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L’Arte del “Fuxico” e dell’Incontro tra Donne. L’Arte di “Cocreare” una nuova Storia. Storia di Incontri, Storie di Vita!

Questo lavoro vuole essere uno spazio per esercitare il pensiero, l’ascolto e l’essere ascoltati, per esercitare l’Arte dell’Incontro con l’altro. Esercitare la comprensione delle diverse culture, uscire dal proprio guscio (la propria zona di confort) e dare spazio alla conoscenza dell’altro, a prescindere dalla nazionalità e dall’esperienza da cui proviene. Sarà sicuramente fonte di ispirazione e arricchimento.

L’obbiettivo è offrire un luogo dove le persone possano esprimere i propri pensieri, desideri, sentimenti, dove poter parlare delle proprie relazioni, dove si trasmettono esperienze interculturali e si raccontano le difficoltà e i superamenti di ieri e di oggi, uno spazio dove ognuno si senta libero di manifestare pensieri, sentimenti e che tutto possa essere cucito insieme dalle azioni. Uno spazio dove circolano le relazioni sociali, stabilendo legami, permettendo la presenza delle differenze e permettendo di imparare a conviverci e, allo stesso tempo, favorendo un’attività che dia senso ad un momento per solo donne, dove Arte e Parola aiutano ad uscire dalla tristezza dell’isolamento, aiuta a far sentire ogni donna importante e necessaria, protagonista di trasformazione, crescita e sostegno per le altre donne.

Tutte siamo importante e Capace!

Una vera forma di terapia fatta da donna a donna. È importante aprire, creare, mantenere ed espandere spazi positivi per un’azione che possa mitigare il segno di inadeguatezza, solitudine e discriminazione nell’individuo, affinché possa sentirsi riconosciuto e valorizzato. In modo tale che l’individuo, la famiglia e la società possano vederla come qualcuno che ha bisogno di comprensione, di affetto e non di violenza, poiché la condizione di ciascuno è il risultato della propria storia, delle proprie relazioni, del proprio modo di collocarsi nel mondo.

La parola FUXICO, può essere intesa come cucire leggermente punti grande, ma anche come pettegolezzi. La sua origini deriva dalla cultura popolare brasiliana dove le donne si riunivano per rammendare pezzi di stoffa e ne approfittavano per parlare; da qui il doppio significato della parola FUXICO. Tagliare il tessuto in un cerchio e arricciarlo era un modo diverso di comporre colori e stampe varie, formando unità, che collegate tra loro disegnavano nuovi significati nell’insieme più grande. Questa tecnica quindi, non è nuova, fa parte della cultura popolare brasiliana.

L’essere umano è un essere socievole, vive in gruppo, sempre alla ricerca di contatti e legami, e allo stesso tempo è un essere in movimento in trasformazione, sia che rimanga fisso nella sua Patria oppure lontano dalla sua Terra d’origine, alla ricerca di una nuova dimensione e una nuova vita per svariati motivi. Cosi, come i tessuti sono malleabili e si prestano alle trasformazioni anche i gruppi e i legami mutano e si modificano, si trasformano, formando un TUTTO più grande della somma delle sue parti. Le culture si incontrano e spesso si fondono, unendo parti, aggiungendo punti, creando una ricchezza di trasformazione, una nuova dimensione.

Il laboratorio di FUXICO ha la ricchezza di unire il fare con il parlare, il fare con l’altro trascende il dare di ciascuno, introducendo nuove sfide come la conoscenza, il superamento di pregiudizi e stereotipi, la competitività, la cooperazione, l’affidabilità, la creazione di legami, obiettivi, ecc.

La stilista italo-brasiliana Mariah Majolo in collaborazione con l’Associazione Amazonas (Associazione Italo-Brasiliana presente nel territorio da più di 15 anni) ha portato in Italia la tecnica del FUXICO, facendo di questa la sua tese di Laurea, La Associazione Amazonas insieme a Mariah ha creato il primo gruppo di Fuxico a Marcon.

A Vedelago, tutto ebbi inizio durante la pandemia, inizialmente on line e poi presenzialmente, il gruppo di “FUXICO” ha lavorato per settimane e mesi; mani inizialmente timide, incerte e tremanti, altre più esperte, creavano velocemente un consistente numero di pezzi colorati e man mano che i pezzi si  componevano si schiarivano le idee, si superava la timidezza e il sentimento di non appartenenza, cucendo insieme pezzi e parole, sensazioni e cooperazione, aiuto e revisione di concetti, punti e storie, ascolto e sfogo (racconto), insicurezza e sicurezza, insoddisfazione e soddisfazione, piano piano hanno preso forma e si sono incollati al bagaglio reale e al bagaglio mentale che accoglie l’esperienza emotiva, e piano piano si sono sviluppate le modalità per affrontarle e trasformarle attraverso il legame con l’altro, l’affidabilità, il sentirsi non più isolati, ma parte di un tutto. In questo modo i punti si univano alle parole e ai sentimenti, fondendosi in Arte e a l’Arte trasformandosi in VITA!

Molto importante risaltare l’energia positiva e costruttiva che è presente in ogni FUXICO che viene fatto e incolato nell’altro, ad ogni nuova creazione, nei legami di amicizia e di fiducia che si instaurano, nello scambio di sguardi, sorrisi, parole e gesti. Ansie concretamente trasformate in arte. L’arte dell’Incontro, l’arte della condivisione.

Dopo il primo ciclo di FUXICO, il gruppo non si è voluto fermare e ha scelto di realizzare dei braccialetti con la tecnica del FUXICO, che sono stati scelti per essere distribuiti come simbolo in occasione della giornata internazionale di sensibilizzazione sulla violenza sulle donne il 25.11.2021

Ancora una volta fili e aghi hanno permesso di cucire i tessuti mentre le lingue intrecciavano commenti più liberi e intimi.

I legami, ora più affidabili, hanno permesso lo scambio di confidenze sulla violenza contro le donne, violenza spesso psicologica, che passa sottilmente inosservata ma mina l’autostima e l’Essere Persona, ancor prima di essere donna e sul cyber bullismo sempre più presente tra i giovani. Ci ha permesso di leggere testi scritti da donne vicine e lontane da noi, che hanno vissuto storie di violenze. Storie di vita che sono entrate nelle nostre vene e circolano nel nostro sangue, dimostrando empatia e risvegliando le coscienze. È stato molto importante vedere la presenza di 3 giovani adolescenti che hanno partecipato attivamente, imparando e insegnando, leggendo e ascoltando, cucendo e raccontando. È la nuova generazione che diventa protagonista e seme della trasformazione.

L’arte ha funzionato e funziona come alternativa per elaborare conflitti e aprire strade.

Ad ogni incontro, ancora una volta, fili e aghi cuciono stoffe mentre le lingue intrecciano commenti più intimi. I legami, creati ad ogni fiori di FUXICO, ora più affidabili, permettono questo.

Mentre le mani tessono fili, la lingua racconta storie di vita, la mente elabora, assimila, trasforma, crea. Passo dopo passo l’arte si forma e la vita si trasforma.

Lasciando in ogni donna, una parte dell’altra, con i pezzi di stoffa si elabora l’oggetto immaginato, si intreccia insieme un obbiettivo, ma soprattutto si accoglie, si ascolta e si condivide storie comune, storie di donne. Trovando punti in comuni e punti di forza, cucendo, ad ogni Fuxico, pezzi di noi.

Come in un copriletto patchwork, cucito insieme pezzi a pezzi, oggi donna lascia nelle altre, pezzi di sé. Andando via non siamo più sole poiché siamo parte di tutte le storie cucite insieme.

Mentre le mani lavorano e si intrecciano fili, la lingua racconta storie di vita, la mente elabora, assimila, forma, passo dopo passo si trasforma…

Ora nelle mani, nelle braccia o nei capelli di tante ragazze e tante donne potete vedere il “braccialetti rosso” (alternativamente anello, ferma-capelli) e nelle tasche di tanti maschi i “fazzoletti Rossi da taschino” fatti di FUXICO, cosi ogni volta potete ricordare questi gruppi di donne di culture diverse, di Vedelago e di Marcon che hanno lavorato volontariamente per lasciare un simbolo e magari raccogliere qualche offerta per aiutare le case rifugio e il centro donna ad aiutare mamme e bambini vittime di violenze.

Un Fiore Rosso di Fuxico per dire che “ancora crediamo nei fiori per vincere la violenza” come nella musica brasiliana di Geraldo Vandrè “ para nao dizer que nao falei das flores”

FIORI e NON violenza un Fiore per dire BASTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!

Testo: Nair Pires – 23.11.2021

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