Settembre mese della vendemmia. E dove se non nella zona per eccellenza del Prosecco ossia il trevigiano? Qui la vendemmia 2017 è iniziata con una settimana d’anticipo . Complici il tempo, il caldo e qualche grandinata dei giorni scorsi i produttori locali hanno iniziato a raccogliere l’uva per iniziarne la lavorazione ( già praticamente raccolte intanto le varietà precoci) .
Le previsioni vendemmiali fanno pensare ad una riduzione in quantità del 10% rispetto alla precedente vendemmia. Buona la gradazione zuccherina e lo stato sanitario delle prime uve raccolte.
La parte del “leone buono” nella Marca la farà ancora una volta il mondo cooperativo con all’attivo e operative le 13 cooperative che afferiscono a Confcooperative Belluno Treviso. Nove di queste fanno parte del Gruppo La Marca, 4 producono prosecco docg , tutte prosecco doc.
I 50% della produzione del vino della zona, area del Prosecco doc e docg infatti, viene prodotto dalle cooperative. E stiamo parlando di una produzione pari a 1 milione e 800 mila ettolitri di vino ( 3 quarti sono di Prosecco) su 3 milioni e mezzo totali nel solo 2016 nel solo trevigiano.
Si parla di “leone buono” per il valore che producono e che incarnano queste realtà cooperative. “Come cooperative agricole – spiega Valerio Cescon Presidente Confcooperative Treviso Belluno – abbiamo un ruolo leader e trainante per il settore nella zona proprio per il fatto che disponiamo di volumi importanti di prodotto e sentiamo quindi il dovere di concorrere a dare prospettive nel tempo al settore evitando ogni tipo di speculazione e dando stabilità ai prezzi nonostante le oscillazioni della produzione.”
Ne è un esempio l’attenzione e la cura con cui si sta gestendo la crescita della doc prosecco.
“Non dimentichiamo – continua Cescon – che il tutto ricade economicamente sui nostri soci che sono imprenditori proprietari nella maggior parte di piccole e medie aziende agricole. La nostra è anche una grande responsabilità visto che rappresentiamo un quarto della produzione del prosecco doc. “
I numeri parlano di oltre 6000 soci nelle 13 cooperative e di oltre 300 dipendenti e di un forte coordinamento tra cantine e imbottigliatori anche in termini di strategie per il futuro.
La destinazione del prodotto? Nel 70% dei casi va all’estero, Gran Bretagna in primis( nel 2016 ne sono stati importati più di 1 milione di ettolitri ) a seguire Stati Uniti e Germania e questo nonostante la Brexit e il deprezzamento della sterlina e del dollaro sull’euro. Aumenta anche il consumo interno.
“ Quanto al 2017 e alla vendemmia – conclude il Presidente di Confcooperative Treviso e Belluno – quello di quest’anno sarà un vino sicuramente di ottima qualità, e questo questo nonostante l’annata sia una delle più difficili degli ultimi anni , ma è un discorso che vale per tutta l’Europa.