddito medio d’impresa 24.978 euro), seguito da Montebelluna (14° posto, reddito medio 22.482 euro, reddito medio d’impresa 21.893 euro), Castelcucco (22°) e Segusino (34°). In generale, il distretto Asolo Montebelluna Valdobbiadene dispone di minor ricchezza pro capite rispetto ad altri territori della Marca.

Nel complesso, il distretto presenta delle eccellenze soprattutto per il reddito d’impresa Irpef. Si nota l’effetto moltiplicativo di produzione della ricchezza da parte delle imprese: esiste un rapporto diretto fra la presenza di aziende (e quindi lavoro), i residenti, il benessere e la ricchezza di una specifica area.

Fonti della ricerca: Istat, Infocamere, Confartigianato nazionale, Confartigianato Impr. Marca Trevigiana, Registro delle imprese, Banca d’Italia. Nell’analisi sono considerate tutte le imprese, non solo quelle artigiane. Il modello di business intelligence utilizzato è Qlik Sense.

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