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Dal negozio fisico al digitale: quali fattori considerare prima di aprire un e-commerce

Il boom del digitale ha portato in questi anni a un utilizzo sempre più frequente, da parte dei consumatori, di siti per lo shopping online. Il settore dell’e-commerce è così cresciuto notevolmente e anche chi ha sempre operato attraverso un punto vendita fisico non può non prendere in considerazione l’idea di aprire un proprio sito web: ma quali fattori bisogna considerare? È davvero un investimento irrinunciabile?

Perché aprire un e-commerce?

L’apertura di un e-commerce, che può anche prescindere dall’esistenza di un precedente negozio fisico, sembra essere oggi una strada obbligata per tanti imprenditori che pensano di poter accrescere le vendite semplicemente affacciandosi al web. La transizione dal fisico al digitale è senza dubbio una delle novità più importanti di questi tempi, come dimostrano i grandi successi registrati da tutte quelle società che, proprio puntando sul digitale, hanno creato nuove soluzioni per la fruizione di servizi professionali, di consulenza o di intrattenimento.

Un esempio concreto è quello dei portali di gioco, come i casinò presenti su VegasSlotsOnline, che attraverso la creazione di piattaforme e applicazioni mobili dedicate hanno trasportato i passatempi più tradizionali dalle sale ai dispositivi fissi e mobili degli appassionati. Grazie a soluzioni avanzate in grado di garantire facilità d’uso, ampiezza di scelta e sicurezza, gli operatori del settore sono riusciti a creare un settore estremamente ricco e dinamico, che per molti versi ha fatto da apripista per altre esperienze in comparti differenti.

Le soluzioni tecnologiche adottate, ma anche il diverso approccio al marketing e al rapporto con i clienti, hanno portato gli operatori del gioco digitale a essere degli esempi da seguire anche per chi lavora in campi completamente diversi come, per l’appunto, quello dell’e-commerce, che pur occupandosi della vendita di beni fisici deve rivedere diversi aspetti del modello di business rispetto al commercio tradizionale.

Aprire un e-commerce significa dunque per prima cosa essere al passo coi tempi, dal momento che non essere presenti online può essere percepito come un segno di debolezza e arretratezza dagli stessi clienti, ma non ci si può limitare all’apertura di un sito per pensare di aumentare da un giorno all’altro le vendite. Cosa bisogna dunque considerare?

 

L’e-commerce non è un investimento a basso costo

L’errore che molti fanno è quello di pensare che aprire un negozio online non costi nulla (o quasi). Bisogna mettere infatti in conto sia la creazione del sito web, che al fine di evitare successivi problemi va affidata a persone competenti e può raggiungere anche diverse migliaia di euro, che tutte le successive spese finalizzate a far conoscere il brand online. Se, come nella stragrande maggioranza dei casi, si parte da zero o comunque si ha un’insegna conosciuta solo sul proprio territorio, non si può pensare di vendere subito in tutta Italia, sia perché la concorrenza (a seconda dei settori) può essere altissima, sia perché gli utenti potrebbero non fidarsi di un’azienda mai vista prima.

A fronte di una clientela potenziale infinita, vanno dunque considerati ingenti investimenti in marketing, pubblicità e comunicazione, per esempio su Google Ads o sui social network, per risultati che potrebbero richiedere molto tempo.

 

L’e-commerce richiede impegno costante

Altro aspetto da mettere in conto è la gestione del sito, che può richiedere molto impegno in base alla quantità di prodotti venduti e alle richieste in arrivo dal web. Le realtà più piccole, soprattutto all’inizio, possono riuscire a gestire l’e-commerce lavorando passo passo con il punto fisico, ma chi ha già una mole di lavoro interessante rischia di mettere in difficoltà il personale aggiungendo ulteriori incombenze. In questo caso, meglio considerare il negozio online come un’attività a se stante, con tutto ciò che ne consegue.

 

Cosa cercano i clienti online

Un’ultima considerazione va fatta sui clienti, che sul web possono comportarsi in maniera differente rispetto a ciò che accade in negozio. Internet, soprattutto con l’avvento dei grandi marketplace come Amazon, ha abituato le persone alla velocità e alla convenienza, fattori che per essere garantiti richiedono ulteriore impegno. Chi pensa di vendere online deve dunque tener conto del fatto che uno stesso prodotto può trovarsi in numerosi shop online e che il cliente molto probabilmente deciderà di affidarsi a quello che può garantire miglior prezzo complessivo e spedizione rapida: è importante dunque prestare molta attenzione alla logistica e alla scelta dei fornitori per poter essere competitivi e guadagnare quote di mercato.

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