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ENZO, DALL’ICTUS ALL’IMPRESA RUNNING NEL DESERTO

Vincenzo Candiano, classe ’71, professione responsabile di  auto officina, marito di Monica , padre di Priscilla ed una forte e sconfinata passione : la corsa.

Enzo, cosi’ lo chiamano gli amici ed i parenti, circa otto anni fa , volendo perdere qualche kg di troppo decide di associare ad un regime alimentare calibrato una sana corsetta mattutina, il passo e’ breve e dalle corse saltuarie domenicali  passa alle a gare podistiche non competitive nell’hinterland milanese, dove risiede.

La corsa diventa parte integrante del suo quotidiano e dopo un annetto  partecipa alla sua prima maratona cittadina, galvanizzato dal suo primo risultato 4.06 h, non un tempone, ma un discreto inizio per un amtore,  si scrive cadenzalmente a tutte le mezze maratone sparse qua e la’ tra veneto , piemonte e lombardia e continua le sue alzatacce prima dell’alba in estate e  in inverno con la nebbia o con la frescura primaverile, mai manca all’appuntamento quotidiano.

La corsa all’aria aperta e’ diventata la sua linfa, i paesaggi padani, le brughiere, le colline, i trails sulle montagne con vista sui laghi, sono  benzina per quella che e’ ormai la sua passione.

Ma ahime’ una notte di novembre di un paio d’anni fa’ due T.I.A (transient ischemical attacks) volgarmente conosciuti come mini-ictus a distanza di due mesi l’uno dall’altro irrompono funesti  nella sua vita.

Enzo, colto alla sprovvista dapprima rallenta il passo, in tutti i sensi, non solo nella corsa, si prende del tempo, si pone legittimamente delle domande, mai balenategli prima alla mente e dopo tutti gli  accertamente del caso, esiti negativi compresi , decide di continuare normalmente la sua vita e senza esitazioni  ricomincia a correre e a partecipare alle sue amate gare.

Questa volta pero’ con piglio differente, un piglio di  sfida verso quella vita che ha osato ricordargli che lui e’ solo un uomo e che come tutti gli esseri viventi possiede dei limti.

Enzo e’ un combattente e dopo un allenamento piu’che pianificato , seguito a distanza dal suo allenatore  Paolo Barghini ultra maratoneta e  personal trainer, si iscrive alla ultra maratona nel deserto argentino, in Patagonia alla 4Deserts Racing Marathon 2017.

L’ansia ed i dubbi, dopo solo qualche mese di preparazione  affollano la mente di quest’uomo della porta accanto, ormai runner per passione e come e’ lecito gli tolgono anche qualche ora di sonno, ma ormai ha deciso, l’iscrizione e’ fatta e tra l’ incredulita’ di amici, colleghi e soprattutto  runners della sua squadra, il 16 novembre 2017 si imbarca in questa meravigliosa ed emozionante avventura , in  luoghi magnifici che per sempre indelebili faranno parte di lui.

Il 12 novembre partono in 300, dal finish li separano 250 km divisi in 6 tappe, 1200 km di dislivello,dai 15 ai 20 gradi di escursione termica quotidiana, sentieri inimmaginabili da solcare, fiumi da guadare, kilometri di  pampa argentina da attraversare,  cominciando dalle altitudini e dai ghiacciai di  Bariloche, passando  da Porto Moreno , tutto in completa autonomia e in auto sufficienza, 2000 kcal al giorno di cibo liofilizzato e ultra proteico, un solo cambio, privati di qualsivoglia comodita’ civile, solo zaino in spalla e sacco a pelo,  per dormire sei notti sotto il cielo sconfinato ed unico dell’ Argentina.

Il 18 novembre tagliano il traguardo in 278 ed Enzo e’ tra questi, ancora incredulo,  finita questa impresa che sembrava impossibile agli occhi di noi semplici spettatori, Enzo e’  piu’ che soddisfatto , non tanto  per la  la posizione,  168°, ma perche’ ce l’ha fatta, ha mantenuto la sua promessa, quella fatta a se’ stesso prima che a tutti gli altri, ha dimostrato di finire la gara senza mai mollare, giorno dopo giorno, km dopo km, nonostante il freddo, la solitudine e il cibo centellinato,  munito solo di passione ,  volonta’ e una forte determinazione, quella con cui fiero   ora si prepara a pianificare altri Ultra-trail, al di fuori dei confini italiani ed al limite dei confini  dell’umanamente possibile.

 

 

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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