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Conservatorio Agostino Steffani, ill saluto del ministro Fedeli per l’inaugurazione dell’anno accademico

E’ un saluto non di prammatica, scritto di pugno dal ministro Valeria Fedeli ad inaugurare l’anno accademico del conservatorio Agostino Steffani. Un saluto ai ragazzi e ai loro sogni. I docenti e ad un lavoro difficile nell’Italia di oggi, dove al mondo dello spettacolo e della musica viene riservato uno spazio sempre più esiguo.

Ma lo slancio di questa lettera, unita ad una bella missiva del Governatore Luca Zaia, danno l’abbrivio alla cerimonia. Utile momento per porre il confronto con i presenti, tra cui il sindaco e presidente della provincia Stefano Marcon, l’assessore alla cultura del comune di Treviso Luciano Franchin, il senatore Franco Conte, le deputate Simonetta Rubinato e Floriana Casellato.

Dopo il saluto del nuovo presidente Elisabetta Bastianon, che ha ricordato come il tema centrale del suo mandato sia il progetto e l’attuazione per la nuova sede del Conservatorio all’ex Riccati, il durettore Stefano Canazza è entrato nel vivo della relazione.

Tra i progetti principali Castelfranco è stata capofila per l’inserimento dei Conservatori nel master di Apprendistato Afam, l’equivalente del protocollo scuola/lavoro per l’università. L’accordo, firmato con l’assessoreato regionale alla scuola e lavoro mira a trovare uan filiera virtuosa con alcuni degli entri più importanti a livello musicale della Regione, come ha confermato l’assessore Elena Donazzan, presente all’inaugurazione.

Altro tema centrale quello della ridefinizione didattica dell’Istituto musicale Francesco Manzato di Treviso. “Il progetto è ora divenuto effettivo- conferma il direttore Canazza- i soci istituzionali sono il Comune di Treviso e il Cosnervatorio Steffani. L’operazione Manzato mostra come il Conservatorio si sia aperto al territorio. Siamo il cosnervatorio dell’intera provincia”.

Infine un po’ di dati. Nel 2017 il Cosnervatorio ha organizzato 167 concerti, tra rassegne ed eventi intra ed extra moenia. Il progetto Erasmus + che ha portato lo Steffani in Moldavia e alla costruzione del conservatorio di Maputo in Mozambico dopo aver vinto un bando per 90 mila euro, è stato rifinanziato con altri 109 mila euro quest’anno.

Infine la cerimonia si è conclusa con la premiazione dei 50 diplomati, pari al 10% della popolazione dell’istituto e con il rgande cocnerto dell’orchestar sinfonica degli studenti diretta da Roberto Zarpellon.

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La scrittura è una malattia, che cura da vent’anni con tutto il giornalismo possibile: ha lavorato per due quotidiani, una televisione e mezza dozzina di riviste, guidato da direttore responsabile magazine e siti internet. Autore di un libro storico sul secondo dopoguerra e di un romanzo di narrativa, ama firmare reportage di viaggio ed è membro del Gruppo italiano stampa turistica. Si emoziona per un calice di Prosecco o per una alchimia di gusti nel piatto. Runner per passione, ha vissuto più maratone di quanto potesse sognare ma trova quiete solo correndo tra i monti e nelle note della moonlight sonata di Beethoven. Vive con Ketra, tre gatti e un cane zoppo. È il direttore di Storie di Eccellenza.

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