Le 7 zone vinicole altoatesine
L’Alto Adige è una delle più antiche zone vinicole, dove il vino si produce da più di 2.500 anni. Le particolari condizioni climatiche e il variegato paesaggio viticolo, che caratterizza il fondovalle e i rilievi fino ai 1.000 metri, permettono di produrre vini rossi di grande eleganza e bianchi dal carattere fresco e spiccato. Sono 7 le zone vinicole riconosciute in Alto Adige, ognuna con caratteristiche proprie che le rendono uniche.
Nella zona vinicola Merano e dintorni da sempre la Schiava “Colli di Merano” indica una varietà speziata e di ottima digeribilità, accanto al delicato Pinot nero dall’inconfondibile aroma di ciliegia e amarena, alla grande qualità ed eleganza del Gewürztraminer e Pinot bianco, eccellenti anche come vini da dessert.
Le temperature diurne costantemente più alte della zona vinicola Bassa Atesina danno un carattere mediterraneo al paesaggio e ai vini. Dalle uve Merlot e Cabernet di livello internazionale, ai Pinot neri più famosi d’Italia, fino a Sauvignon, Pinot bianco e Gewürztraminer.
“Sfrattata” quasi interamente dal fondovalle a causa dell’espansione dei meleti, la viticoltura si è ritirata sui dolci pendii della Val d’Adige, dando vita all’omonima zona vinicola. La qualità dei vini è straordinaria, dalla longevità dei bianchi, Sauvignon, Chardonnay e Pinot bianco ottimi anche dopo oltre mezzo secolo di vita; fino ai rossi fruttati, Lagrein e Merlot, eleganti e cremosi.
La zona vinicola Oltradige comprende Appiano e Caldaro, rispettivamente, il primo e il secondo comune vinicolo più grande dell’Alto Adige per superficie coltivata a vite. La straordinaria quantità di vino prodotto spazia dalla vellutata Schiava alle focose varietà di Pinot, passando per Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.
La valle altoatesina famosa per il vento dà vita alla zona vinicola Val Venostadove si trovano Gewürztraminer e Pinot bianchi secchi o semisecchi dalla fresca acidità di montagna, Pinot nero snello ed elegante e una piccola produzione di Zweigelt che si fa apprezzare per le morbide note di tannino. È proprio la ventilazione costante a caratterizzare i vini con le tipiche note piene della maturazione tardiva.
D’estate spesso e volentieri nella conca di Bolzano si registrano le temperature massime più alte d’Italia. Qui si sviluppa la zona vinicola Bolzano e dintorniche dà uno straordinario Lagrein, dal colore e sapore intensi, oggi uno dei cavalli di battaglia dei rossi altoatesini, e una versione più corposa della Schiava altoatesina, particolarmente apprezzata dalla critica di settore.
La roccaforte dei bianchi è la zona vinicola Valle Isarco: le calde giornate estive e le fresche nottate autunnali regalano a queste uve una compattezza e una concentrazione di aromi straordinarie.
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