A VENEZIA IN BIENNALE IL MAUSOLEO DI TRUMP?
Apprendo dal bel articolo di Francesco Furlan su La Nuova di Venezia che Il fotografo artista Andress Serrano ha presentato al Bureau Educational and Cultural Affairs del dipartimento di stato statunitense un progetto per un mausoleo dedicato a Donald Trump dal titolo: The Game: All ThingsTrump ( Il Gioco: Tutte le Cose di Trump) da tenersi nel Padiglione Usa per la prossima Biennale del 2026. Sembra che da anni, a quanto spiega l’articolista, raccolga oggetti, gadget, spille, berretti Maga, foto e statuaria tutti dedicati a Trump. Cosa che gli è costata ciorca 200mila dollari per creare questo edificio monumentale. Ma chi è Andres Serrano (New York 15 agosto 1950) è un cittadino americano di origine afro-cubana, fotografo, noto per le sue foto di cadaveri, per l’utilizzo di fluidi corporei nelle sue immagini, e per lavori controversi come Piss Christ, la foto di un Cristo crocifisso immerso nell’urina dell’artista stesso. Dal 1967 al 1969 ha studiato arte al Brooklyn Museum and Art School. Vive e lavora a New York. Dopo le opere degli inizi, negli anni ’90 crea le serie “Nomads” e “The Clan“. La prima ha per oggetto gli homeless di NY , mentre la seconda gli esponenti del Ku Klux Klan. Il 1992 è l’anno della celebre serie “The morgue” con la quale l’artista, dopo Piss Christ, torna a scuotere l’opinione pubblica. La serie è costituita da immagini macabre e scioccanti riprese negli obitori. Nel 1995-1996 l’artista produce la serie “A History of Sex” dalla quale verrà tratto un film. E qui nel Padiglione americano della prossima Biennale del ’26 avremo pure un suo film Insurrection (2022) sull’assaltoa Capitol Hill dai sostenitori di Trump il 6 gennaio ’21 e di recente graziati, gli assalitori, dallo stesso presidente Trump. Da qui capiamo che l’operazione di Serrano è sociale e usa l’arte come politica relazionale. Lui stesso lo dichiara, come viene riportato nell’articolo. “C’è una linea sottile tra politica e intrattenimento. I media sono felici di offrirci entrambi (gli aspetti. ndr) contemporaneamente”. Quindi è chiaro che la linea dell’operazione Monumentale su Trump sarà ambigua. Dove l’artista non prende posizione, ma naviga all’interno del vero e falso lasciando a Noi la decisione finale nella scelta sul giudizio del buon o cattivo gusto. Creando così in effetti una fake News. Tra l’altro tutto ciò era già stato anticipato dal detto attribuito a Picasso “Non importa che se ne parli bene o male. L’importante è che se ne parli”. Ciò dimostra che l’arte, grazie agli artisti, ha sempre “governato” la realtà sociale. Ma qui appare pure l’orizzonte finale delle avanguardie che erano intese come épater le bourgeois (sbalordire il borghese). Qui l’arte ha finito il suo ruolo combattivo per assumere quello ossequioso al potere. Di fatto Andress Serrano, artista scandaloso per il suo Piscio con Cristo, qui fa domanda al Dipartimento di Stato Usa, indirettamente allo stesso Trump, per esporre un Monumento Tombale a imperitura memoria sullo stesso presidente Donald Trump. Per cui un progetto che poteva essere letto come anti-potere diventa esso stesso glorificatore dello stesso potere, per quanto critico possa essere nella sua manifestazione estetica! Restiamo in attesa di vedere per credere.
Boris Brollo