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Ritorna Jazz Loves Good Cooking.

Sta per aprirsi una nuova stagione di grande musica a Valdobbiadene. Al “V” le note del jazz nelle sue diverse declinazioni e con i suoi più interessanti interpreti.

“Un successo che è andato ben oltre le più rosee aspettative ci ha spinto a proseguire sulla strada tracciata, raddoppiando gli appuntamenti. Il cartellone dei prossimi mesi propone due concerti al mese, nelle serate di venerdì, con il meglio della musica jazz”. Così Sauro Spagnol, guest relations manager dell’Hotel Diana di Valdobbiadene, presentando la seconda edizione di Jazz Loves Good Cooking, la rassegna di musica jazz a ingresso gratuito che prenderà il via venerdì 11 novembre e che è destinata a diventare un appuntamento fisso e irrinunciabile per gli amanti del genere.

Il ristorante “V”, adiacente all’Hotel, ospiterà fino alla prossima estate i nomi più interessanti del panorama jazzistico nazionale e internazionale grazie a un calendario messo a punto in collaborazione con ValdobbiadeneJazz e con ArteRitmi. Tanti artisti, svariate sfumature interpretative, per un programma interessante e coerente con la sensibilità ed il gusto di quanti cercano esperienze sensoriali complesse: “E’ sempre valida infatti, ma non obbligatoria, la formula cena pre-concerto che offre la possibilità – prosegue Spagnol – di trascorrere una serata piacevole e golosa, intrecciando ottima musica con gastronomia d’eccellenza, insieme alle bollicine più iconiche della Denominazione”.

Il concerto d’apertura – venerdì 11 novembre alle ore 20:30 – vedrà l’esibizione di Anna Maria Dalla Valle al flauto e Paolo Corsini al pianoforte. Un duo collaudato, una serata che si profila interessante e curiosa, a partire dal titolo: “A Casa Mi Veniva”.

Un progetto estremamente acustico, manifesto sia di una preponderante motivazione timbrica ed effettistica del flauto, sia del gusto della costruzione dei brani, con rimandi ad un gusto monkiano della composizione; una spinta ritmica ispirata dalla passione per la drum’n’bass con un pizzico di ironia…non solo musicale. La sintonia empatica tra i due strumenti sa sfociare sia nell’appassionato lirismo, sia in una violenta ed inaspettata energia musicale, espressa in una gamma dinamica estrema. Un duo che stimola la multisensorialità, comprendendo tutte le devianze espressive possibili della musica.

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