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Siberia 105: la nuova avventura estrema di Stefano Gregoretti e Dino Lanzaretti

Siberia 105°, la nuova avventura di Stefano Gregoretti e Dino Lanzaretti

Un’avventura estrema, da -67 a +38 gradi centigradi, per documentare e sensibilizzare sulla crisi climatica.

 

Si chiama “Siberia 105°” ed è la nuova spedizione di Stefano Gregoretti e Dino Lanzaretti. Ultrarunner e avventuriero, il primo, viaggiatore e sognatore, il secondo, insieme per raccontare la crisi climatica attraverso un progetto unico nel suo genere: in bici, attraverso la Siberia invernale, e in sup, fino all’oceano artico quando l’estate trasforma i luoghi più freddi del Pianeta.

 

“Siamo convinti che il surriscaldamento climatico degli ultimi decenni abbia un colpevole: Noi!”

Da questa consapevolezza nasce “Siberia 105°”, l’ambizioso progetto che unisce sport, esplorazione, viaggio e comunicazione per sensibilizzare sul tema della crisi climatica. Un problema che riguarda tutti noi e che oggi occupa un ruolo di primo piano nei tavoli di dialogo che ogni anno vedono protagoniste le grandi potenze economiche mondiali.

“O cambiamo il nostro stile di vita o causeremo danni irreversibili all’ecosistema e alle generazioni che verranno. Sostituire il capitalismo è un’utopia troppo ben accertata, l’unica nostra speranza è l’avvento di una coscienza comune che possa persuadere ogni essere umano a fare la propria parte”. Per questa ragione Stefano e Dino hanno scelto di mettersi in gioco e andare lì, dove l’escursione termica tra inverno ed estate supera i 100 gradi centigradi creando danni irreversibili all’ecosistema.

“Vogliamo dare il nostro contributo di esploratori per toccare con mano le mutazioni che il clima sta avendo sotto i colpi delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. L’aumento dei gas serra sta innalzando le temperature soprattutto nelle zone più fredde del pianeta, facendo registrare medie altissime in zone che prima erano famose per essere i luoghi più freddi del pianeta. Sconvolgente è il caso della cittadina di Verkhoyansk in Siberia che l’estate scorsa ha toccato i +38°C, quando d’inverno può raggiungere i -67°C. L’immediata conseguenza sono stati roghi con fronti vastissimi che hanno incenerito 9 milioni di ettari di taiga”.

Ecco allora che lo sport, l’esplorazione, il viaggiare e la passione di Stefano e Dino assumono un valore diverso. Si mettono al servizio della comunicazione per diffondere un messaggio più ampio, per mostrare attraverso i loro occhi, attraverso quella che per molti è un’impresa, ciò che sta accadendo in queste terre e che, nonostante le distanze geografiche, ci riguarda da vicino. “Il nostro scopo è quello di raccontare in prima persona lo sconvolgimento climatico di queste aree del pianeta che passano dalle temperature più fredde al caldo più insensato. Vogliamo essere i testimoni oculari del cambiamento nelle vite delle persone che in queste regione vivono e raccontare la nostra avventura al limite della sopravvivenza”.

Sarà possibile seguire la spedizione di Stefano e Dino grazie agli aggiornamenti sui loro canali social.

 

105°C di escursione termica

Sono 105 i gradi centigradi di escursione termica che hanno trasformato la città più fredda del mondo nell’inerte spettatore di colossali incendi che stanno intaccando il millenario permafrost che si sta sciogliendo. Questo determina la liberazione di grandi quantità di gas serra immagazzinate nel sottosuolo, che vanno a sommarsi al biossido di carbonio prodotto dalla combustione della torba che abbonda in queste aree. “Non è sufficiente ripulirci la coscienza dicendo che fra dieci anni la vegetazione ricrescerà e si riprenderà tutti i gas rilasciati, quelli che vengono dal suolo contribuiranno inesorabilmente a innalzare le temperature di queste terre innescando un circolo vizioso che le incendierà ogni estate sempre di più”.

 

Spedizione

La spedizione di Stefano e Dino sarà divisa in due fasi, una invernale e una estiva. La prima, che vedrà i nostri raggiungere la regione siberiana tra il 6 e il 10 gennaio, li trasporterà nel mondo del freddo a temperature che possono scendere sotto i -60 gradi centigradi. Con queste condizioni i due proveranno a compiere in bicicletta e in totale autonomia i 1200 chilometri che separano Ojmjakon da Verchojansk, i due villaggi che si contendo il record come centro abitato più freddo al mondo.

Nell’estate 2022 lasceranno invece la bici per prendere il sup e proseguire il logo viaggio da Verchojansk remando lungo i 750 chilometri del fiume Yena fino a raggiungere l’Oceano Artico. Anche in questo caso si muoveranno in totale autonomia, grazie a degli speciali mezzi da spedizione.

Un’avventura incredibile solo a pensarla, ma unica per raccontare le foreste che potremmo perdere per sempre.

 

Stefano Gregoretti

Stefano Gregoretti Agronomo, atleta, ultrarunner, esploratore innamorato dei puntini “bianchi” sulle mappe; un endurance athlete, che significa che percorre distanze molto lunghe utilizzando solo la propulsione del suo corpo, in bici, di corsa, trainando una slitta, nelle terre più inesplorate del pianeta. Compie spedizioni da record dalle terre gelate dell’Artico alle distese torride di deserti.

Con un passato da Ironman; vincitore sulle due distanze della Yukon Arctic, maratona e 100 miglia; vincitore alla Gobi March Ultra di Racing The Planet; secondo posto alla Grand to Grand Ultra tra Utah ed Arizona.

Ha attraversato di corsa dall’Atlantico al Pacifico il deserto della Patagonia, dal sud Africa all’Angola il deserto del Namib. Il Deserto di Atacama. In diverse spedizioni sia di corsa che in bicicletta, le terre gelide dell’Artico canadese in pieno inverno. Stanco mai? Solo se ci sono scale da fare e di fianco c’è un ascensore!

www.stefanogregoretti.com

 

Dino Lanzaretti

Dino Lanzaretti ha esordito come alpinista in varie spedizioni tra l’Himalaya e le Ande per poi scegliere la bicicletta come espressione definitiva per conoscere il mondo.

Ha attraversato quattro continenti fino a che, il semplice andare in bici, si è trasformato nell’ambizione di pedalare là dove mai nessuno era stato prima, aprendo così un nuovo mondo di esplorazione ed avventure estreme. Attualmente ha attraversato 67 paesi in sella alla sua bicicletta in più di 15 anni di viaggi non convenzionali.

Dino è stato l’ultimo ad essere riuscito ad entrare in Tibet e pedalarlo tutto, e il primo ad aver attraversato la Siberia in pieno inverno con temperature oltre i -55°C.

www.dinolanzaretti.it

 

“Solo la convinzione che ognuno di noi può contribuire ad arginare l’inesorabile aumento delle temperature semplicemente modificando alcune delle proprie abitudini, basterebbe per invertire il corso degli eventi. Se ognuno si sentisse parte della Natura e non un’entità altra che ne abusa senza ritegno, saremmo in grado di comprendere che le nostre scelte quotidiane determinano il futuro degli oceani, la salvaguardia delle foreste in fiamme, le carestie nelle aree sempre più aride e le guerre che verranno. Nessun animale in natura distruggerebbe il proprio habitat, la nostra specie lo sta facendo, ma siamo assolutamente sicuri che non se ne stia rendendo conto.”

Stefano Gregoretti e Dino Lanzaretti

 

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