Il 2021 è per l’azienda vitivinicola Le Vigne di Zamò l’anno della certificazione biologica dei suoi metodi di coltivazione e vinificazione. A Rosazzo, in Friuli-Venezia Giulia, tra le Alpi e il mare Adriatico, la cantina della famiglia Zamò regala emozioni nel bicchiere coltivando i suoi vitigni con metodo biologico certificato. Ribolla Gialla Friuli Colli Orientali D.O.C. e Pinot Grigio Ramato Friuli Colli Orientali D.O.C. raccontano con i loro sentori e i loro aromi la tradizione vitivinicola dei colli friulani e il rispetto per queste terre.
Rosazzo (UD), 18 luglio 2022 – Tradizione, storia e rispetto del territorio. L’azienda vitivinicola Le Vigne di Zamò situata a Rosazzo, nel comune di Manzano, in provincia di Udine, con i suoi 43 ettari di vitigni autoctoni e internazionali, distribuiti anche nell’area di Buttrio e Rocca Bernarda, è da anni attenta a una gestione sostenibile e naturale dei suoi terreni. Per questo il raggiungimento della certificazione biologica nel 2021, ha rappresentato un vero e proprio traguardo. «L’attenzione alla gestione del vigneto ed alla produzione delle nostre uve, unita al lavoro in cantina per esaltarne al meglio le caratteristiche naturali, è da sempre il punto cardine che ci contraddistingue. Passare alla viticoltura biologica certificata è stato un percorso lungo che abbiamo svolto con grande impegno e siamo felici di aver raggiunto questo importante traguardo, in un’ottica di sostenibilità e di tutela dell’ambiente» dichiara Le Vigne di Zamò.
I vitigni dell’azienda a conduzione familiare e artigianale hanno radici in terreni collinari, con foglie e grappoli esposti al sole, al vento di bora e al sale del mare. Un microclima particolare, caratterizzato da escursioni termiche giornaliere, che ha facilitato il passaggio a una viticoltura e vinificazione con metodi naturali, tramite l’impiego di concimi quali letame e humus, il diserbo meccanico, l’utilizzo in cantina di livelli di solforosa più bassi di quanto lo stesso regolamento richieda. I vigneti sono condotti fin dall’annata del 2018 con metodo biologico e questo approccio ha permesso all’azienda di poter festeggiare nel 2021 la prima vendemmia biologica certificata. Sono già distribuiti come vini biologici il Ribolla Gialla e il Pinot Grigio Ramato. A questi seguiranno il No Name Friulano 2021 e i cru bianchi 2021 imbottigliati in luglio, mentre per i rossi si deve attendere il 2023, anno in cui, dopo l’affinamento in legno, saranno pronti per l’imbottigliamento.
Il Ribolla Gialla Friuli Colli Orientali D.O.C. annata bio 2021 è un vino potente, complesso, secco e fresco. Dal colore giallo paglierino carico, con riflessi verdognoli, al naso regala aromi inebrianti e forti note di agrumi e pepe bianco. Sentori di fiori di campo, di mela e di foglia di limone. In bocca si distende sul palato con armonia. Freschezza fatta di delicata pera asiatica e scorza di agrumi si combina con la potenza di un vino sapido e dotato di bella acidità di fondo. Nate da vitigno autoctono Ribolla Gialla, tutte le uve vengono diraspate, pressate ed il mosto è fatto fermentare in vasche inox termocondizionate a 16-18° C. La fermentazione alcolica termina dopo circa 18-20 giorni, e successivamente il vino rimane sur lies per 8 mesi, prima di essere imbottigliato. L’affinamento sui lieviti conferisce al vino corpo, morbidezza, equilibrio e ricco bouquet aromatico. Le proprietà organolettiche del Ribolla Gialla D.O.C. 2021 si degustano al meglio a una temperatura di servizio di 12°C e lo rendono perfetto come aperitivo o per accompagnare antipasti di pesce, in particolare le conchiglie.
Il Pinot Grigio Ramato Friuli Colli Orientali D.O.C. annata bio 2021, si riconosce in calice per il colore ramato scarico, tipico del pinot grigio friulano. Al naso esprime note fresche e floreali intense con finale di frutti tropicali. Il terroir lo si ritrova in aromi sfumati di gesso e calcare. In bocca è molto fresco e pieno, con struttura importante dovuta alla macerazione che si amalgama al retrogusto finale, acido e salino. Colte da vitigno Pinot Grigio, le uve sono selezionate attentamente e, dopo la diraspatura, vengono lasciate macerare per una notte a contatto con le bucce a una temperatura di 5°C. Segue la pressatura e la decantazione spontanea del mosto. Il terzo giorno si avvia la fermentazione con l’inoculo dei lieviti selezionati, in vasche inox a temperatura controllata di 18°C. Dopo una fermentazione alcolica di 15 giorni, seguono travaso e affinamento per 8 mesi sulle fecce fini con batonnage settimanali. Si procede poi direttamente all’imbottigliamento. Ad una temperatura di servizio di 12°C, questo Pinot Grigio Ramato D.O.C. 2021 può esser degustato come aperitivo o abbinato a crostacei e antipasti crudi, mentre a tavola accompagna bene primi piatti come zuppe e minestre e secondi piatti come pesci delicati al forno.
Con questi due vini Le Vigne di Zamò esprimono al meglio la vocazione vitivinicola dei colli friulani e il valore del metodo biologico.