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CONFINDUSTRIA VENETO EST: AL VIA LA MISSIONE IMPRENDITORIALE
IN SERBIA, CON L’AMBASCIATORE LUCA GORI E LA MINISTRA
JELENA TANASKOVIC

Destro: «Vogliamo ampliare gli spazi di collaborazione nei Balcani in ambito innovazione, energia, agritech grazie alla rete interassociativa». Polin: «Crescita, stabilità fiscale e sostegni all’industria ne fanno uno dei mercati più attrattivi». Dei Tos: «A fianco delle imprese di Veneto Est per rafforzare la cooperazione in Serbia»

(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – 05.05.2023) – Una delegazione di imprese di Confindustria Veneto Est dei settori meccanica, agroindustria e food, tessile e calzature, energia, trasporti, finanza, guidata dal Presidente Leopoldo Destro, è in partenza domenica per la Serbia, per la missione imprenditoriale che dal 7 al 10 maggio le porterà a Belgrado e che rappresenta il primo seguito operativo al Protocollo per la cooperazione economica e commerciale tra le imprese associate firmato il 27 marzo scorso da Confindustria Veneto Est e Confindustria Serbia.
Alla missione partecipano, tra gli altri, la Consigliere Delegata Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione Alessandra Polin, il Direttore Generale Gianmarco Russo, il Presidente di Confindustria Serbia Patrizio Dei Tos, rappresentanti di Finest, SACE, Simest, Banca Finint e Gruppo SAVE.

La missione sarà aperta lunedì 8 maggio da un seminario nella sede di UniCredit Bank Serbia con la partecipazione, tra gli altri, dell’Ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori, dei Presidenti Leopoldo Destro e Patrizio Dei Tos, del Responsabile Nord Est di SACE Marco Martincich,  di Alessandro Minon Presidente di Finest e di Carlo De Simone Responsabile Sviluppo Internazionale di Simest.
Al centro dei lavori, le opportunità di rafforzamento della collaborazione commerciale e di investimento e della cooperazione industriale in alcuni settori chiave, come l’automotive, le energie rinnovabili, il digitale, l’agroindustria e food, le infrastrutture, il tessile e calzature, oltre agli strumenti di sostegno finanziario all’internazionalizzazione delle imprese.
Nel pomeriggio sono previsti i primi colloqui istituzionali con il Ministero dell’Energia e delle Miniere e, in parallelo, una serie di incontri B2B tra le imprese di Confindustria Veneto Est e 40 imprese serbe per approfondire la conoscenza reciproca e incrementare le relazioni commerciali e industriali bilaterali. Al termine dei lavori, al Museo delle Arti Applicate di Belgrado, la delegazione parteciperà all’inaugurazione della settima edizione dell’Italian Design Day, alla presenza dell’Ambasciatore Luca Gori.
Martedì 9 maggio la delegazione di Confindustria Veneto Est incontrerà la Ministra dell’Agricoltura, Jelena Tanaskovic. Durante il colloquio, sarà discusso il rafforzamento delle relazioni nel settore agroalimentare e dell’agri-tech. In parallelo, si svolgerà un programma di visite ad aziende serbe dei settori focus. Gli ultimi incontri B2B concluderanno i lavori, prima del rientro in Italia nella giornata di mercoledì.

«Facilitare la crescita e ampliare la cooperazione commerciale ed industriale tra le nostre imprese e nuovi partner esteri è il nostro compito principale nelle iniziative di promozione internazionale – dichiara Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est –. In un contesto internazionale mutevole e che genera incertezze, questa missione che segue all’intesa con Confindustria Serbia, è frutto della volontà di preservare e migliorare l’integrazione e la crescita che lega il nostro territorio e l’area dei Balcani, dove opera da anni un sistema associativo tra i più consolidati. Grazie a questa rete possiamo creare relazioni istituzionali e occasioni di networking che potranno favorire la nascita o il rafforzamento di collaborazioni commerciali o di fornitura (nearshoring), idee e progetti in particolare nei settori dell’innovazione, transizione energetica, infrastrutture e agritech, in una logica di reciproco sviluppo».

«La vicinanza geografica e più fattori di attrazione hanno spinto molti imprenditori italiani e veneti ad operare in Serbia e nei Balcani, risultando oggi tra i primi partner commerciali dell’area – dichiara Alessandra Polin, Consigliere Delegata Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione –. Crescita economica, stabilità fiscale e i sostegni finanziari introdotti dal governo per il manifatturiero sono alcuni degli elementi che contribuiscono a fare della Serbia uno dei mercati più attrattivi nell’intero Sud-est Europa. È per questo che torniamo qui con l’obiettivo ambizioso di diventare il suo principale partner economico, in sintonia con quanto emerso nel recente Business Forum italo-serbo, e supportare le imprese associate che vorranno valutare un investimento commerciale o produttivo in Serbia».

«In Serbia operano più di 1.300 imprese a capitale italiano, che impiegano oltre 45.000 addetti, a conferma dell’intensità della cooperazione tra i due Paesi – commenta Patrizio Dei Tos, Presidente di Confindustria Serbia -. Le imprese che partecipano a questa prima missione potranno scoprire un’economia serba in rapido sviluppo, con un interscambio con l’Italia in continua crescita e che può aprire le porte a tutti i Paesi dei Balcani occidentali. Il nostro impegno a fianco delle imprese di Confindustria Veneto Est proseguirà con tutti gli strumenti utili per rafforzare questa cooperazione, come analisi di mercato, ricerca di clienti e partner, supporto agli investimenti e al nearshoring».

LE SOCIETà PARTECIPANTI ALLA MISSIONE CONFINDUSTRIA VENETO EST IN SERBIA
Antonio Carraro S.p.A. di Campodarsego (PD), Aristoncavi S.p.A. di Brendola (VI), Art Serf S.p.A. di Vazzola (TV), Banca Finint S.p.A. di Conegliano (TV), Bottega S.p.A. di Godega di Sant’Urbano (TV), Eritex Srl di Vidor (TV), Femo Gas S.p.A. di Cittadella (PD), Gruppo Carraro di Campodarsego (PD), Gruppo SAVE S.p.A. di Venezia (VE), Martino Parisi Srl di Silea (TV), Maschio Gaspardo S.p.A. di Campodarsego (PD), Meggetto Srl di Quinto di Treviso (TV), Metalco Srl di Resana (TV), Officine Facco & C. S.p.A. di Campo San Martino (PD), Peruzzo Srl di Curtarolo (PD) Soilmec S.p.A. di Cesena (FC – collegata a PSM S.p.A. di Asolo – Gruppo Trevi).

VENETO-SERBIA: 814 MILIONI L’INTERSCAMBIO 2022 (+12%), IL 45,7% DA VENETO EST. 11,3 MILIARDI CON I BALCANI (+19,9%)
Forte di una crescita che nel 2022 registra un +11% rispetto al 2021, l’interscambio dell’Italia con la Serbia ha raggiunto un valore di 3,7 miliardi di euro, terzo partner commerciale di Belgrado.
L’interscambio del Veneto con la Serbia è risultato in crescita del +12,1% nel 2022, per un valore di 814 milioni di euro, spinto soprattutto dalle esportazioni (470 milioni, +8,1%). Il Veneto Est in particolare, ovvero i territori di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, concorrono per il 45,7% all’interscambio regionale con Belgrado (e al 10% di quello nazionale), per un valore complessivo di 372 milioni di euro,con esportazioni per 180 milioni di euro. Tra le province, trainano le performance di Treviso e Padova: +17,5 e +14,4% rispettivamente, l’interscambio con la Serbia nel 2022.
Se si allarga lo sguardo al complesso dei Balcani occidentali (Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia), tra il Veneto e quest’area si è alimentato un vivace interscambio negli ultimi due anni, in crescita del 19,9% nel 2022, per un valore prossimo agli 11,3 miliardi di euro. Il Veneto Est concorre per ben il 56,6% a questo risultato, per un interscambio con i Balcani occidentali del valore di 6,4 miliardi (+19,4%). Positive in questo caso le performance di tutte le quattro province di Confindustria Veneto Est, anche per effetto dell’import dei prodotti energetici: Venezia +38,4%, Treviso +17,1%, Padova +16,5%, Rovigo +0,2%,

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