Giovedì 9 novembre, alle 17.30 in Camera di Commercio di Rovigo, l’evento di Confindustria Veneto Est in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Relazione di Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence TEHA. Ne discutono Leopoldo Destro, Presidente Confindustria Veneto Est e Cristina Balbo, Direttore Regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo
(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – 07.11.2023) – “Scenari per il prossimo futuro dell’Italia. Le questioni aperte da gestire per essere vincenti in un’epoca di instabilità” è il titolo dell’evento organizzato da Confindustria Veneto Est, in collaborazione con The European House – Ambrosetti (TEHA), aperto alle istituzioni e alla cittadinanza, che si terrà giovedì 9 novembre 2023, alle ore 17.30, in Salone del Grano della Camera di Commercio di Rovigo (Piazza G. Garibaldi, 6), per offrire alle imprese un’occasione di approfondimento sugli scenari economici, geopolitici, tecnologici e sociali e sulle loro implicazioni per le imprese e per il Paese.
L’incontro sarà aperto dall’intervento di Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti, sui principali trend che interessano l’Italia e il suo sistema produttivo, alla luce delle analisi e studi strategici realizzati da TEHA in occasione dell’annuale Forum di Cernobbio sugli scenari competitivi. Ne discutono Leopoldo Destro, Presidente Confindustria Veneto Est, e Cristina Balbo, Direttore Regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo. Conduce Roberto Papetti, Direttore Il Gazzettino.
L’attuale contesto globale può essere descritto come una “tempesta perfetta”, caratterizzata da alcuni fattori di crisi che non si erano mai registrati contemporaneamente: la pandemia, una guerra in territorio europeo (il conflitto russo-ucraino) e ora in Medio Oriente, la crisi inflattiva, l’incremento dei costi dell’energia e la disruption delle catene di approvvigionamento globali. In questa “permacrisi” si inseriscono alcuni problemi strutturali dell’Italia non ancora risolti, tra cui: una produttività stagnante, la crisi inflattiva (con impatti sui salari e sul reddito delle famiglie, a fronte di un cuneo fiscale tra i più elevati nell’area OCSE) e l’“inverno demografico”, con inevitabili conseguenze sulla sostenibilità del sistema previdenziale. In questo contesto, l’Italia deve affrontare tre transizioni per rafforzare la competitività e “costruire” il futuro: la transizione green e lo sviluppo delle filiere industriali ad essa collegate, la digitalizzazione del Paese e delle sue imprese e la demografia. Vi sono, inoltre, due questioni cruciali da affrontare nell’immediato: il futuro del PNRR, del quale si fornirà un aggiornamento sullo stato di avanzamento, e l’approvvigionamento di materie prime critiche, uno dei principali ambiti di competizione geostrategica globale.