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CONDIVIDERE PER UNA CRESCITA DIFFUSA E SOSTENIBILE. SCENARI E STRATEGIE PER IL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO

(Rovigo – 18.03.2024) – In una logica di confronto e condivisione delle tematiche che attengono al territorio polesano, Confindustria Veneto Est (sede di Rovigo) e Cgil, Cisl, Uil territoriali, hanno da tempo avviato percorsi di analisi che portano ad una sintesi volta ad individuare linee strategiche funzionali ad uno sviluppo coeso e sostenibile del territorio.

Il Polesine ha un tessuto economico con oltre 28 mila unità locali e 76.460 occupati di cui 29.400 nell’industria, un tasso di disoccupazione al 8,2%, un interscambio nel 2023 di 7 miliardi (dagli 11,1 nel 2022) influenzato dalla frenata dell’industria e dai ribassi delle commodity. È contraddistinto da dinamiche emergenti come un costante depauperamento demografico, un innalzamento dell’età anagrafica, con un dato emergente che evidenzia il superamento della popolazione in pensione rispetto a quella attiva. Statisticamente con redditi da lavoro e da pensione al di sotto della media del Nord-Est e con una qualità della vita che si colloca al 68° posto per ranking nazionale (+9 posizioni rispetto al 2022) (fonte: Il Sole 24 Ore, Qualità della vita 2023).

È evidente che il tema dello sviluppo sostenibile e dell’attrattività del territorio può rappresentare la leva su cui operare per invertire tale rotta. Attrattività che può essere realizzata solo con una attenta politica di pianificazione e concertazione territoriale, mediante l’istituzione di un “tavolo” permanente fra soggetti istituzionali, economici e sociali.

Nessuna reminiscenza del tavolo dell’economia, bensì un modello virtuoso di “Cabina di regia”, affidato ad un nucleo di soggetti rappresentativi, ben predisposto ad anteporre a logiche di parte una visione d’insieme ed un vero interesse comune, capace di valorizzare le oggettive potenzialità che il nostro territorio può esprimere.

Possibili strategie condivise da avviare:

  • Superamento della frammentazione del governo locale in 50 Comuni della provincia di Rovigo, con una media che vede oltre l’85% con meno di 3000 abitanti. Mai come in questo momento storico, sarebbe necessario predisporre un vero “piano industriale” capace di tradurre in analisi costi/benefici quello che potrebbe conseguire dalla progressiva aggregazione tra Comuni a concreto vantaggio di cittadini, imprese e comunità, in termini di economie di scala e risorse per investimenti, qualità dei servizi, semplificazione.
  • Elaborazione di un piano urbanistico territoriale integrato, di area vasta che sappia interpretare le attuali e future dinamiche produttive, abitative e dei servizi socio-assistenziali e dare risposte adeguate.

Volendo declinare i suddetti fattori, per quanto attiene allo sviluppo produttivo, non si può prescindere dal privilegiare insediamenti ad alto valore aggiunto, distintivi rispetto ad altri territori, innovativi e sostenibili sul piano ambientale, capaci di generare stabili e qualificate occupazioni. Insediamenti per i quali è vitale finanziare e rendere al più presto operativa la Zona Logistica Semplificata.

Sono fattori strategici, determinanti e propedeutici ad una reale futura attrattività del territorio, capace di sovvertire l’andamento demografico negativo.

Parallelamente, dovrà essere realizzata una sana e lungimirante politica abitativa, onde concorrere alle azioni volte ad attrarre nuova popolazione, in particolare giovani nuclei familiari e lavoratori, con l’assoluta consapevolezza che tale percorso non può prescindere da un reciproco coinvolgimento del sistema pubblico e privato, individuando sin dal principio una progettualità condivisa.

Va, inoltre, affrontato il tema legato alla crescente necessità di garantire efficienti ed efficaci servizi socio-assistenziali in linea con le proiezioni demografiche future, che evidenzia come sia imprescindibile la realizzazione di infrastrutture sociali con adeguate professionalità al proprio interno.

Il fattore della disponibilità e qualità delle risorse umane risulta, sotto tutti gli aspetti, fondamentale. Per cui alla base di tale progettualità, assumerà un ruolo e un peso specifico molto importante l’investimento sulla formazione professionale e continua delle persone (giovani, inoccupati, lavoratrici e lavoratori).

In sintesi, ciò che si propone, con l’istituzione della suddetta “Cabina di regia” rappresenta, sul piano del metodo, la vera ed urgente sfida per concorrere a costruire insieme il futuro del nostro territorio.

Progettare uno sviluppo produttivo sostenibile e attrattivo, generare un ambiente abitativo funzionale all’auspicata crescita demografica, rilanciare politiche attive socio-assistenziali in linea con le future esigenze della comunità, rappresenta il combinato disposto di una progettualità lungimirante, che deve essere frutto di una condivisione e coordinamento politico, istituzionale e sociale.

Dichiarazioni

Paolo Armenio, Vicepresidente Confindustria Veneto Est con delega al Territorio di Rovigo

«Quello di oggi è un passo importante sulla strada della crescita coesa e sostenibile del nostro territorio. In un momento storico complesso, ripartiamo, insieme al Sindacato, dal riconoscere nel dialogo e nella capacità di avere una visione comune tra pubblico e privato su come si affrontano i problemi, un fattore competitivo imprescindibile sia per rilanciare lo sviluppo, sia per attrarre nuovi investimenti e insediamenti di qualità. Siamo al centro di un movimento epocale che riguarda la transizione digitale, ambientale ed energetica. Ci vuole una cassetta degli attrezzi adeguata per far fronte alle transizioni e intercettare anche a livello locale le nuove dimensioni dell’industria e del lavoro. Lo Stato e gli enti locali possono fare tanto, però dobbiamo essere noi, con il nostro esempio, a fare in modo che prendano la direzione giusta, quella auspicata da tutti».

Pieralberto Colombo, Segretario Generale Cgil Rovigo, Samuel Scavazzin, Segretario Generale Cisl Padova Rovigo, Gino Gregnanin, Coordinatore Provinciale Uil Veneto – Rovigo

«Riteniamo importante ed utile aver condiviso con Confindustria Veneto Est un documento operativo che delinea possibili linee e progettualità strategiche che possano contribuire ad un concreto sviluppo duraturo del territorio, ormai non più rinviabile. Tale documento vuole essere anche di stimolo per tutti gli attori della nostra provincia, attraverso la creazione di una possibile “cabina di regia”, per un reale lavoro comune con l’obiettivo di rendere attrattivo il territorio in termini di insediamenti produttivi di qualità e di correlati ed indispensabili servizi per cittadini ed imprese. Auspichiamo che presto si possano trovare le modalità per mettersi tutti insieme, in modo efficace, al lavoro in tal senso».

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