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MASCHERA MASCHERE, L’ARTE CONTEMPORANEA ITINERANTE SUL TEATRO DELL’IO

La presente mostra, a cura di Boris Brollo, è un’esposizione di natura tematica come le altre che l’hanno
preceduta, e cioè: Attorno al Rumore, tributo a Luigi Russolo, e Luce & Materia
in cui s’indagavano lo sviluppo del Rumore nell’arte contemporanea dopo
l’avvento del manifesto futurista di Luigi Russolo: l’Arte dei Rumori; e la Luce che
forma e si fonde nella materia, dalla fotografia alla luce e viceversa.
Qui, altrimenti, l’attenzione tematica è puntata sulla centralità della maschera, ma
non tanto come personaggio intendendo l’Arlecchino, il Pantalon o il Pulcinella,
bensì come un “teatro di Io”, per dirla secondo il filosofo Foucault, dove i diversi
“Io” si strutturano in individui che ci governano psicologicamente e rispondono alla
maschera/persona tramite la sublimazione della personalità artistica. Senza la
pretesa di dimostrare tutte le maschere possibili appartenenti alla nostra Persona
si è voluto rappresentarne alcune di esse quale esempio di categoria tipica. In mostra
pertanto vi troveremo la Maschera Ideologico/politica che con Tono Zancanaro
deride il potere dittatoriale, o quella di Clara Brasca che ce la rende stilizzata in
un volto classico greco-romano. La Maschera Simbolista con Luigi Russolo
dove il vampiro reca un volto di donna, o ancora Andrea Vizzini che assume
alcuni volti noti della storia per simboleggiare l’evento religioso o filosofico. La
Maschera Etnografica con i Krampus personaggi fiabeschi delle storie
montanare tipicamente ancestrali, o quella totemica in vetro di Murano di
Lorisandrea Vianello che le recupera dal proprio inconscio sognante. Poi, la
Maschera Erotica di Ketra dove lo scambio padrone/schiavo segue le pulsioni
nostre più profonde che abbisognano di diversità da noi per esistere sul piano del
rapporto con l’altro. Infine la Maschera Poetico/artistica con l’ironia beffarda
dello sberleffo in Enrico Baj, mentre si fa ridanciana nei personaggi insolenti di
Domenico Castaldi; di lato ad osservare la messa in scena due grandi dipinti di
Renato Varese sulla Condizione Umana che riflettono i temi di sempre: povertà,
ricchezza; fortuna e disgrazia; fede o caos interiore.
La mostra si articola in sedi diverse: ai “Molini” troveremo il nucleo centrale di
Maschera Maschere con gli artisti su descritti ad esclusione delle Maschere
Totemiche di Vianello che saranno al Museo della Città, Torre di Sant’Agnese,
mentre i Krampus si troveranno nella Sala delle Colonne del Municipio.
L’inaugurazione si terrà Sabato 20 gennaio presso la galleria di arte
contemporanea “Ai Molini” in centro a Portogruaro alle ore 17,30.

Presenzieranno l’Assessore alla cultura Ketty Fogliani e il curatore Boris Brollo. Seguirà un vin
d’honneur. La mostra resterà aperta sino al 28 febbraio 2018.

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