L’azienda veneta del Gruppo Grigolin ha ideato e sviluppato un elemento prefabbricato per la riduzione dei tempi di interruzione stradale in caso di cantieri, realizzato con materiali di recupero
Oggi in fase di prototipazione, la messa in opera prevista per ottobre 2024
Casale Sul Sile (TV) 12 febbraio 2024. Le infrastrutture stradali sono centrali per lo sviluppo sociale ed economico di ciascun Paese: la loro corretta gestione è oggi più che essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, considerata l’importanza del trasporto su gomma per passeggeri e merci in tutta l’Unione Europea. La manutenzione degli asset, le attività di ampliamento e ammodernamento però, devono avvenire garantendo la sicurezza sia dei lavoratori edili che degli utenti della strada, in modo rapido e riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. L’innovazione gioca ancora una volta un ruolo cruciale ma per il raggiungimento di questi traguardi è necessario uno sforzo coordinato a livello europeo.
È in questo scenario che si inserisce “InfraROB – Maintaining integrity, performance and safety of the road infrastructure through autonomous robotized solutions and modularization”, il progetto di ricerca nell’ambito del programma HORIZON 2020 finanziato dalla Commissione Europea (con Grant n.955337), che mira con diverse azioni di innovazione, a ridurre i tempi di interruzione dei tratti stradali per l’esecuzione di lavori, l’esposizione dei lavoratori al traffico in tensione e alle macchine edili, aumentare la disponibilità della rete di trasporto, ridurre il costo delle attività ripetitive e aumentare la sicurezza degli utenti della strada promuovendo progressi significativi nell’automazione, robotizzazione e modularizzazione della costruzione, dell’ammodernamento e della manutenzione delle infrastrutture stradali.
Sono 12 i partner internazionali coinvolti nel Consorzio InfraROB (https://infrarobproject.com) (Università, Enti di ricerca, Aziende del settore): tra questi Nuova Tesi System, l’azienda di Casale sul Sile (TV) del Gruppo Grigolin specializzata nella produzione di elementi e strutture prefabbricati in calcestruzzo armato precompresso e calcestruzzo armato vibrato, che per InfraROB ha sviluppato un elemento prefabbricato per cantieri stradali costituito da un new jersey accoppiato a un elemento realizzato al fine di raccogliere le acque piovane e gli impianti per i servizi che solitamente vengono posti direttamente in trincea, dentro a un tubo corrugato, adottando una logica LEGO (come i famosi mattoncini i manufatti prefabbricati prodotti da Nuova Tesi System si incastreranno uno sull’altro facilitando la posa e velocizzando anche le eventuali operazioni di “smontaggio” per eventuali manutenzioni future). L’obiettivo è ridurre i tempi e la manodopera per la posa e i coinvolgimenti per la successiva manutenzione. Inoltre, il mix design del calcestruzzo prevede l’impiego di inerti provenienti dagli scarti dell’industria siderurgica in sostituzione del 50% in peso di inerti naturali. La società Brussi Costruzioni (anch’essa azienda del Gruppo Grigolin), sempre nell’ambito del progetto, svilupperà poi, con il partner Rina Consulting, un sistema a fibra ottica utile a monitorare, in continuo, il degrado dell’asfalto nel tempo.
L’elemento prefabbricato, ideato da Nuova Tesi System, è oggi in fase di produzione: sperimentale la messa in opera in ambiente reale è prevista per ottobre 2024 alla barriera autostrada di Maribor (Austria), tratto autostradale gestito dall’austriaca Asfinag (partner di progetto).
Dichiara Marco Nucci, Quality Manager Nuova Tesi System: “L’esperienza green e internazionale di Nuova Tesi System è partita nel 2015, con l’attività di ricerca e sviluppo in ambito europeo con il programma di ricerca europea FP7 e l’attivazione di sei progetti di R&I. Siamo molto orgogliosi di partecipare a InfraROB: il cantiere stradale è un ambiente di lavoro complesso che presenta rischi molteplici e variabili, sia per chi ci lavora, sia per gli automobilisti che vengono in contatto con i cantieri. La conoscenza dei rischi, la prevenzione, l’informazione e la formazione sono elementi fondamentali per una cultura della sicurezza che consenta di ridurre concretamente il doloroso fenomeno infortunistico. Con la nostra esperienza sul campo, siamo convinti di poter fare la differenza, sia in termini di sicurezza, sia di economie di scala che di utilizzo oculato di risorse e materie prime in linea con gli obiettivi di sostenibilità aziendali e del comparto”.