All’ Art Agency di Portogruaro si possono vedere dal 15 gennaio al 15 febbraio (inaugurazione sabato 15 ore 17.00) una quindicina di stampe fotografiche di Giorgio Ciam, artista fotografo torinese molto noto negli anni Settanta. Ciam partiva da un suo ritratto sul quale proiettava diverse diapositive di altri volti e da questo sembiante ne ricavava una diapositiva che poi veniva proiettata su di un busto in carta o in gesso, da lui costruito, di cui in seguito faceva una foto che diventava la sua opera ultima. Cosa che Toni Ousler farà venti anni dopo con diverso successo. L a memoria è smemorata? Pertanto ecco la riproposta di queste stampe fotografiche della Artifex, galleria che rappresentava Giorgio Ciam, dimostrano proprio che i nostri artisti non sono da meno, anzi spesso sono dei precorritori di situazioni artistiche interessanti. Prova ne fu la mostra di Achille Bonito Oliva nel 2.000 nel Palazzo delle Poste di Campo San Polo con una sua mostra: Minimalia, la quale dimostrava, partendo dal Futurismo, che la Scuola Romana dei Festa, Lo Savio, Schifano, Angeli, Mambor e altri, poco aveva da invidiare agli artisti americani che negli anni Sessanta spesso passavano per Roma. Queste stampe fotografiche dimostrano una ricerca sull’identità di sé che indagata a fondo, come fa Ciam, diventa l’altro da Sé, cioè quella nostra parte psichica sconosciuta anche a Noi stessi, detta inconscio, ma pure lato oscuro.
Il curatore Boris Brollo
