Polin: «Insieme per ampliare le opportunità commerciali e di partnership per le nostre filiere»
(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – 14.12.2023) – Dalla Romania al Nord Est per conoscere le eccellenze della filiera agroindustriale ed enologica di un territorio leader del made in Italy e sondare nuovi ambiti di collaborazione. È il bilancio dell’intensa visita che Aurel Simion, Segretario di Stato del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Romania, ha svolto nei giorni scorsi in Veneto, tra Padova, Treviso e Rovigo.
Accompagnato da Livia Chivu, Consigliere con delega agli Affari Europei, Giulio Bertola, Presidente di Confindustria Romania e Iuliana Chiriac, il Segretario di Stato Simion ha incontrato in apertura della visita il Presidente di Confindustria Veneto Est, Leopoldo Destro e Alessandra Polin, Consigliere delegata per l’Internazionalizzazione.
I giorni successivi sono stati dedicati alla filiera agroindustriale e vinicola, con un programma di incontri e visite, dai vivai di Rauscedo alle cantine trevigiane Bottega di Bibano di Godega di Sant’Urbano, e Colli del Soligo a Pieve di Soligo, per poi arrivare a Delta Group, gruppo agroalimentare di Porto Viro, nel Delta del Po, e chiudere con Officine Facco di Campo San Martino (PD), leader globale nei sistemi avicoli avanzati.
«Questa importante visita istituzionale – dichiara Alessandra Polin – ha avuto origine dalla recente missione di Confindustria Veneto Est a Bucarest (7-9 novembre), in particolare dall’iniziativa di Stefano Bottega, e più in generale dall’intesa che abbiamo siglato a inizio anno con Confindustria Romania. La collaborazione tra i nostri due Paesi è profonda in tutti gli ambiti economici e nella comune appartenenza all’Unione Europea. Le recenti tensioni geopolitiche hanno rafforzato questa intesa e aperto nuove opportunità commerciali e di partnership, anche in campo agroindustriale ed enologico e in tutte le filiere collegate, dove la Romania è tradizionalmente competitiva».
«Attualmente – spiega lo stesso Stefano Bottega, Presidente del Gruppo Vinicolo – i volumi di interscambio con la Romania nell’agroalimentare e vinicolo registrano a livello regionale 120 milioni di euro di export e 55 milioni di import, e quindi vi sono ampi spazi di crescita come già avviene in altri settori industriali».
«Il Desk Romania attivo in associazione – conclude Alessandra Polin – continuerà a raccogliere le iniziative e le esigenze dei nostri imprenditori per stabilire nuove relazioni di reciproco interesse, grazie anche alla rappresentanza di Confindustria Romania che conta consolidate relazioni con il Governo e le Istituzioni romene, che hanno sempre dimostrato attenzione e collaborazione per favorire l’interscambio e gli investimenti nel territorio».
VENETO-ROMANIA: NEI PRIMI NOVE MESI 2023 INTERSCAMBIO +2,6%, NONOSTANTE LA FLESSIONE EXPORT (-1,9%). DOPO LA CRESCITA A DOPPIA CIFRA NEL 2022: 4,1 MILIARDI, +17,3%. Forte di una crescita del 21,9% nel 2022, l’interscambio dell’Italia con la Romania ha raggiunto un valore di 19 miliardi di euro, secondo partner commerciale di Bucarest. Nei primi nove mesi 2023, nonostante la flessione delle esportazioni (-1,9%), l’interscambio del Veneto con la Romania mostra una dinamica nel complesso positiva (+2,6%), sostenuta dall’import (+7,9%), dopo la crescita a doppia cifra negli ultimi anni: +17,3% nel 2022 (+22,3% rispetto al 2019), per un valore di 4.090 milioni, spinto soprattutto dalle esportazioni (2.167 milioni, +15,1%). Il Veneto Est in particolare, ovvero i territori di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, concorrono per il 64,2% all’interscambio regionale con Bucarest (14% di quello nazionale), per un valore di 2.623 milioni nel 2022, con esportazioni per 1.259 milioni. Nei primi nove mesi 2023 il valore dell’interscambio resta pressochè invariato (-0,1%), per l’effetto combinato di calo dell’export (-6,9%) e aumento dell’import (+6,5%).
