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Sanremo 2022: i favoriti per la vittoria finale

Amadeus non ha dubbi. Il Festival di Sanremo 2022 è inclusivo. Tutti vogliono partecipare e tutti ringraziano per la chance concessa. Vecchie glorie, new entry, giovani promesse, artisti sconosciuti. Tutti sul palcoscenico dell’Ariston. Da Ranieri a Elisa, da Mahmood & Blanco a Irama. Tutti si fa per dire, perché i nomi in gara, tra solisti e coppie, sono venticinque. E il podio può ospitarne solo tre di vincitori. Ma quali sono, allora, i favoriti per la vittoria del 72mo Festival della canzone italiana?

 

Anche i bookmaker non hanno dubbi. Basta consultare alcuni articoli presenti sul web, come una pagina dedicata alle scommesse Sanremo, per capire i nomi degli artisti più accreditati. Clamorose sorprese, ad esempio, potrebbero essere le eventuali vittorie di Iva Zanicchi, Ditonellapiaga-Rettore, Gianni Morandi, Dargen D’amico, Giovanni Truppi, Highsnob e Hu (che da subito si rivelano certezze assolute tra gli outsider per eccellenza). Insomma, zero chance di farcela.

 

In ordine sparso, ecco allora i nomi dei sette artisti più bravi ed estrosi protagonisti all’Ariston, preferiti dalla critica e già protesi al successo finale. Come succede con Blanco, il compagno d’arte di Mahmood, estroverso e frenetico che all’alba dei vent’anni celebra il disordine della crescita fatto di ribellione e un pizzico di brutalità. Nuovo idolo della musica italiana, insieme a Mahmood, cantautore milanese già vincitore nel 2019, saranno protagonisti con “Brividi”. Decisamente accreditati alla vittoria finale ma incalzati da almeno altri tre artisti eterogenei per blasone: Sangiovanni, Emma ed Elisa. 

 

Quest’ultima, ventuno anni dopo il successo al Festival con “Luce” torna a calcare il palcoscenico di Sanremo e si candida prepotentemente a conquistarlo con “O forse sei tu”, e nel frattempo rivela già titolo, copertina e data di uscita del nuovo album che verrà lanciato subito dopo Sanremo 2022. Il pezzo sanremese è scritto dall’artista friulana in collaborazione con Davide Petrella e prodotto da Andrea Rigonat. La sua struttura si compone essenzialmente di una partitura d’archi orchestrati da Elisa e Will Medini, suo direttore d’orchestra per tutto il festival.

 

Sangiovanni vola invece sul palcoscenico dell’Ariston con “Farfalle”. Già protagonista di Amici, l’artista vicentino dell’urban pop ha conquistato un prestigioso traguardo nel 2021 con “Malibù”, singolo più venduto dell’anno secondo il Report annuale Fimi. Per la prima volta a Sanremo, Sangiovanni si presenta a diciannove anni freschi di candelina e con un augurio speciale, quello di Caterina Caselli, che trova un singolare parallelismo con il suo successo ai tempi del tubo catodico in bianco e nero: alla stessa età lei arrivò seconda e magari è davvero un buon auspicio per il giovane talento della musica italiana. Nel caso, peccato non poter brindare quest’anno con il Prosecco DOC: bollicine ufficiali di Sanremo 2021 che sicuramente faranno sentire la loro mancanza durante le cinque serate.

 

Tra i volti noti c’è poi quello di Emma, altra pretendente al trono con “Ogni volta è così”. Tornata a Sanremo Giovani 2022 per presentare il brano della sua kermesse canora, l’artista salentina si è mostrata al pubblico con maxi-zeppe e total black Gucci: uno dei marchi di moda italiani per eccellenza che ha lanciato di recente il secondo capitolo collab con The North Face. Secondo i pronostici dei bookmaker, Emma punta indubbiamente al podio. Resta solo da capire quale dei tre scalini riuscirà a conquistare.

Achille Lauro e Irama sono  gli altri artisti da tenere d’occhio. L’eccentrico protagonista che a Sanremo 2020 ha provocato il pubblico con abiti in strass color carne e tatuaggi in vista, quest’anno prova a sfondare con “Domenica”, mentre “Ovunque sarai” è il brano di Irama, cantautore lanciato ancora una volta dal talent show di Maria De Filippi. Anche lui non è un volto nuovo, avendo già partecipato nel 2016 tra le nuove proposte e nella categoria big nella passata edizione. Ma quest’anno è tutta un’altra storia e per adesso possiamo solo fermarci ai pronostici della critica.

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