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QUANDO IL TERRITORIO SI UNISCE PER AFFRONTARE LA DISOCCUPAZIONE: I RISULTATI DEL PROGETTO RE.T.I

Più di 30 comuni di Treviso hanno aderito nel 2018 a Re.T.I, l’azione finanziata dalla Regione Veneto per i disoccupati da almeno 12 mesi o in situazione di fragilità. Tra gli attori principali del progetto il Consorzio In Concerto che ha preso in carico 48 persone.

“Avevo paura di non trovare un lavoro e invece ce l’ho fatta”. “Re.T.I. per me è stato un cambiamento importante di stile di vita perché mi sono rimesso in gioco”. “Con la formazione ho imparato l’arte di comunicare”.

Queste sono solo alcune delle testimonianze di chi ha beneficiato del progetto “Re.T.I.”, acronimo di Rete Trevigiana per l’Inclusione”, sostenuto dalla Regione Veneto (DGR 1269 del 08 agosto 2017) nell’ambito del programma AICT (Azioni Integrate di Coesione Territoriale) e realizzato in partnership con diversi attori del territorio e con ECIPA scarl come ente capofila.

Risultati incoraggianti sono stati presentati a Castelfranco Veneto, in una delle sedi del Consorzio In Concerto, a sindaci, all’ULSS, assessori ed assistenti sociali dei Comuni del territorio: 149 utenti inseriti in aula (di cui 56 disabili L. 68/99, 8 persone svantaggiate L. 381/91 e 85 persone a rischio di esclusione e povertà); 19 percorsi formativi che hanno coinvolto 145 persone; 132 tirocini avviati di cui 99 portati a termine. E il dato più significativo è quello dell’inserimento lavorativo poiché si è registrato il 45% di assunzioni tra le reti coinvolte nell’ospitare i beneficiari.

“Re.T.I. è per In Concerto la terza volta in un progetto regionale così significativo – afferma il presidente del Consorzio, Enrico Pozzobon – “grazie all’esperienza della nostra Area Lavoro del Consorzio, ufficio dedicato allo sviluppo di queste progettualità, e alla collaborazione delle nostre cooperative siamo riusciti ad assumere 18 persone, 10 all’interno della rete e 8 in aziende del territorio”.

Re.T.I., che complessivamente ha impegno i beneficiari per 8 mesi, nasce e si sviluppa con l’obiettivo di ridurre il fenomeno della povertà integrando le politiche sociali, garantendo una forte collaborazione integrata tra sistema sociale, del lavoro, sanitario, educativo, dell’istruzione e della formazione.

“Il primo obiettivo di Re.T.I è di rafforzare le competenze sociali e le capacità delle persone selezionate – spiega Enrico Pozzobon – spesso ci troviamo di fronte persone che hanno perso la stima in se stesse e che tendono a isolarsi. Prima di attivare qualsiasi percorso lavorativo è importante dare a queste persone gli strumenti per affrontare la nuova esperienza. Proprio per questo all’inizio del percorso sono previste più di 50 ore di formazione e di coaching”.

I buoni risultati di Re.T.I. e degli altri progetti che dal 2015 impegnano il territorio trevigiano (Progetto PORTO 2014/2015, progetto POLIS 2016/2017), gli attori che sono stati protagonisti di questo lavoro in sinergia sono già pronti a partecipare al nuovo bando AICT promosso dalla Regione Veneto.

“Questo incontro di rendicontazione alle istituzioni del territorio e agli operatori del sociale – afferma Enrico Pozzobon – è anche l’occasione per iniziare già a discutere dell’impostazione del partenariato del prossimo progetto. La speranza è che sempre nuovi attori aderiscano alla rete perché solo con un’azione corale possiamo sperare di sostenere la parte di comunità che si trova in situazione di fragilità. Da sempre le cooperative sociali di In Concerto lavorano per creare nuovi posti di lavoro con la convinzione che il lavoro sia fonte di dignità, prima ancora che di sostegno economico”.

Consorzio In Concerto

In Concerto è un insieme di cooperative sociali di cui 5 socioassistenziali (o di tipo A) e 13 di inserimento lavorativo (o di tipo B) e un consorzio di scopo. In questi anni le cooperative si sono specializzate in settori diversi creando possibilità di lavoro per le persone più deboli e immaginando progetti sempre nuovi per generare servizi ed economia per il territorio. In Concerto è un’esperienza di imprenditoria sociale che si è sviluppata mantenendo saldo il senso di solidarietà e gli ideali originari fino a diventare un vero distretto di economia sociale.

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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