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Venezia, l’arte diventa terapia

“Spoleto Arte incontra Venezia”, questo il titolo della mostra che accenderà i riflettori su Venezia dal 28 settembre al 10 ottobre prossimi. La grande organizzazione di Spoleto Arte ritorna con un programma dedicato ai problemi sociali legati all’attualità e propone l’arte in una veste nuova, terapica. La caleidoscopica dote in seno ai grandi maestri della storia e contemporanei viene reinterpretata in funzione sociale e prenderà corpo durante l’evento a cura di Vittorio Sgarbi. L’appuntamento è a Venezia, presso la prestigiosa Scuola Grande di San Teodoro (S. Marco 4810, Ponte di Rialto), e allo Spoleto Pavilion (Calle dei Cerchieri 1270, Dorsoduro).

L’inaugurazione, prevista per venerdì 28 settembre alle ore 16:00, sarà scandita da una serie di emozionanti incontri presentati da Salvo Nugnes, organizzatore dell’esposizione e presidente di Spoleto Arte, che vedranno protagonisti, tra gli altri, l’artista José Dalí, figlio di Salvador Dalí, che presenterà il libro scritto a quattro mani con il sociologo Ferdinando Scavran, dal titolo “Un sorriso d’aceto e un caffè scorretto”. Roberto Villa, amico di Pier Paolo Pasolini e di Dario Fo, il direttore dell’orchestra del “Gran Teatro La Fenice” di Venezia Silvia Casarin Rizzolo, l’ex vicepresidente della Fondazione Canova Renato Manera e il “Trio Concentus Venetiani” con Brunella Carrari, Rita Celanzi e Zoya Karapetyan. Sarà Vittorio Sgarbi a tagliare il nastro dell’evento.

Seguirà un intero spaccato dedicato all’arteterapia in cui verranno discussi i disagi sociali vissuti nella quotidianità analizzandoli attraverso punti di vista risolutivi basati sull’uso privilegiato di modalità espressive non verbali, come la produzione artistica, finalizzata allo sviluppo del nucleo creativo dell’individuo sul piano psicosociale. Ospiti del 29 settembre, a partire dalle ore 16:00, presso la Scuola Grande di San Teodoro, la psicopedagogista, psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi e Carlo Motta di Editoriale Giorgio Mondadori.

 

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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