Il certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate è un documento molto importante. Il suo compito infatti è quello di attestare l’esistenza, per un contribuente che viene identificato con codice fiscale, di possibili debiti fiscali legati a Ires, Irpef, Iva, ma anche imposta di registro e possibili altri tributi.
Certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate, a cosa serve
Valutare i carichi pendenti Agenzia delle Entrate può essere utile sia per il contribuente che vuole verificare la posizione debitoria nei confronti del Fisco, sia per le aziende che vogliono instaurare dei rapporti d’affari o di collaborazione con un soggetto e necessitano di valutarne il livello di affidabilità.
Molto spesso infatti il certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate viene richiesto nel caso della cessione di un’azienda. Il documento infatti permette di valutare possibili violazioni che sono state commesse, anche in un periodo anteriore.
Certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate, come richiederlo
Come si richiede il certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate? Il documento viene rilasciato in seguito a una richiesta fatta presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che risulta competente a seconda del domicilio fiscale del particolare soggetto d’imposta.
I certificati solitamente sono soggetti a un’imposta di bollo oltre che a tributi speciali. L’Ufficio prima di tutto verifica la rispondenza dei vari dati anagrafici che sono stati indicati nella richiesta confrontandoli con quelli presenti nel sistema dell’anagrafe tributaria. Se si presenta la richiesta ad un ufficio che non è territorialmente competente, quest’ultimo dovrà avere cura di trasmetterlo con tempestività dandone poi notizia al richiedente.
La richiesta può essere fatta dal soggetto presso gli uffici competenti, ma anche online. Spesso infatti è possibile rivolgersi a dei professionisti per ottenere in fretta e nel modo migliore il certificato. Televisure.it, un portale on line dal 2007 attivo da sempre nel recupero di documenti presso la pubblica amministrazione. Il lavoro si basa sulla competenza e la conoscenza di un team di professionisti che sono specializzati in alcuni settori. La mission dell’azienda è quella di percepire e raccogliere le problematiche e le richieste dei clienti, fornendo un servizio veloce, professionale e ad un prezzo competitivo.
Dopo la richiesta, grazie al servizio, il certificato si potrà ottenere in genere in tempi minori rispetto ai trenta giorni (che è il termine ufficiale), in seguito alla ricezione della documentazione completa e l’invio dei documenti via mail. Dopo aver ricevuto un ordine, viene inoltrata dal portale la delega precompilata, seguita da una lettera con tutte le istruzioni. Il documento dovrà poi essere inviato insieme a una fotocopia del documento d’identità del legale rappresentate del soggetto per il quale si chiede il certificato.
Cosa contiene il certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate
Il certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate ha il compito di certificare la presenza di carichi pendenti che derivano da atti notificati. Nel documento sono specificati i riferimenti normativi, ma anche il numero identificativo, l’ente emittente, oltre all’anno d’imposta, le sanzioni applicate, la data di modifica.
Il certificato contiene numerosi atti fra cui il processo verbale di constatazione, l’atto di contestazione, l’avviso di irrogazione sanzioni, l’avviso di rettifica e l’avviso di accertamento. Vengono inoltre indicate le somme che sono dovute.
La certificazione dei carichi pendenti deve essere rilasciata entro trenta giorni dalla data nella quale la relativa richiesta è arrivata all’ufficio competente. Nel caso di una cessione d’azienda, la certificazione della possibile esistenza di contestazione viene rilasciata entro quaranta giorni a partire dalla data in cui la richiesta è arrivata presso l’ufficio competente.