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CANNE BIANCHE PROVE GENERALI DI RIAPERTURA

Prepararsi alla fase 2. Questo il diktat per Canne Bianche, Lifestyle Hotel a Torre Canne di Fasano in Puglia, unica struttura 5 stelle con accesso diretto al mare, che in questi giorni sta mettendo a punto il nuovo vademecum che il suo staff dovrà seguire per la riapertura in tempi di pandemia. In attesa delle ultime decisioni statali e delle relative misure adottate, Canne Bianche vuole essere pronta a qualsiasi scenario possibile. “In realtà le opzioni su cui stiamo lavorando sono due” racconta Gianvito Mangano Direttore dell’Hotel “la prima è un’apertura full service organizzata con le nuove misure, la seconda quella di privilegiare la spiaggia, un plus che abbiamo rispetto a molte strutture, e proporci principalmente come Lido, a seconda se sarà possibile rivolgersi ad un pubblico nazionale o solo locale”. Tutto all’insegna della sicurezza e della salvaguardia della salute. Dopo attente riflessioni e confronti serrati tra il management e il marketing, Canne Bianche ha stilato una serie di contromisure che saranno alla base della riapertura estiva, nella speranza che questa possa avvenire il prima possibile. Questa rimodulazione è possibile anche grazie alla configurazione dell’Hotel che con le sue 60 camere, molte delle quali con piscina privata o Jacuzzi, due ristornati e ampi spazi comuni, può immaginare un’occupazione nel pieno rispetto delle regole.

L’organizzazione e il lavoro dell’Hotel sarà riformulato in base alle seguenti misure:

  • Utilizzo di macchinari atti alla sanificazione dell’aria e delle superfici delle camere e delle aree comuni, quali macchine all’ozono per l’aria e vapore secco ad elevata temperatura (+185ºC) per le superfici, oltre che utilizzo di prodotti chimici ad alto contenuto alcolico o cloro;
  • Dotazione di mascherine brandizzate e guanti monouso all’entrata degli ospiti nella struttura, sia per le camere, che per gli ospiti piscina;
  • Postazioni piscina autosufficienti da 2 o da 4 pax a distanza di 4 metri l’una dall’altra, assegnate ad ogni camera per l’intera durata del loro soggiorno e sterilizzate su una base giornaliera. La postazione include: lettini, ombrellone, gel disinfettante, tavolo e sedie dove poter consumare pranzo e altri snack durante l’arco di tutta la giornata. L’area dedicata alle postazioni in day-use sarà separata da quella degli ospiti interni dell’hotel.
  • Spa all’aperto, sopraelevata e vista mare, con un massimo di due persone alla volta e su prenotazione. Anche le aree umide saranno accessibili, a piccoli gruppi di persone appartenenti alla stessa prenotazione. Ambienti umidi sterilizzati dalle alte temperature presenti, oltre che una sterilizzazione tra ogni entrata con i metodi sopraelencati;
  • Estensivi corsi di formazione diretti a tutto lo staff sulle nuove norme di sicurezza e prevenzione al contagio;
  • Cartaceo e comunicazioni scritte rimpiazzate interamente dal digitale (QR codes, messaggi diretti e e-mail);
  • Incentivazione del servizio room service e camere in day-use (specialmente le camere dotate di piscina privata) per assicurare massima sicurezza, protezione e privacy ai nostri ospiti;
  • Consegna dei documenti solo e soltanto in formato digitale;
  • Incentivazione della colazione in room service e utilizzo di monoporzioni e dispenser nella sala colazioni per coloro che vorranno comunque uscire dalle proprie camere, per assicurarci che gli ospiti abbiano contatto solo con il cibo da loro consumato.
  • Pasti serviti (colazione, pranzo, cena) solo su prenotazione se consumato nelle aree predisposte dell’hotel. Prenotazioni scaglionate per contenere al massimo il numero di persone sedute nei ristoranti allo stesso momento;
  • Ritorno all’utilizzo di monouso nelle camere.
La Famiglia Mangano sceglie dunque l’ottimismo per la stagione 2020. L’impegno organizzativo ed economico che la proprietà ha deciso di mettere in campo è notevole ed è motivato da ragioni sentimentali ed economiche allo stesso tempo. Innanzitutto, per un’iniezione di fiducia, forza e positività e poi, ancor più importante, per non abbandonare un territorio e i suoi lavoratori ma stringersi tutti intorno ad un progetto ridotto ma con ampie garanzie di successo.
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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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