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A CHIANCIANO TERME NASCE L’AGENZIA TURISTICA ANIMO TOSCANO E IL VISITATORE DIVENTA AMBASCIATORE DEI VALORI DEL TERRITORIO

Il Coronavirus ha portato il mondo turistico a vivere il peggior periodo storico che si possa ricordare. Ma ha anche evidenziato la forza della natura, nei momenti di blocco totale, e l’urgenza di difendere la Terra. Cogliendo questa crisi come un’opportunità per dare maggiore attenzione a progetti legati alla vera sostenibilità, Paolo Gambacurta e la moglie Chiara Pallecchi, mossi dall’amore incondizionato per il proprio territorio e dalla grande passione per il mondo dell’ospitalità, hanno deciso di fondare l’agenzia turistica Animo Toscano che punta a valorizzare e proteggere le risorse uniche che laToscana può offrire, coinvolgendo il visitatore quale soggetto attivo del loro progetto.

Paolo Gambacurta è nato a Sarteano, in provincia di Siena, il 9 giugno 1976. Residente da sempre a Chianciano Terme, diplomato alla scuola professionale alberghiera, sin da bambino ha lavorato all’interno dell’azienda alberghiera di famiglia che è arrivata a condurre l’Hotel Miralaghi  di Chianciano Terme ormai da tre generazioni. Nel 2011 ha creato il tour operator incoming Miralaghiviaggi, realizzando il suo sogno di gestire una struttura incoming focalizzata nel promuovere prima la sola Chianciano Terme e poi, in generale, la Toscana. La  sua voglia di mettersi in gioco, di avere sempre nuovi stimoli di crescita personale, e il suo desiderio di mettere in luce le meraviglie del suo territorio, soprattutto in questo momento difficile, l’hanno spinto ha ideare il nuovo progetto Animo Toscano, condiviso con la moglie Chiara Pallecchi, con la quale ha tre figlie di dieci anni, cinque anni e un anno.

«Quello che vogliamo trasmettere ai nostri ospiti con il progetto Animo Toscano – spiega Paolo – è anche quello che cerchiamo di trasmettere alle nostre tre figlie: la bellezza è nelle piccole cose, nella vita vera, nei momenti condivisi. Quello che porta ad innamorarsi della Toscana, infatti, non è solo la bellezza del paesaggio, ma anche la spontaneità di chi la vive: un popolo fatto di storia, cultura, arte, passione per il cibo genuino, per il vino, per le cose semplici, per la vita rurale».

Nasce quindi l’idea di rendere lo stesso visitatore ambasciatore della destinazione che sceglie, contribuendo con la sua vacanza al miglioramento del territorio che visita. In che modo? Vivendolo, testando i mestieri, le usanze, assorbendone i valori, condividendoli, trasmettendoli e conservandoli a sua volta. Lo può fare scegliendo tra le moltissime esperienze che Animo Toscano può offrire, in base alle proprie attitudini, tra le quali, ad esempio, la creazione del proprio vino nel Chianti, la caccia al tartufo, la preparazione del formaggio in fattoria.

«Siamo cultori del vivere lento – continua Paolo – dell’assaporare ogni momento staccando dallo stile di vita frenetico che caratterizza i nostri tempi, ritrovando il vero significato della nostra esistenza, quello che forse anche la pandemia ci ha aiutato a riscoprire».

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