Fino al 18 maggio sono aperte le iscrizioni al laboratorio di fotografia Flussi di merci e materiali condotto da Michele Borzoni nell’ambito del progetto di ricerca JOBS. Nuove forme e spazi del lavoro nell’Emilia centrale, ideato dall’associazione Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea e vincitore del bando Strategia Fotografia 2020 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Da alcuni anni nel dibattito pubblico ha guadagnato rilievo la nozione di “nuovo triangolo industriale”, una figura territoriale che ha i suoi vertici collocati sui poli urbani di Milano, Bologna e Padova e che tiene idealmente insieme alcune delle regioni produttive italiane più dinamiche. Il territorio dell’Emilia centrale, con le provincie di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Parma, costituisce gran parte del lato meridionale di tale figura. Può la fotografia, coadiuvata da altri studi disciplinari, offrire un punto di vista utile per una migliore comprensione di tali fenomeni?
Nuove forme e spazi del lavoro nell’Emilia centrale si propone di rispondere a questa domanda, concentrando l’attenzione sui cambiamenti avvenuti a seguito dell’introduzione di nuove tecnologie, dell’incremento del telelavoro e del lavoro autonomo, dell’affermarsi di nuovi modelli logistici e delle trasformazioni del comparto agroalimentare. Un quadro in evoluzione, entro cui le limitazioni imposte per il contenimento della pandemia da Covid-19 potrebbero rappresentare un ulteriore fattore di accelerazione di cambiamenti strutturali già in atto da alcuni decenni su scala globale.
Dal 24 maggio al 5 giugno 2021 si terrà il primo laboratorio dal titolo Flussi di merci e materiali condotto da Michele Borzoni, membro del collettivo di fotografia documentaria Terraproject Photographers, che si concentrerà su come sta cambiando la “logistica” con l’evoluzione dei processi produttivi e gli impatti sul territorio. Il laboratorio comprenderà almeno otto incontri, pensati per fotografi e giovani autori interessati a sviluppare un proprio “progetto visivo” sul tema del lavoro, che sarà presentato in occasione di una mostra conclusiva prevista nell’autunno del 2021. Nel corso degli incontri, che si terranno all’Ospitale di Rubiera (RE), in forma semi-residenziale (con possibilità di alloggio fino a esaurimento dei posti disponibili, nel rispetto delle normative di sicurezza anti-Covid), i partecipanti potranno consultare la ricca dotazione libraria di Linea di Confine.
Un secondo laboratorio dal titolo Corpi e macchine al lavoro, condotto da William Guerrieri, si terrà dall’11 giugno al 23 giugno 2021 e indagherà il ruolo della tecnologia come “dispositivo” e il cambiamento della “nuova” fabbrica, con tutti gli aspetti relativi agli effetti del lavoro digitale sugli spazi e sugli addetti.
Parallelamente, il progetto Jobs. Nuove forme e spazi del lavoro nell’Emilia centrale prevede lo svolgimento di quattro indagini interdisciplinari a cura di Antonello Frongia (Università Roma 3), Stefano Munarin (IUAV di Venezia), Federico Zanfi (Politecnico di Milano) con il coordinamento di William Guerrieri, affidate a quattro coppie di fotografi e ricercatori, mirate a sviluppare uno studio sulle complesse esternalità indotte dall’affermarsi delle nuove forme di lavoro e produzione nell’Emilia centrale. I risultati visivi e testuali prodotti dai fotografi Allegra Martin, Nicolò Panzeri, Andrea Pertoldeo e Andrea Simi e dai ricercatori Marta De Marchi, Cristiana Mattioli, Michela Pace e Stefano Saloriani saranno poi raccolti all’interno di una pubblicazione presentata nell’autunno 2021, in concomitanza con la mostra.
Quota di iscrizione
230 euro (180 euro per i residenti nei Comuni soci dell’associazione)
Con alloggio presso l’Ospitale di Rubiera 350 euro, nel rispetto delle normative di sicurezza anti-Covid.
È prevista una borsa di studio, pari alla quota di iscrizione di 230 euro, per il migliore portfolio presentato durante il primo incontro del laboratorio.
Per informazioni e iscrizioni
info@lineadiconfine.org | www.lineadiconfine.org