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Docenti a lezione di intelligenza emotiva

Tre docenti dell’Istituto Duca degli Abruzzi e due dell’istituto tecnico Mazzotti di Treviso hanno seguito un programma di approfondimento sull’intelligenza emotiva realizzato da Metàlogos e promosso dalla Regione del Veneto. Al centro del programma durato oltre un anno, da gennaio 2018 a marzo 2019, sono state le innovazioni nei metodi della didattica.

Metòlogos, azienda che da anni affianca le scuole del Veneto, gli insegnanti e gli studenti disegnando percorsi di formazione dedicati alle soft skills, ha elaborato un percorso con strumenti quali il Coaching, la Formazione attraverso esperienze dirette e soprattutto l’Intelligenza Emotiva. «Per intelligenza emotiva intendiamo la capacità di riconoscere, utilizzare e gestire le emozioni e gli stati d’animo propri e altrui», spiega il presidente di Metàlogos, Michele Dal Farra.

Il progetto ha previsto una formazione di base dedicata solo ai docenti, la sperimentazione dei metodi con la partecipazione simultanea di insegnanti e studenti e l’elaborazione finale di progetto.

All’evento di conclusione del progetto, giovedì 28 marzo, insegnanti e studenti si sono confrontati presentando rispettivamente gli strumenti e i metodi utilizzati per innovare la didattica tradizionale, cioè il modo di insegnare e i criteri di valutazione degli alunni, e da parte degli studenti le conoscenze, le qualità e le potenzialità di ciascuno come elementi chiave nel percorso di studio e lavoro.

«Era molto importante favorire lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva sia degli allievi che degli adulti impegnati nel processo educativo», afferma Dal Farra. «Questo è il motivo per cui è stato pensato un percorso indirizzato a fornire, attraverso l’esperienza effettuata in prima persona, specifiche competenze e metodologie spendibili successivamente nel gruppo classe».

L’importanza di tali tecniche e dello sviluppo delle soft skills risiede in un contesto lavorativo notevolmente mutato negli ultimi dieci anni e i cui riflessi devono ancora dispiegarsi.

Secondo il World Economics Forum nella sua ricerca “Future of Jobs Report” a partire dal 2020 le prime dieci abilità richieste a una persona che cerca lavoro saranno tutte competenze trasversali e non strettamente tecniche.

Per questo le scuole si stanno interrogando su come favorire lo sviluppo delle competenze trasversali e sulle metodologie didattiche idonee a supportare questo sviluppo. Il professor Umberto Galimberti, in ogni suo intervento accredita l’intelligenza emotiva come strumento educativo al punto da affermare che “…i docenti dovrebbero essere assunti in base all’intelligenza emotiva, senza di essa non si può insegnare”.

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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