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Nasce la prima comunità energetica per White Energy Group

In fase di avvio un impianto fotovoltaico in autoconsumo diffuso nella provincia di Pavia, primo passo verso una CER che punta ad allargarsi

Non si fermano le attività dedicate all’efficientamento energetico messe in campo da Whitenergy, società di servizi energetici con sede a Verona e a Cagliari, che supporta le aziende industriali verso un percorso di sostenibilità ambientale, realizzando interventi di riduzione dei consumi e di transizione verso l’utilizzo sempre più importante di energia rinnovabile.

Il gruppo, che propone e investe direttamente in progetti di efficienza e nella realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti  rinnovabili, punta questa volta sulle CER, le Comunità Energetiche Rinnovabili. Il progetto riguarda la costituzione della prima comunità energetica rinnovabile gestita da Whitenergy, che nascerà in provincia di Pavia, nel comune di Arena Po.

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico in terreni adiacenti all’A21, l’Autostrada dei Vini, entro una distanza non superiore a 300 metri in un’area classificata idonea.

Nel dettaglio si prevede l’installazione di 2350 moduli per una potenza complessiva di circa 1 MWp e una produzione annua attesa di 1.280 MWh.

L’energia prodotta dall’impianto sarà condivisa con i soci e membri della CER che potranno beneficiare degli incentivi previsti dallo Stato per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili, in modalità di autoconsumo diffuso.

Il progetto è in dirittura di arrivo: il 27 novembre è stata ottenuta l’autorizzazione finale alla realizzazione dell’impianto. La costituzione della CER è prevista per febbraio 2025.

Dello sviluppo dell’impianto si occuperà la We Build Energy srl, società appartenente al gruppo Whitenergy,  che si occupa della realizzazione di impianti fotovoltaici chiavi in mano, prevalentemente per clienti industriali.

“Siamo orgogliosi di poter avviare un progetto che avrà anche delle ricadute positive per la comunità locale – spiega Giovanni Tellini, socio Whitenergy e amministratore di We Build Energy-. L’elettricità prodotta dall’impianto sarà condivisa dai membri della comunità, inserita nel processo produttivo di piccole imprese oppure o scambiata tra le famiglie partecipanti, con evidenti vantaggi di carattere economico e sociale”.

“Lo scopo di una CER – conclude Tellini – non è la generazione di elevati profitti finanziari, ma il raggiungimento di benefici ambientali, economici e sociali per i suoi membri o soci o per il territorio in cui opera”.

La CER di Whitenergy punta a rappresentare il primo passo per la creazione di una comunità che,nel rispetto dei principi fissati dal decreto Draghi, possa operare a livello nazionale, dopo il recente chiarimento arrivato in tal senso da parte del GSE.

Si aprono scenari interessanti perché una CER nazionale possa appieno valorizzare il cosiddetto autoconsumo diffuso, contribuendo in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi Nazionali al 2030 sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2 previsti dal  Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC), nonché dal Green Deal Europeo”, evidenzia Gianluigi Mele, amministratore delegato di Whitenergy.

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