Da anni sentiamo parlare dei vantaggi delle energie rinnovabili e dei relativi bonus messi a disposizione dal Governo per favorire i lavori di ristrutturazione di palazzi o singole abitazioni.
Fra le richieste più gettonate ci sono stati sicuramente gli interventi a favore degli impianti solari e fotovoltaici e quelli a favore delle caldaie a condensazione o delle pompe termiche. In alcune regioni poi massiccio è stato l’investimento nell’eolico nel geotermico. A tal proposito è interessante leggere come un anno fa Enel decise di investire i suoi fondi in due nuove centrali alimentate con il calore della terra trasformato in vapore.
Fra le meno citate pubblicamente, sebbene abbiano un altro enorme potenziale, ci sono poi i sistemi che funzionano a biomasse. E se qualcuno si stesse ponendo dei dubbi su questo investimento, ecco che in realtà come per gli altri sistemi di efficientamento energetico, i vantaggi sono ancora più grandi.
I vantaggi economici del conto termico per meccaniche che vanno a biomasse
Se per caso avete pensato di installare in casa vostra una caldaia a biomassa o di rinnovare la vostra stufa con una a biomassa, sappiate che i costi non sono così proibitivi come per gli interventi ad ampio raggio, ma anzi sono molto accessibili.
Mai sentito parlare di conto termico? Questo approfondimento che spiega cosa è il conto termico può aiutare a scegliere a quale tipo di energia rinnovabile passare, compresa quella della biomassa. Proprio per quest’ultima è previsto un incentivo ancora più considerevole, poiché la percentuale prevista dello sconto è del 65%, specie in caso di sostituzione di impianto.
Quanti tipi di biomasse esistono oggi
A questo punto viene naturale chiedersi: cosa sono le biomasse e dove si possono sfruttare? Sono tutte quelle sostanze di origine animale e vegetale esenti da processi di fossilizzazione. Fra queste possiamo distinguere quelle legnose: cippato, gusci triti, segatura, trucioli o pezzi di legno.
Ci sono poi le biomasse ricavate dagli scarti agricoli e quelle proveniente dall’ambito zootecnico. Esistono anche biomasse gassose e liquide, che potrebbero essere interessanti da approfondire in questo quadro generale delle biomasse.
Dove si utilizzano le biomasse in Italia
Caldaie a biomassa
Generalmente le biomasse vengono utilizzate negli impianti di riscaldamento come le caldaie o le stufe o i termoconvertitori.
Le caldaie a biomassa funzionano come le caldaie normali, per cui c’è un processo di combustione, che riscalda l’acqua e questa poi diventa acqua sanitaria o acqua calda per riscaldare i termosifoni. Rispetto alle altre, però, le caldaie a biomassa richiedono maggior manutenzione e necessitano di avere sempre il combustibile a disposizione.
Stufe e camini a biomassa
Fra le stufe a biomassa abbiamo quelle che vanno a pellet, per le quali è previsto per quest’anno uno sconto in IVA e quelle che si alimentano a cippato, legno, noccioli di frutta e gusci. Il loro sistema di funzionamento è identico al combustibile fossile. Il combustibile a biomassa viene bruciato e produce calore.
Nello stesso identico sistema posso funzionare i camini con combustione a biomassa. Rispetto alle stufe a legna e ai camini a legna, queste nuove realtà garantiscono minor costi energetici e sono più ecologici ed inoltre possono arrivare a potenze più alte.
Biomasse: combustibile del prossimo futuro?
In conclusione le biomasse possono rappresentare realmente uno scenario prossimo, ma, come facilmente intuibile, sono utilizzabili nelle zone dove sono più presenti boschi e sistemi agricoli, da cui appunto si possono poi ricavare le sostanze combustibili. Purtroppo, ancora non possono soddisfare il fabbisogno energetico di tutte le regioni italiane.