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5 piatti tipici abruzzesi che raccontano la storia della regione

I piatti tipici abruzzesi sono il risultato di secoli di tradizioni contadine e pastorali, e ogni ricetta è un omaggio alla terra che l’ha generata. Dalle vette montuose alle coste dell’Adriatico, la gastronomia abruzzese offre piatti semplici ma ricchi di sapore, che raccontano storie di sacrifici, passione e condivisione. Partiamo alla scoperta dei 5 piatti iconici della cucina abruzzese, da provare almeno una volta nella vita.

1. Maccheroni alla chitarra: il piacere della pasta artigianale

Tra i piatti che rappresentano l’autentica tradizione gastronomica abruzzese, i maccheroni alla chitarra occupano un posto di rilievo. Questo piatto prende il nome dalla chitarra, uno strumento simile a una grattugia, che veniva usato per tagliare la pasta fresca, creando un formato di pasta a sezione quadrata, simile agli spaghetti ma più spessi. La preparazione dei maccheroni alla chitarra risale a secoli fa ed è tipica della zona dell’Aquila, ma si è diffusa in tutta la regione.

La ricetta è semplice ma deliziosa: la pasta viene preparata con farina e uova, stesa e poi tagliata utilizzando la chitarra. Tradizionalmente, viene condita con sugo di carne o con sugo di pomodoro arricchito da aglio e olio extravergine d’oliva, ma spesso può essere servita anche con un condimento a base di ragù di carne o con le polpette, una combinazione che esalta il sapore rustico della pasta.  

2. Arrosticini: la tradizione pastorale a tavola

Gli arrosticini sono senza dubbio uno dei piatti più emblematici e amati dell’Abruzzo, raccontando la storia della vita pastorale della regione. Si tratta di spiedini di carne di agnello, cucinati sulla brace in modo semplice ma con un sapore inconfondibile, che ne fa una scelta popolare tra turisti e locali. Originari dell’entroterra montuoso, gli arrosticini nascono come un modo pratico per cucinare la carne durante le lunghe giornate di lavoro nei pascoli.

La preparazione è semplice: la carne viene tagliata a cubetti e infilata in spiedini di legno. Tuttavia, il vero segreto per gustare queste prelibatezze risiede nella cottura. Gli arrosticini vanno cotti sulla brace, preferibilmente utilizzando apposite griglie chiamate “furnacelle”. Queste griglie, lunghe e strette, permettono una cottura uniforme e un’esposizione diretta alla fiamma, esaltando il sapore affumicato e mantenendo la carne tenera e succosa. Per un approfondimento e per l’acquisto è possibile consultare questo catalogo di griglie per arrosticini. Cuocerli nel modo giusto è essenziale per ottenere quella combinazione perfetta di croccantezza esterna e morbidezza interna, che rende gli arrosticini un vero simbolo della cucina abruzzese.

3. Brodetto alla Vastese: un piatto di mare che racconta il legame con l’Adriatico

Il brodetto alla Vastese è un piatto che nasce nelle zone costiere dell’Abruzzo, in particolare a Vasto, ed è una delle espressioni culinarie più significative della tradizione marinara della regione. Si tratta di uno stufato di pesce, preparato con pesci freschi dell’Adriatico, come merluzzi, sogliole e triglie, e con l’aggiunta di pomodori, cipolle, aglio, vino bianco e pepe nero. 

La preparazione del brodetto richiede pazienza, poiché i pesci vengono cotti in un tegame di coccio per un lungo periodo, permettendo così che tutti i sapori si amalgamino perfettamente. La ricetta varia leggermente a seconda delle zone, ma la base rimane invariata: un sapore intenso e ricco, che racchiude i profumi del mare e della terra.

4. Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio: un piatto della tradizione contadina

Le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio sono uno dei prodotti tipici dell’Abruzzo che raccontano la vita contadina della regione. Queste lenticchie sono famose per la loro dimensione ridotta e il colore rosso scuro, e sono considerate tra le migliori varietà di legumi in Italia. Vengono coltivate nelle terre ad alta quota dell’Appennino abruzzese, in particolare nei dintorni di Santo Stefano di Sessanio, un piccolo borgo situato nel Parco Nazionale del Gran Sasso.

Le lenticchie vengono utilizzate in numerosi piatti tradizionali abruzzesi, ma uno dei più amati è senza dubbio la “zuppa di lenticchie”, preparata con cipolle, aglio, pomodoro, olio extravergine di oliva e pepe nero. Oltre al suo sapore unico, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio sono anche molto apprezzate per le loro proprietà nutritive.

5. Pecorino di Farindola: il formaggio che racconta la montagna

Il pecorino di Farindola è un formaggio tradizionale abruzzese che affonda le radici nella montagna e nelle pratiche pastorali della regione. Prodotto esclusivamente con latte di pecora, questo formaggio si distingue per il suo sapore intenso e il suo profumo caratteristico. Viene prodotto nel comune di Farindola, situato nell’area montuosa della provincia di Pescara, e ha ottenuto il riconoscimento di “Presidio Slow Food”, a testimonianza della sua qualità e della tradizione che lo circonda.

Il pecorino di Farindola viene stagionato in grotte naturali, che conferiscono al formaggio un sapore deciso e un aroma inconfondibile. Viene spesso utilizzato in cucina per arricchire piatti come pasta alla chitarra, risotti e insalate, ma è delizioso anche da solo, accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso abruzzese.

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