Venezia, 30 marzo 2023 – Un “Bocolo” umano che fiorirà nel cuore di Venezia, un concerto diffuso nelle Scuole Grandi di Venezia e il Premio Festa di San Marco, che torna a Palazzo Ducale per celebrare le eccellenze veneziane e metropolitane. Venezia si prepara per la Festa di San Marco il prossimo 25 aprile, una ricorrenza che da anni accompagna la storia della Serenissima e del suo Santo patrono, diventato il simbolo di Venezia e della sua immagine nel mondo.
Un programma ricco di appuntamenti, quello che caratterizzerà la festa e realizzato dal Comune di Venezia e Vela spa, che prenderà avvio sin dalle prime ore del mattino per rinnovare una tradizione antichissima nella quale convivono mito e tradizione, religione e leggende, oltre al rituale del dono di un bocciolo di rosa rossa detto “Bocolo”.
A partire dalle ore 9, lungo tutto l’arco della giornata, 200 voci della Big Vocal Orchestra e dei Vocal Skyline, dirette da Marco Toso Borella, daranno vita all’evento “La voce grande di Venezia”, un concerto diffuso che si snoderà nelle storiche Scuole Grandi di Venezia per creare un dialogo tra le antiche istituzioni della Serenissima. Dieci tappe per far conoscere al pubblico quelle che oggi sono veri e propri scrigni di inestimabile patrimonio dell’arte veneziana. Protagoniste saranno la Scuola Grande di San Marco, la Scuola Grande di S. Maria di Valverde -(Misericordia), la Scuola Grande di Santa Maria della Carità, la Scuola Grande di San Fantin, la Scuola Grande di San Teodoro, l’Arciconfraternita di San Cristoforo e della Misericordia, la Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, la Scuola Grande di Santa Maria del Carmelo, la Scuola Grande di San Rocco e la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Un percorso culturale e immersivo, con accesso gratuito su prenotazione dal 10 aprile, dove presente e passato, tradizione e futuro, si incontreranno in alcuni dei luoghi più evocativi della storia di Venezia usando il linguaggio universale della musica. Per informazioni www.bigvocalorchestra.it.
Alle ore 12.00 Piazza San Marco lancerà l’iconica immagine di un Bocolo umano con 1000 veneziani che, volontariamente, invieranno al mondo il messaggio di una città straordinariamente viva e moderna, capace di guardare al domani a partire dalle proprie bellissime tradizioni. Si intitola “Una rosa per Venezia – A rose for Venice” la performance nata da un’idea di Elena Tagliapietra con Alberto Toso Fei, che farà fiorire 850 metri quadrati di petali rossi e altri 150 di gambo e foglie verdi per rivivere la leggenda legata al fiore donato nel giorno di San Marco: quella dell’amore tra la nobile Maria Partecipazio e il cantastorie Tancredi. Sul viso di tutti i partecipanti sarà inoltre dipinta una rosa dando così vita a un face painting da record. A completare la performance artistica collettiva ci sarà un flash-reading dello scrittore Alberto Toso Fei, che – in italiano, inglese e veneziano – racconterà la leggenda di Tancredi, che pur di conquistare la fiducia del padre dell’innamorata non esita ad arruolarsi tra le schiere dei Paladini di Francia. Il giovane morirà nel tentativo, ma riuscirà a mandare un ultimo dono alla sua Maria: un bocciolo di rosa macchiato del suo sangue. Una vicenda tragica e dolcissima, nel cui ricordo – e nel nome dell’amore – si perpetua ogni anno il rito del dono di una rosa rossa alla propria amata.
Nel pomeriggio, dalle ore 16, le celebrazioni si sposteranno nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, con ingresso su invito per la quinta edizione del “Premio San Marco”, un’iniziativa ideata dal sindaco di Venezia per valorizzare la festività e rendere omaggio alle “eccellenze veneziane e metropolitane” consegnando un riconoscimento simbolico a quei cittadini ed enti che, con dedizione, hanno saputo portare prestigio alla Città metropolitana con opere concrete nelle scienze, arti, industria e artigianato, lavoro, sport, scuola, sicurezza o iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico.
“È una grande soddisfazione vedere che il “Premio San Marco” è arrivato alla sua quinta edizione e che, nonostante il blocco di due anni dovuto alla pandemia, è ormai entrato di diritto tra gli eventi di quella tradizione veneziana che non solo onora la città ma anche l’intero territorio metropolitano – dichiara il sindaco Luigi Brugnaro – Anche quest’anno quindi, il 25 aprile celebreremo il nostro Patrono e lo faremo andando a premiare tutti quei cittadini e quelle persone che si sono distinte per meriti e che hanno dato, con le loro azioni, lustro a Venezia e a tutto il territorio metropolitano. Un riconoscimento che diventerà simbolo tangibile di quell’eccellenza che esiste tra i nostri concittadini e che spesso non fa notizia. L’impegno, il merito, il rimboccarsi le maniche, spesso senza chiedere nulla in cambio, l’essere “brave persone” saranno sempre elementi che questa Amministrazione si impegnerà a premiare e valorizzare“.